sabato 5 ottobre 2013

Europa League, Lazio: un turno a porte chiuse per cori razzisti

La Uefa ha condannato la Lazio a giocare la prossima partita di Europa League contro l'Apollon Limassol a porte chiuse a causa dei nuovi episodi di cori razzisti da parte dei suoi tifosi.
In una nota, la Uefa ha accusato i tifosi della Lazio di "comportamento razzista" e di aver esposto "uno striscione inopportuno" in occasione del match contro il Legia Varsavia lo scorso 19 settembre. La Uefa ha inoltre inflitto alla società una multa di 40mila euro e ha comminato una ammonizione all'allenatore Vladimir Petkovic per ritardata rientro in campo contro il Legia.
Per la Lazio è l'ennesima sanzione che viene comminata dall'Uefa per il comportamento dei suoi tifosi, i biancocelesti già l'anno scorso furono puniti per i cori razzisti e per gesti di stampo fascista. La gara contro l'Apollon Limassol è in programma il prossimo 7 novembre allo stadio Olimpico. La società del presidente Lotito presenterà ricorso entri i tre giorni previsti dal regolamento.
(LaPresse/AP)

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