venerdì 27 dicembre 2013

Nocerina, deferiti il club e 17 tesserati dopo i fatti di Salerno

La Procura della Federazione italiana gioco calcio ha reso noto il deferimento di ben 17 tesserati della Nocerina, dopo gli ormai noti fatti di Salerno del 10 Novembre. Nell’elenco dei nomi risultano presenti 11 calciatori e altri 6 tesserati tra dirigenti e staff tecnico. Le motivazioni del deferimento parlano di “violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva, con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara“. Deferita anche la società, “in ordine agli addebiti contestati a Benevento, presidente della società, e a Citarella, amministratore unico“.
Ecco l’elenco dei nomi dei deferiti
Tesserati (dirigenti e staff tecnico): Luigi Benevento (presidente), Giovanni Citarella (amministratore unico), Gaetano Fontana (allenatore), Salvatore Fusco (allenatore in seconda), Luigi Pavarese (direttore Generale) e Giovanni Rosati (medico sociale)
Calciatori: Carlo Cremaschi, Domenico Danti, Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Edmunde Etse Hottor, Celso Daniel Jara Martinez, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore, Giancarlo Malcore, Carmine Polichetti e Lorenzo Remedi
Scendendo più nei particolari, i motivi del deferimento sono i seguenti: “Benevento, Citarella, Pavarese, Fontana, Fusco per aver concordato, prima della gara, i modi e i tempi delle sostituzioni dei calciatori nonché il numero di infortuni da simulare onde raggiungere il preordinato risultato della sospensione. Evacuo, Ficarrotta e Polichetti per aver accettato di prendere parte alla combine facendosi sostituire quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione, Cremaschi, Malcore e Jara Martinez per aver accettato di prendere parte alla combine sostituendo i compagni scesi in campo come titolari quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione. Danti, Hottor, Kostadinovic, Lepore e Remedi per aver simulato infortuni di gioco al solo fine di provocare la sospensione della gara per il venir meno del numero minimo di giocatori per poter continuare una gara, Rosati per aver partecipato all’accordo illecito avallando l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori che avevano simulato gli infortuni“.
Il Presidente Benevento, nelle dichiarazioni raccolte poco fa dall’Ansa, nega le responsabilità della dirigenza: “Questa società non ha mai incentivato, ne’ avallato, la decisione di non scendere in campo. Ha fatto tutto il possibile perché i calciatori partecipassero regolarmente alla partita nonostante la paura degli stessi, minacciati in ritiro e poi quasi costretti a giocare dalle autorità di pubblica sicurezza“. Alla fine annuncia l’intenzione di tutelarsi nelle sedi legali competenti.
DA:http://www.bloglive.it/nocerina

giovedì 19 dicembre 2013

Quattro tifosi del Torino imputati di tentato omicidio

Tentato omicidio aggravato dai futili motivi: di questo rispondono quattro tifosi del Torino accusati di avere aggredito, ferendolo gravemente, un supporter della Juventus davanti allo stadio in occasione del derby del primo dicembre 2012. L'udienza preliminare è cominciata oggi ed è stata aggiornata a febbraio: "Abbiamo chiesto il giudizio abbreviato", spiega uno dei difensori, l'avvocato Marco Moda. I quattro, che non risulta facciano parte della tifoseria organizzata, hanno fra i 30 e i 24 anni. Oltre alla vittima dell'aggressione, un torinese di 47 anni che quella sera si era semplicemente trovato sul punto in cui stavano passando numerosi supporter granata, ha chiesto di costituirsi parte civile anche la moglie

Fidelis Andria-Trani: vietata la trasferta agli ospiti.

Era già nell'aria ma ora la Prefettura di Bari ha ufficializzato la notizia: la gara Fidelis Andria - Usc Trani è stata vietata ai tranesi. La decisione è arrivata dopo la segnalazione della partita da parte dell'osservatorio che si è espresso in modo negativo in quanto nelle due gare di Coppa Italia svolte tra le compagini ci sono stati alcuni incidenti tra i supporters. Dunque il derby di domenica potrà essere seguito solo dagli andriesi che sicuramente risponderanno in massa all'evento visto e considerato che il match è molto sentito per la nota rivalità tra le due tifoserie.

lunedì 16 dicembre 2013

Birindelli allenatore del Pisa Esordienti ritira la squadra dopo un litigio tra papà in tribuna.

Un ragazzino fa una giocata sbagliata, in tribuna il papà di un suo compagno di squadra sul campo urla il classico "Levalo!...", e inizia un battibecco col papà del primo. Le urla arrivano in campo, il mister chiede il timeout e li avverte: state calmi o ce ne andiamo.

il caso — La partita riprende... e anche la lite verbale fra genitori. Come ha raccontato il quotidiano Il Tirreno, il mister non è però tipo da assistere passivamente: richiama i ragazzi, avverte l’arbitro e gli avversari, e la squadra lascia il campo. Già, perché quella non è una squadra qualsiasi, e non lo è nemmeno il suo allenatore. Il campionato è quello degli Esordienti fair play, classe 2001: la partita è Ospedalieri-Pisa (il Pisa schiera i bimbi del 2002). E l’allenatore dei piccoli nerazzurri è Alessandro Birindelli, da calciatore undici stagioni e tre scudetti con la Juve e 6 presenze in Nazionale
il gesto — Da allenatore già un'esperienza come vice c.t. dello Zambia e, dopo una breve parentesi a Pistoia, come vice di Bonetti alla Steaua Bucarest. Da quest’estate è tornato al Pisa, come capo delle giovanili, e fin dal suo arrivo ha detto chiaramente: in campo voglio educazione e sportività. Dai ragazzi, ma anche dai tecnici e dai genitori. Per molti, in un calcio troppo ipocrita, è un modo di dire, per Birindelli no: lui dice davvero. E sabato, con un gesto clamoroso, lo ha dimostrato. Trovando subito il consenso del d.s. Umberto Aringhieri: "E’ un gesto educativo e formativo. Se non si comincia a educare i genitori, i bambini, che sono i giocatori del futuro, non impareranno mai".

domenica 15 dicembre 2013

L’Ascoli Calcio è ormai ad un passo dal fallimento

L’amministratore unico della società, Costantino Nicoletti, ha infatti annunciato che domani presenterà presso il Tribunale l’istanza di fallimento.
«Non ci sono i numeri per salvare l'Ascoli – ha dichiarato Nicoletti al termine dell’assemblea degli azionisti che si è svolta oggi –, per cui domani mattina mi recherò in tribunale per presentare istanza di fallimento. Poi ci penserà il curatore fallimentare». L'assemblea degli azionisti era andata a vuoto per l'assenza della famiglia Benigni, azionista di maggioranza, alla quale Nicoletti ha opposto un netto rifiuto sulla richiesta di procedere con un concordato preventivo da presentare martedì. L’assemblea degli azionisti è stata rinviata a domattina, ma a questo punto è probabile che Nicoletti si rechi direttamente in tribunale, anziché all’assemblea dei soci.
Durante l’assemblea i tifosi bianconeri avevano bloccato il traffico per qualche ora in corso Vittorio Emanuele, sotto la sede del club, scandendo cori contro Roberto Benigni. Il blocco è poi stato rimosso dopo che i tifosi hanno incontrato l’amministratore unico della società.
Il pareggio di oggi contro il Gubbio, con l’incontro terminato 0-0, rischia di essere l’ultima partita dell’Ascoli targato Benigni
 

A Catania scontri tra tifosi etnei e del Verona, 4 arresti

Scontri tra tifosi all’esterno dello stadio ‘Massimino’ di Catania, prima della partita contro il Verona. Incidenti nei pressi dell’impianto etneo, dove le due tifoserie sarebbero venute a contatto, ma anche in un’altra zona della città dove le opposte fazioni si sarebbero affrontate senza correre il rischio d’essere ‘ingaggiati’ dalle forze dell’ordine. Secondo le prime notizie raccolte, sarebbero quattro le persone arrestate ma il bilancio dei tafferugli è ancora da verificare. 
Quando la situazione è sembrata degenerare gli agenti sono riusciti a riportare la calma a fatica. Lancio di fumogeni, petardi e pietre contro polizia e carabinieri da parte dei facinorosi ha scandito quegli attimi di tensione, ma non ci sono stati feriti. Una volta entrati allo stadio i tifosi del Verona, la situazione s’è normalizzata.  
Fonte: Calcio.Fanpage.it

venerdì 13 dicembre 2013

Scontri a Baires tra tifosi del Boca Jr e polizia in occasione del Boca Jr Fan Day.

Violenti tafferugli di piazza a Buenos Aires. Giovedì 12 dicembre, i tifosi del Boca Juniors si sono scontrati con la polizia in assetto anti sommossa. I supporter dei gialloblu si erano radunati in piazza della Repubblica per celebrare il "Boca Juniors Fan Day": quando un gruppo di facinorosi è salito sul tetto di un fast-food e la polizia ha tentato di farli scendere sono scoppiate le violenze. Almeno due manifestanti e cinque poliziotti sono rimasti feriti.