venerdì 27 dicembre 2013

Nocerina, deferiti il club e 17 tesserati dopo i fatti di Salerno

La Procura della Federazione italiana gioco calcio ha reso noto il deferimento di ben 17 tesserati della Nocerina, dopo gli ormai noti fatti di Salerno del 10 Novembre. Nell’elenco dei nomi risultano presenti 11 calciatori e altri 6 tesserati tra dirigenti e staff tecnico. Le motivazioni del deferimento parlano di “violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva, con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara“. Deferita anche la società, “in ordine agli addebiti contestati a Benevento, presidente della società, e a Citarella, amministratore unico“.
Ecco l’elenco dei nomi dei deferiti
Tesserati (dirigenti e staff tecnico): Luigi Benevento (presidente), Giovanni Citarella (amministratore unico), Gaetano Fontana (allenatore), Salvatore Fusco (allenatore in seconda), Luigi Pavarese (direttore Generale) e Giovanni Rosati (medico sociale)
Calciatori: Carlo Cremaschi, Domenico Danti, Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Edmunde Etse Hottor, Celso Daniel Jara Martinez, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore, Giancarlo Malcore, Carmine Polichetti e Lorenzo Remedi
Scendendo più nei particolari, i motivi del deferimento sono i seguenti: “Benevento, Citarella, Pavarese, Fontana, Fusco per aver concordato, prima della gara, i modi e i tempi delle sostituzioni dei calciatori nonché il numero di infortuni da simulare onde raggiungere il preordinato risultato della sospensione. Evacuo, Ficarrotta e Polichetti per aver accettato di prendere parte alla combine facendosi sostituire quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione, Cremaschi, Malcore e Jara Martinez per aver accettato di prendere parte alla combine sostituendo i compagni scesi in campo come titolari quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione. Danti, Hottor, Kostadinovic, Lepore e Remedi per aver simulato infortuni di gioco al solo fine di provocare la sospensione della gara per il venir meno del numero minimo di giocatori per poter continuare una gara, Rosati per aver partecipato all’accordo illecito avallando l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori che avevano simulato gli infortuni“.
Il Presidente Benevento, nelle dichiarazioni raccolte poco fa dall’Ansa, nega le responsabilità della dirigenza: “Questa società non ha mai incentivato, ne’ avallato, la decisione di non scendere in campo. Ha fatto tutto il possibile perché i calciatori partecipassero regolarmente alla partita nonostante la paura degli stessi, minacciati in ritiro e poi quasi costretti a giocare dalle autorità di pubblica sicurezza“. Alla fine annuncia l’intenzione di tutelarsi nelle sedi legali competenti.
DA:http://www.bloglive.it/nocerina

giovedì 19 dicembre 2013

Quattro tifosi del Torino imputati di tentato omicidio

Tentato omicidio aggravato dai futili motivi: di questo rispondono quattro tifosi del Torino accusati di avere aggredito, ferendolo gravemente, un supporter della Juventus davanti allo stadio in occasione del derby del primo dicembre 2012. L'udienza preliminare è cominciata oggi ed è stata aggiornata a febbraio: "Abbiamo chiesto il giudizio abbreviato", spiega uno dei difensori, l'avvocato Marco Moda. I quattro, che non risulta facciano parte della tifoseria organizzata, hanno fra i 30 e i 24 anni. Oltre alla vittima dell'aggressione, un torinese di 47 anni che quella sera si era semplicemente trovato sul punto in cui stavano passando numerosi supporter granata, ha chiesto di costituirsi parte civile anche la moglie

Fidelis Andria-Trani: vietata la trasferta agli ospiti.

Era già nell'aria ma ora la Prefettura di Bari ha ufficializzato la notizia: la gara Fidelis Andria - Usc Trani è stata vietata ai tranesi. La decisione è arrivata dopo la segnalazione della partita da parte dell'osservatorio che si è espresso in modo negativo in quanto nelle due gare di Coppa Italia svolte tra le compagini ci sono stati alcuni incidenti tra i supporters. Dunque il derby di domenica potrà essere seguito solo dagli andriesi che sicuramente risponderanno in massa all'evento visto e considerato che il match è molto sentito per la nota rivalità tra le due tifoserie.

lunedì 16 dicembre 2013

Birindelli allenatore del Pisa Esordienti ritira la squadra dopo un litigio tra papà in tribuna.

Un ragazzino fa una giocata sbagliata, in tribuna il papà di un suo compagno di squadra sul campo urla il classico "Levalo!...", e inizia un battibecco col papà del primo. Le urla arrivano in campo, il mister chiede il timeout e li avverte: state calmi o ce ne andiamo.

il caso — La partita riprende... e anche la lite verbale fra genitori. Come ha raccontato il quotidiano Il Tirreno, il mister non è però tipo da assistere passivamente: richiama i ragazzi, avverte l’arbitro e gli avversari, e la squadra lascia il campo. Già, perché quella non è una squadra qualsiasi, e non lo è nemmeno il suo allenatore. Il campionato è quello degli Esordienti fair play, classe 2001: la partita è Ospedalieri-Pisa (il Pisa schiera i bimbi del 2002). E l’allenatore dei piccoli nerazzurri è Alessandro Birindelli, da calciatore undici stagioni e tre scudetti con la Juve e 6 presenze in Nazionale
il gesto — Da allenatore già un'esperienza come vice c.t. dello Zambia e, dopo una breve parentesi a Pistoia, come vice di Bonetti alla Steaua Bucarest. Da quest’estate è tornato al Pisa, come capo delle giovanili, e fin dal suo arrivo ha detto chiaramente: in campo voglio educazione e sportività. Dai ragazzi, ma anche dai tecnici e dai genitori. Per molti, in un calcio troppo ipocrita, è un modo di dire, per Birindelli no: lui dice davvero. E sabato, con un gesto clamoroso, lo ha dimostrato. Trovando subito il consenso del d.s. Umberto Aringhieri: "E’ un gesto educativo e formativo. Se non si comincia a educare i genitori, i bambini, che sono i giocatori del futuro, non impareranno mai".

domenica 15 dicembre 2013

L’Ascoli Calcio è ormai ad un passo dal fallimento

L’amministratore unico della società, Costantino Nicoletti, ha infatti annunciato che domani presenterà presso il Tribunale l’istanza di fallimento.
«Non ci sono i numeri per salvare l'Ascoli – ha dichiarato Nicoletti al termine dell’assemblea degli azionisti che si è svolta oggi –, per cui domani mattina mi recherò in tribunale per presentare istanza di fallimento. Poi ci penserà il curatore fallimentare». L'assemblea degli azionisti era andata a vuoto per l'assenza della famiglia Benigni, azionista di maggioranza, alla quale Nicoletti ha opposto un netto rifiuto sulla richiesta di procedere con un concordato preventivo da presentare martedì. L’assemblea degli azionisti è stata rinviata a domattina, ma a questo punto è probabile che Nicoletti si rechi direttamente in tribunale, anziché all’assemblea dei soci.
Durante l’assemblea i tifosi bianconeri avevano bloccato il traffico per qualche ora in corso Vittorio Emanuele, sotto la sede del club, scandendo cori contro Roberto Benigni. Il blocco è poi stato rimosso dopo che i tifosi hanno incontrato l’amministratore unico della società.
Il pareggio di oggi contro il Gubbio, con l’incontro terminato 0-0, rischia di essere l’ultima partita dell’Ascoli targato Benigni
 

A Catania scontri tra tifosi etnei e del Verona, 4 arresti

Scontri tra tifosi all’esterno dello stadio ‘Massimino’ di Catania, prima della partita contro il Verona. Incidenti nei pressi dell’impianto etneo, dove le due tifoserie sarebbero venute a contatto, ma anche in un’altra zona della città dove le opposte fazioni si sarebbero affrontate senza correre il rischio d’essere ‘ingaggiati’ dalle forze dell’ordine. Secondo le prime notizie raccolte, sarebbero quattro le persone arrestate ma il bilancio dei tafferugli è ancora da verificare. 
Quando la situazione è sembrata degenerare gli agenti sono riusciti a riportare la calma a fatica. Lancio di fumogeni, petardi e pietre contro polizia e carabinieri da parte dei facinorosi ha scandito quegli attimi di tensione, ma non ci sono stati feriti. Una volta entrati allo stadio i tifosi del Verona, la situazione s’è normalizzata.  
Fonte: Calcio.Fanpage.it

venerdì 13 dicembre 2013

Scontri a Baires tra tifosi del Boca Jr e polizia in occasione del Boca Jr Fan Day.

Violenti tafferugli di piazza a Buenos Aires. Giovedì 12 dicembre, i tifosi del Boca Juniors si sono scontrati con la polizia in assetto anti sommossa. I supporter dei gialloblu si erano radunati in piazza della Repubblica per celebrare il "Boca Juniors Fan Day": quando un gruppo di facinorosi è salito sul tetto di un fast-food e la polizia ha tentato di farli scendere sono scoppiate le violenze. Almeno due manifestanti e cinque poliziotti sono rimasti feriti.

giovedì 12 dicembre 2013

Lazio, buone notizie da Varsavia: liberati quattro tifosi

Sta per concludersi con un lieto fine la disavventura dei 22 tifosi della Lazio trattenuti a Varsavia dalla polizia polacca. Ancora da capire se potranno fare rientro a Roma.
Un'odissea che giunge al termine. I dodici tifosi della Lazio arrestati in Polonia prima del match di Europa League contro il Legia Varsavia torneranno a poco a poco in libertà. Oggi è stato effettuato il rilascio dei primi quattro ragazzi, che erano già liberi dal punto di vista tecnico dalla giornata di ieri. L'annuncio ufficiale è stato dato dal Ministro degli Esteri Emma Bonino durante una riunione della Commissione parlamentare per gli Esteri.
Come ha dichiarato la madre di uno dei ragazzi a 'Cittàceleste', i dodici tifosi (non condannati) verranno rilasciati a gruppi di quattro: un gruppo oggi, uno domani e uno lunedì. Una scelta dovuta alla disponibilità dei tre Pubblici Ministeri. Nella giornata di lunedì invece verrà rianalizzato il caso dei dieci tifosi già processati, per i quali la situazione è più complicata.
Una storia che sembra avviarsi ad un lieto fine, ma ancora restano angoli bui su cui fare luce. Non si sa se i dodici tifosi potranno fare ritorno a Roma nelle loro case, in quanto ancora non totalmente liberi. Una decisione che dipende dalla burocrazia polacca e dalla volontà del Pubblico Ministero. Di sicuro, però, sono notizie che fanno tirare un sospiro di sollievo alle famiglie.

Disordini all'esterno del San Paolo: feriti due tifosi inglesi, assaltato un pullmino della polizia

Due tifosi inglesi sono rimasti lievemente feriti in un'aggressione avvenuta all'esterno dello stadio San Paolo di Napoli ad opera di ultras partenopei nell'immediata vigilia della sfida di Champions League, Napoli-Arsenal. I due, che hanno riportato ferite al volto ed alle mani, hanno comunque raggiunto con le loro gambe il settore ospiti destinato ai tifosi dell'Arsenal dove sono stati curati nel presidio medico interno allo stadio.
Sempre nei pressi dello stadio un pullmino della polizia che scortava un gruppo di tifosi inglesi ha subito il lancio di alcune bottiglie di birra che hanno mandato in frantumi i vetri posteriori e lesionato il parabrezza senza però provocare conseguenze agli occupanti che sono usciti illesi dal minivan. La maggior parte dei 700 tifosi al seguito dell'Arsenal ha raggiunto lo stadio San Paolo pochi minuti prima dell'inizio della partita senza particolari problemi.

mercoledì 11 dicembre 2013

Scontri prima di Milan-Ajax: cinque tifosi olandesi e un ambulante italiano accoltellati

Cinque tifosi olandesi e un ambulante italiano sono rimasti feriti a Milano nei momenti di afflusso allo stadio Meazza, sede della partita di Champions League Milan-Ajax. Dei supporter olandesi accoltellati, tre sono stati ricoverati in gravi condizioni in ospedale. E' la coda di una giornata di scontri con i tifosi orange protagonisti: prima con i "Forconi", poi l'assalto al Milan Point e anche disordini presso l'ospedale Fatebenefratelli.
La giornata di tensione e di tafferugli scaturita a Milano a partire dalle intemperanze e dalle aggressioni dei tifosi orange prima della partita di Champions, ha una sua prima ricostruzione ufficiale e un primo bilancio: cinque tifosi ospiti feriti, tutti a coltellate, e un ambulante italiano che si è trovato in mezzo ai tafferugli, anch'egli colpito con un fendente. Prima di procedere verso lo stadio, gruppi di ultras della squadra dell'Ajax hanno tentato di fare irruzione nel Milan Point di piazza San Fedele in centro a Milano lanciando anche bottiglie e lattine. I dipendenti hanno abbassato le saracinesche per impedire l'ingresso degli ultras.
Altri incidenti poi, sempre in centro a Milano. Le forze dell'ordine sono state costrette a respingere, anche a manganellate, alcune centinaia di tifosi dell'Ajax davanti all'ospedale Fatebenefratelli in piazza Principessa Clotilde a Milano. Una parte degli orange, una tifoseria incline alla violenza, si è sparsa per il centro città. Molti, ubriachi, hanno lanciato oggetti.
ANCHE TRE ARRESTATI PER RAPINA
Nel bilancio odierno degli incidenti pre-partita avvenuti a margine di Milan-Ajax ci sono anche tre ultras olandesi arrestati per una tentata rapina durante l'afflusso allo stadio Meazza. I tre sono stati bloccati dagli agenti mentre, ubriachi, cercavano di rapinare uno dei 'baracchini' di commercianti ambulanti nei pressi di piazzale Lotto. I tre hanno anche opposto resistenza ai poliziotti e quindi sono accusati anche di questo secondo reato

martedì 10 dicembre 2013

Il Celtic vieta stadio a 128 tifosi dopo i danni causati all’impianto

Il Celtic ha deciso di sospendere 128 tifosi, impedendo loro l’ingresso sia nelle gare in casa che in quelle in trasferta, dopo i danni causati al Fir Park di Motherwell venerdì scorso nella gara di campionato del club di Glasgow. Le intemperanze di parte del pubblico, che hanno anche lanciato fumogeni e razzi durante la partita, hanno superato i limiti: semidistrutta la Tribuna Sud, con sediolini divelti ed altri danni. Sull’episodio stanno indagando anche le forze dell’ordine ma intanto per 128 di loro che sono stati identificati è già scattata una sorta di Daspo. Con parte degli spalti distrutti il Celtic ha anche offerto a 250 abbonati la possibilità di ricollocarsi in altri settori o in alternativa ha offerto l’ipotesi di un rimborso. “Questi eventi sono stati una vergogna per il nostro grande club – recita un comunicato della società di Glasgow -  e sono assolutamente indifendibili. Il nome del Celtic è stato screditato e questo non può essere tollerato. Non permetteremo che l’onore del club venga danneggiato ulteriormente, i nostri tifosi non lo meritano”.

Pugno duro contro gli Sconvolts Cagliari: da Sassari arrivano 15 Daspo

CAGLIARI - Quindici Daspo, i provvedimenti di allontanamento dagli stadi, già firmati e altri 11 pronti per essere emessi nei confronti di altrettanti "Sconvolts", i supporter del Cagliari calcio: è il risultato degli accertamenti svolti dagli agenti della Digos di Cagliari e dai colleghi del Commissariato di Olbia a seguito degli incidenti avvenuti allo stadio Nespoli, nella città gallurese, nel corso dell'incontro amichevole Cagliari-Catania del 10 agosto scorso e del match Cagliari-Bologna il 30 ottobre.
I FATTI - Nel primo caso i tifosi rossoblù avevano preso a calci e pugni il pullman che portava allo stadio calciatori e dirigenti del Catania, lanciando anche oggetti e frantumando il lunotto. Successivamente avevano sfondato i cancelli di ingresso entrando in Tribuna e infine avevano invaso il campo. Cinque "tifosi" sono stati denunciati per lancio di materiale pericoloso, scavalcamento e invasione di campo, sei per danneggiamento aggravato e quattro per entrambi i reati. A fine novembre per loro sono scattati i Daspo: da un minimo di uno ad un massimo di tre anni. Per molti di loro è scattato anche l'obbligo di presentazione in Questura durante le partite del Cagliari sia in trasferta che in casa. Gli agenti della Digos hanno anche identificato 11 tifosi che durante la partita contro il Bologna hanno creato problemi in Curva Nord, anche loro sono stati segnalati e rischiano il Daspo.

lunedì 9 dicembre 2013

Ostuni, bomba carta in campo durante derby con Galatina. Presidente caccia ultras

BRINDISI - Durante il match tra Ostuni e Galatina, derby del campionato di Eccellenza pugliese, gli ultras della squadra di casa hanno lanciato in campo una bomba carta. L’oggetto esplosivo è finito accanto al guardalinee che è rimasto stordito per qualche minuto, prima di riprendere la gara senza ferite.
Il presidente dell’Ostuni Luca Marzio, dopo essersi sincerato delle condizioni dell’assistente del direttore di gara, ha deciso di mandare via tutti i tifosi, una quarantina che occupavano gli spalti. L’episodio è accaduto al decimo del primo tempo quando i padroni di casa erano in svantaggio per 1 a 0, con il match che si è poi concluso sul punteggio di 3 a 1 per l’Ostuni.
Queste le parole di Luca Marzo a fine gara: “Dalla prossima partita faremo in modo che al posto degli ultras, ai quali per altro era consentito l’ingresso senza pagare il biglietto, ci siano i ragazzi delle scuole medie e superiori ai quali regaleremo i biglietti, faremo una campagna di sensibilizzazione. Abbiamo informato dell’accaduto il presidente della Lega Dilettanti, Vito Tisci. Probabilmente subiremo la squalifica del campo, ma è bene che si sappia che queste cose non devono accadere. Non è questo il messaggio che deve veicolare lo sport, anche a livello locale”.
DA:http://www.blitzquotidiano.it/sport/

sabato 7 dicembre 2013

Crotone-Empoli, tifosi a pranzo insieme

Negli ultimi tempi in Italia non si fa altro che parlare di porte chiuse, partite a rischio e timori di incidenti sugli spalti. Tutte cose che non appartengono alle tifoserie di Crotone e Empoli che oggi, in occasione del big match della 17ª giornata del campionato Serie B Eurobet tra la compagine di Drago e quella di Sarri, legate da un profondo sentimento di amicizia, si sono ritrovate prima della gara nei pressi dello Stadio Ezio Scida per pranzare insieme gustando le pietanze tipiche del territorio crotonese.
Un rapporto di simpatia quello intercorso tra le due tifoserie, che hanno colto l'occasione per dimostrarsi reciproco rispetto ed affetto.Bellissimo il pre gara, all’insegna dei veri valori del calcio, con scambi di sciarpe, foto ricordo ed un'accoglienza ottima da parte dei supporters crotonesi. Un'iniziativa che ha riscosso il pieno consenso da parte di entrambe le tifoserie, sempre in prima linea nel favorire e promuovere il tifo non violento. Al termine del pranzo i sostenitori di Crotone e Empoli hanno raggiunto insieme lo Scida per assistere alla partita. Iniziativa sicuramente lodevole, complimenti alle due tifoserie che oggi, comunque vada la partita dei loro beniamini, hanno già vinto

Ultras reggiani e sassolesi contro Squinzi: sit-in davanti allo stadio

Reggio Emilia, 7 dicembre 2013 - «VERGOGNATEVI tutti». «Barilli e amministrazione, l’ennesima umiliazione». Due striscioni comparsi ieri in città; il primo affisso lungo via del Chionso, la strada che costeggia il Campovolo. Il secondo è campeggiato nel rotondone dell’Orologio. Sono gli slogan di quello che per i tifosi granata è un vero e proprio «Day After», dopo che il patron del Sassuolo Giorgio Squinzi ha acquistato lo stadio Città del Tricolore. Una pillola intrisa d’amarezza davvero difficile da ingoiare e un urlo che però non resterà strozzato in gola. Anzi, il disappunto sarà gridato a gran voce domani pomeriggio davanti all’ormai ‘definitivo’ Mapei Stadium prima del match Sassuolo-Chievo, insieme agli stessi tifosi neroverdi.
UN SIT-IN già nell’aria da martedì, quando è arrivata l’offerta-blitz di Squinzi in tribunale, ma che ieri è stata ufficialmente annunciata dai tifosi. Un comunicato congiunto diffuso da tutti i gruppi ultras della Reggiana, ovvero Gruppo Vandelli, Teste Quadre e Rebel Crew, che invita tutti a «ritrovarsi domani all’una davanti al circolo Pigal, per dare luogo ad una pacifica ma ferma protesta con tanto di volantinaggio». Indignazione motivata così: «Ancora una volta noi reggiani siamo stati umiliati, togliendoci qualcosa che era nostro, perché a suo tempo costruito col nostro denaro, nell’assoluta indifferenza della nostra amministrazione che ha addirittura accolto con un plauso l’acquisto del nostro stadio da parte di un imprenditore milanese».
PROTESTA che culminerà poi all’interno dello stadio durante lo stesso match. «Chiediamo a tutti i tifosi della Reggiana di acquistare il biglietto per assistere alla partita e di prendere posto insieme a noi in Curva Sud, coi nostri colori, come già concordato con la tifoseria del Sassuolo». Già. Proprio così. Se in tribunale Reggiana e Sassuolo si sono sfidati per aggiudicarsi l’impianto, sugli spalti ci sarà una sinergia nella contestazione. Gli stessi ultras sassolesi sono stati sempre contrari, tant’è che il leitmotiv scandito durante le partite recita: «Questo stadio non ci appartiene». E proprio uno degli ultras neroverdi scrive: «Si sogna ad occhi aperti, si chiudono gli occhi e si immaginano le bandiere al vento, i cori a squarciagola, una città in fermento...Già una città. Un patron e una società che non hanno rispetto per una città, non sono neanche degni di indossare quei colori. Rispetto per la mia città e per la mia maglia. Il Sassuolo a Sassuolo»

"Ultras for Homeless" con Sos Stazione Centrale

Le tifoserie stanno raccogliendo coperte per i senza dimora seguiti a Milano da Sos Stazione Centrale di Fondazione Exodus. In occasione di Sant'Ambrogio pranzo e concerto della Bar Boon Band per ultras, volontari e senza tetto.
“Ultras for Homeless” è questo lo slogan degli striscioni che sono apparsi in alcune curve degli stadi italiani. Sorprendenti solo per chi conosce solo superficialmente il mondo ultrà. Tra i tifosi, infatti, è iniziata la raccolta di coperte per i senza fissa dimora. E gli striscioni non sono che una testimonianza della solidarietà di alcune tifoserie per chi è senza una casa. La raccolta è finalizzata a sostenere le attività di primo soccorso ai senza tetto di Sos della Fondazione Exodus di don Mazzi alla Stazione Centrale di Milano per l'inverno 2013 alle porte.

L'idea è partita da Alessandro, tifoso juventino, conosciuto nel mondo ultras come VJ Milano, che in pochi mesi ha raccolto i consensi di vari gruppi di tifosi a livello nazionale. «In tanti, da Torino (tifosi comuni e Ultras Tradizione e Antichi Valori), Verona (Gate 7 Chievo), Siena (Vecchi Ultras Siena), Bologna (Beata Gioventù) e Milano (Inter Curva Nord 69), Ultras Albenga, Atletico Capranica e Stoccarda, si sono mossi perché sensibili al problema di non avere un tetto, che riguarda ormai ampi strati di popolazione, nuovi poveri italiani e incessanti onde di immigrazione» dice Alessandro. «Una dimostrazione in più che anche nel tanto discusso mondo degli ultras c'è attenzione e solidarietà, non solo fanatismo. Abbiamo già portato qualche carico di coperte e indumenti pesanti al centro per i gravi emarginati della stazione e altri carichi sono in arrivo».

«Ogni anno iniziamo la raccolta delle coperte per i senza tetto a ottobre e la terminiamo a marzo, perché per quanti sforzi si facciano e nuove risorse siano cresciute a livello istituzionale e privato, per chi non ha una casa, il problema ogni anno si presenta drammaticamente ogni inverno e le persone continuano ad aumentare. Quest'anno il nostro obiettivo si riassume nello slogan Zero necrologi per ipotermia» aggiunge Maurizio Rotaris da 23 anni responsabile del servizio di aiuto nello scalo ferroviario milanese.

Il 7 dicembre ultras, volontari, senza tetto e cittadini si incontreranno a Sos Stazione Centrale per il pranzo di Sant'Ambrogio, patrono della città: «Un’occasione per festeggiare, mangiare insieme, portare coperte e socializzare con chi sta abitualmente ai margini» dicono gli organizzatori. Il pranzo, lasagne e pizzoccheri, per 120 persone sarà offerto dall'agriturismo Cascina Caremma di Besate (Milano) e verrà seguito da un concerto della Bar Boon Band, lo storico gruppo musicale nato fra i “barboni” alla stazione.
«Il 7 dicembre è anche la prima giornata di apertura della Scala e senza fare paragoni, crediamo che ci sia più realtà e verità qui a SOS con i barboni e con la nostra musica che alla serata di gala dei vip» conclude Rotaris.  Durante la festa sarà inoltre effettuata una lotteria tra gli ultras che interverranno, per premiarli, con oggetti originali e autografati, come la maglia di Materazzi, Pirlo, Pellissier, Maicon ed oggetti offerti non dalle società ma dagli stessi ultras che li hanno donati

L’appuntamento è per sabato alle ore 12 a Sos Stazione Centrale Sottopasso fra via Tonale via Pergolesi a Milano
Le coperte ed i sacchi a pelo possono essere portati fino a marzo a Sos (per informazioni 02.66984543)  



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venerdì 6 dicembre 2013

Napoli: solidarietà verso i tifosi laziali: Curva A e B danno vita ad una colletta, raccolti 2mila euro

Alcuni tifosi delle curve A e B del San Paolo hanno avviato una raccolta in favore dei supporter della Lazio arrestati alcuni giorni fa in Polonia prima dell'ultimo match di Europa League giocato dalla squadra capitolina. A quanto sembra, per il momento, sarebbero stati racimolati almeno 2mila euro. Cifra che, stando sempre a quanto trapela, sarà messa a disposizione degli ultrà laziali già nelle prossime ore. Un esempio di solidarietà tra tifosi.

giovedì 5 dicembre 2013

Altra mazzata in Curva: arriva la denuncia per 42 tifosi del Lecce rei di aver festeggiato la vittoria nel derby del 2011

E dopo più di due anni arriva l'ulteriore "mazzata": Manifestazione non autorizzata, è questa l'ipotesi di reato contestata e notificata a 42 tifosi leccesi.
Il 15 maggio del 2011, al San Nicola di Bari, si giocava il derby Bari-Lecce, se i giallorossi guidati da De Canio fossero riusciti a vincere, così come poi è successo, il Lecce avrebbe ottenuto la salvezza matematica in serie A.
A causa della "tessera del tifoso" molti sostenitori disertarono il capoluogo e alcuni rimasero a Lecce riunendosi all'esterno della Curva Nord al Via del Mare. A vittoria ottenuta, si scatenarono caroselli e festeggiamenti spontanei in città. Alla fine della gara partirono cori e cortei improvvisati per le vie del centro. Sono stati proprio i partecipanti a questo "corteo non autorizzato" ad essere denunciati. Attenderanno anche il Daspo?
Allo stato, la mitica Curva Nord, cuore pulsante del tifo giallorosso, è stata decimata nel corso degli anni da altri provvedimenti restrittivi di vario genere.
Di quel fulcro di passione, colore e calore non è rimasto più nulla. I pochi volenterosi, ancora presenti a sostenere incessantemente la squadra, potrebbero essere inghiottiti da questo bisogno di giustizia.
DA:http://www.pianetalecce.it/news/

Pisa e Salernitana: scontri tra tifosi prima del match

Episodio di violenza nei pressi dello stadio “Arena Garibaldi” di Pisa prima del match tra Pisa e Salernitana: due tifosi granata provenienti da Verona sono stati sorpresi da un agguato ad opera di altrettanti pisani incappucciati che hanno preso di forza i salernitani e trascinati verso un’automobile dove è iniziata una violenta scazzottata che stava vedendo i salernitani soccombere.
 A quel punto, una vettura che trasportava altri tifosi granata ha raggiunto la zona ed è andata in soccorso dei concittadini aumentando le dimensioni del confronto a suon di calci e pugni. I pisani, a quel punto in inferiorità, hanno avuto la peggio. Un paio i contusi alla fine degli attimi di follia, che – fortunatamente – non ha avuto strascichi all’interno dell’impianto. L’agguato comunque, è iniziativa di un paio di balordi e non dei gruppi organizzati neroazzurri. 

mercoledì 4 dicembre 2013

I tifosi del Trapani invadono Milano, in 2.500 a per la sfida all'Inter

L'ESODO dei trapanesi a San Siro profuma di antico. Di passione vera, di erba appena rasata, di cortili in cui si gioca a pallone. Della fantasia che sprigionava l'ascolto di "Tutto il calcio minuto per minuto". I padri salgono sull'aereo con i figli, per una volta non si preoccupano dei giorni persi a scuola. E sono gli insegnanti che chiedono agli alunni: "Vai a Milano?".

Viene voglia di credere che il destino abbia atteso l'invenzione dei voli low-cost per progettare l'esistenza di un Inter-Trapani. Difficile fare numeri precisi: sui blog si parla di 1.700 biglietti venduti in provincia di Trapani, a cui andranno aggiunti i sostenitori granata trapiantati al Nord da decenni, per una volta orgogliosi della propria città. In totale saranno in 2.500.

Sarebbe, però, riduttivo metterla sul piano del calcio che riscatta il disagio sociale e l'emigrazione. È un canovaccio emotivo che non funziona, non spiega in maniera esaustiva lo stato d'animo di un'intera città. È più di un sogno, più di un evento. Più della semplice immaginazione. Tutto è nuovo, unico, eccitante. I giornalisti che seguiranno il Trapani si domandano sempre le stesse cose: "Sei accreditato? Sei mai stato a San Siro? Vai con tuo figlio?". Una sbornia gentile, un'ubriacatura d'infanzia che coinvolge soprattutto i quarantenni e i cinquantenni.

Il fascino del pallone che supera se stesso, che alimenta i tratti più morbidi del carattere. Tutto sull'onda di novanta minuti da vivere, sognare, raccontare. C'è sempre un parente, da quelle parti, a cui chiedere di essere ospitati, prima dell'appuntamento a piazza Duomo. "Ci vediamo tra le quattro e le sei del pomeriggio e andiamo tutti compatti allo stadio" fanno sapere i tifosi della curva, che di trasferte ne hanno fatte tante.
Pure loro passati da Favara a Milano in pochi anni.

Immancabile il commento di Nino Daì, da Gibellina, l'unico calciatore granata che ha compiuto per intero
la scalata dall'Eccellenza alla serie B con questa maglia. "Non avrei mai pensato di poter vivere una cosa del genere. So soltanto  -  rivela  -  che lunedì leggevo sul giornale i risultati del campionato di Eccellenza, con le squadre contro cui giocavo fino a qualche anno fa. E mi ripetevo che mi aspettava l'Inter". Il bello è che per proteggere i titolari dalla stanchezza, in vista della gara di sabato contro il Cittadella, Boscaglia potrebbe anche dargli una maglia da titolare.

Tutti su voli diversi, da Trapani e da Palermo: ognuno con il suo pacchetto di speranze e incredulità. Si gioca con le parole: prendere un caffè insieme a Milano, prima di andare alla partita, è diventato un vezzo. Viene fuori l'anima più nobile e garbata della provincia. L'unica cosa di cui non si parla affatto è della partita. Il pensiero che trapela sottovoce è univoco: "Loro non si aspettano la velocità di Mancosu ". C'è sempre uno pronto a rispondere, dall'altra parte del bancone del bar: "Mazzarri si è visto le cassette, lo sa che se Mancosu parte, non lo ferma nessuno. Il massimo sarebbe solo fare un gol. Non ci illudiamo ".

Ma quale illusione: qui siamo quasi all'illusionismo, al coniglio che la vita ha tirato fuori dal cilindro, all'angolo del luna park che riserva sorprese, caramelle e zucchero filato. C'è, poi, il popolo della tv, la maggioranza, per lo più silenziosa. Quelli che rimarranno a casa. Quelli che in queste ore
sono più riservati. Quelli che non possono lasciare il lavoro, che hanno una impegno improrogabile, che so-
gneranno a occhi aperti di essere lì. Il fascino del pallone invade i divani e i salotti, lascia spazio alla fantasia.

Questa sera accenderanno Raidue. Sì, Raidue, in prima serata, alle 21. A guardare Boscaglia, Ciaramitaro, Nordi, Pirrone. A godersi le luci della ribalta che piombano su una squadra con le maglie granata e su un'intera città.

martedì 3 dicembre 2013

Quasi 400 gruppi ultras, 45 sono di estrema destra, 15 di estrema sinistra e 9 'misti'

(Adnkronos) - Quasi 400 gruppi organizzati, più di 41mila ultras: più contenuti gli episodi di razzismo, ma negli stadi si riaffaccia in maniera prepotente rispetto al passato il problema della 'discriminazione territoriale'. Insulti come ad esempio 'Vesuvio, lavali con il fuoco' per i quali il giudice sportivo infligge sanzioni che si concretizzano spesso nella chiusura della curva per una gara. A tracciare all'Adnkronos la radiografia del tifo organizzato italiano e del 'colore' politico delle curve è Carlo Ambra, vice questore aggiunto Ucigos. Da 14 anni il suo ufficio coordina dal Viminale le 'squadre tifoserie', inserite all'interno delle Digos, che si occupano dell'analisi del fenomeno soprattutto sotto l'aspetto delle infiltrazioni politiche estremiste all'interno dei gruppi ultras. Un team di esperti che indaga anche quando accadono episodi di violenza negli stadi.
Dall'inizio del stagione calcistica 2013-14, su un totale di 63 persone arrestate dalle forze dell'ordine, 43 sono attribuibili all'attività delle 'squadre tifoserie'. E di fronte a 550 denunce dal fischio d'inizio dei campionati, 393 sono frutto del lavoro del team coordinato dall'Ucigos. L'organico di queste unità operative comprende 450 persone in tutto il territorio nazionale, da due a sei unità per ogni Digos delle città medio-grandi.
Quanto alla 'colorazione politica' delle curve, è l'estrema destra la più diffusa negli stadi. Dall'ultimo censimento effettuato ad agosto scorso, ''risultano attivi 388 gruppi ultras, composti da 41.120 supporters - spiega Ambra - Di questi 388 sodalizi, 45 sono di estrema destra, 15 di estrema sinistra e 9 'misti', perché al proprio interno comprendono sia elementi di estrema destra sia gruppi di estrema sinistra''.
Dei gruppi di estrema destra, riferisce Ambra, ''17 sono in serie A, 18 in serie B, 6 in Lega Pro-prima divisione e 4 in seconda divisione''. I 15 di estrema sinistra sono così distribuiti: ''3 in serie A, 4 in serie B, 5 in Lega Pro-Prima divisione e 3 in Lega Pro-seconda divisione''. Mentre nei 'misti' la radiografia ne mostra ''5 in serie A, 3 in serie B e uno in Lega Pro-Prima divisione''. Tra i gruppi misti, ''convivono diverse anime. Si possono trovare simpatizzanti di destra e sinistra nello stesso pullman per le trasferte o nell'organizzazione delle coreografie. A riprova del fatto che la fede calcistica, in alcuni casi, è più forte dell'appartenenza politica''. A Genova ad esempio, ''c'è il '5 Rosso', a Torino per i Granata 'Stendardi' o Weiss Schwarz Brigaden per il Cesena''.
Quanto alla distribuzione dei gruppi ultras per regione, ''la maglia rosa va alla Lombardia, con 56 sodalizi. A seguire la Campania con 50; Liguria e Toscana ne hanno 42, mentre il Piemonte ne conta 32. Ce ne sono 29 inoltre in Sicilia e 24 in Veneto''. Nello scorso campionato, spiega ancora il vice questore aggiunto Ucigos, ''si sono sciolti 30 gruppi, a fronte di 22 che si sono creati ex novo''. Tra le cause della 'scissione', la fa da padrone ''in 14 casi, il venir meno degli aderenti. In 7 casi si sono disgregati per conflittualità interna, in 3 casi per protesta al programma della tessera del tifoso. E in altri 3 casi a seguito di attività repressiva. In un solo caso si è registrata una fusione tra club''.
Da considerare anche alcuni dati sulla disponibilità al dialogo di questi gruppi con le forze dell'ordine: se ''43 gruppi non accettano dialogo, ve ne sono invece 138 che hanno un'altra predisposizione'' e perciò più inclini alla mediazione.
Nella scorsa stagione calcistica, si evince ancora dai dati Ucigos, per violazione della Legge Mancino sono state arrestate 3 persone, 15 le persone denunciate. ''Le tifoserie che più si sono messe in evidenza per questi aspetti - sottolinea Ambra - sono quella della Lazio, con 8 episodi, seguiti dalle tifoserie di Juventus (3 casi) e Roma (2 casi)''.
Sono stati ''18 gli episodi di cori razzisti. La quasi totalità si è concretizzata con il 'buuu', il verso scimmiesco all'indirizzo dei calciatori di colore. La nostra attività - rimarca l'Ucigos - è mirata alla prevenzione. Per l'80% è quotidianamente rivolta al monitoraggio dei gruppi ultras''. Ben 50 gruppi ultras su 338 ''distribuiscono 'fanzine', sorta di riviste-opuscoli, che si possono trovare anche sul web''.
Ma nella missione delle 'squadre tifoserie' ''c'è anche il dialogo con i supporters e operazioni che nascono a seguito di attività investigative''. L'obiettivo è ''analizzare attività esterne e interne dei gruppi, e capire le loro motivazioni, anche durante le trasferte''. ''Le squadre tifoserie - conclude Ambra - sono un altro tassello nella costruzione di quella sicurezza partecipata che è l'obiettivo primario delle forze di polizia''

Il Real Madrid mette al bando gli ultras

La guerra è appena iniziata, ma Florentino Perez ha deciso che vuole vincerla e che la combatterà fino alla fine. L’obiettivo è mettere al bando gli ultras dal Santiago Bernabeu, cancellando anche l’ultimo settore rimasto a disposizione degli Ultra Sur e consegnando quello spazio, proprio dietro una delle due porte dello stadio di Madrid, a gruppi di ragazzi con il compito di animare il tifo senza eccessi. Via gli ultras, dentro i giovani come fatto da Joan Laporta quando decise di espellere i Boixos Nois dal Camp Nou iniziando un duro braccio di ferro con l’ala oltranzista del tifo del Barcellona.
La scelta del Real Madrid è la fine di un processo lungo qualche anno che aveva marginalizzato sempre più gli Ultra Sur, gruppo noto per le sue tendenze nazi e di estrema destra e che in passato ha creato più di un problema al club. Perez ha tentato la mediazione e nello scorso mese di ottobre è passato alle misure drastiche, proponendo una multa di 3.000 euro per ciascuno dei quattro tifosi (e soci) pescati a mostrare striscioni con simboli e frasi naziste nel derby contro l’Atletico Madrid.
Siccome il risultato non è stato soddisfacente, il Real Madrid ha deciso di mettere al bando direttamente tutta la tifoseria. L’idea è che il divieto scatti a partire dal gennaio 2014 con espulsione di alcuni soci e nuova destinazione del settore incriminato. Il calcio spagnolo guarda con attenzione a quanto accade a Madrid. C’è l’esempio già citato del Barcellona (una parte della curva ex-Boixos Nois continua a rimanere vuota) e c’è un segnale importante che anche i club italiani potrebbero raccogliere

lunedì 2 dicembre 2013

Varsavia, restano in carcere 22 tifosi della Lazio. Alle 17 sit-in di protesta alla Farnesina

Sono ancora 22 i tifosi della Lazio in stato di fermo a Varsavia, in attesa di giudizio per i disordini di giovedì scorso prima del match di Europa League. Gli altri 115 fermati sono stati rilasciati ed hanno potuto fare ritorno in Italia, ma alcuni con delle ammende e altre pene inflitte.
Una di queste persone ha la pena di sei mesi di prigione, con la condizionale, altre tre sono state condannate a tre mesi di reclusione e le altre 18 a due mesi sempre con la condizionale. L'unita di crisi dell'ambasciata può fornire informazioni più dettagliate al numero di telefono 0048228263471. I tifosi della Lazio hanno organizzato un sit-in davanti alla Farnesina alle 17. Già sabato scorso era stata organizzata una fiaccolata davanti all'ambasciata polacca di via Pietro Paolo Rubens, in zona Parioli. 
INTERROGAZIONE ALL'UE Fare piena luce su vicenda dei cittadini italiani fermati a Varsavia: è quanto chiede il vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli in una interrogazione presentata alla Commissione e al Consiglio Ue in merito alla vicenda degli oltre cento tifosi laziali fermati dalla polizia polacca prima della partita svoltasi a Varsavia. «Questa vicenda, a distanza di giorni - osserva Angelilli in una nota - presenta ancora diverse zone d'ombra, su cui è doveroso fare piena luce al fine di accertare che non siano stati lesi i diritti fondamentali dei nostri connazionali all'estero. Molti episodi legati al fermo e al rinvio a giudizio dei cittadini italiani risultano poco chiari e connotati da evidenti abusi e atteggiamenti sproporzionati da parte delle autorità della Polonia». «Vi sono aspetti da chiarire - continua la vicepresidente del Pe - sia sul fronte delle modalità che delle motivazioni di questa 'azione preventivà da parte delle Autorità polacche. In queste ore, infatti, sto continuando a ricevere segnalazioni di diversi casi di cittadini italiani che sarebbero stati coinvolti in gravi episodi, subendo maltrattamenti, rispetto ai quali si devono delle spiegazioni all'Italia e all'Europa». «Ho chiesto pertanto alla Commissione e al Consiglio - conclude Angelilli - di fare piena luce sul comportamento delle autorità di polizia e giudiziarie della Polonia e accertare se siano stati rispettati, per i nostri connazionali, tutti i diritti alla difesa e a un processo equo come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo». 
MALAGÒ: "GRAVE ATTEGGIAMENTO DELLA POLIZIA POLACCA" «I fatti di Varsavia? Il tutto è estremamente spiacevole e anche sgradevole. Sto aspettando un rapporto completo perchè mi sembra che qui addirittura c'è il ministero degli Esteri coinvolto. A prescindere dal comportamento di qualche singolo, c'è stato un atteggiamento delle forze dell'ordine che sicuramente ha mancato di rispetto alle norme più basilari». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della consegna dei premi Coni-Ussi svoltasi nel Salone d'Onore di Palazzo H, ha commentato gli oltre cento fermi di tifosi laziali, disposti dalla polizia di Varsavia, a poche ore dal match di Europa League Legia Varsavia-Lazio disputatosi giovedì scorso. «Non mi sento di sbilanciarmi - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano - ma appena saremo a conoscenza di tutto, un secondo dopo sarà giusto esprimere la propria opinione al riguardo».
DA:http://www.leggo.it

Como-Venezia, borsone con bastoni e coltelli rinvenuto fuori dal Sinigaglia

Difficile dire chi l'ha portata quella borsa all'esterno dello stadio Sinigaglia di Como. Fatto sta che gli agenti della Questura - durante i controlli di routine prima della partita - ieri pomeriggio hanno trovato un borsone sportivo in un aiuola vicino al bar solitamente frequentato dai tifosi del Como in viale Rosselli, a pochi metri dallo stadio. E dentro a quel borsone c'erano bastoni in legno, coltelli e qualche fumogeno. I poliziotti, dopo la scoperta, hanno fermato alcune persone che erano nei pressi dell'aiuola: ma nessuno ha ammesso di avere portato il sacco con gli "oggetti proibiti". Il sospetto - ma senza conferma - è che qualcuno abbia cercato di portare quegli "attrezzi" nel folle tentativo - per fortuna non attuato - di farsi vendetta dopo la decisione del giudice sportivo di Lega Pro che ha tenuto fuori dal Sinigaglia i tifosi della curva per i cori fatti nelle ultime settimane

domenica 1 dicembre 2013

Condannati 10 tifosi laziali in Polonia, da 2-6 mesi di carcere

(ASCA) Almeno dieci tifosi laziali sono stati condannati dai giudici polacchi, per pene che vanno dai 2 ai 6 mesi di carcere, a seguito dei disordini registrati poche ore prima del match di Europa League di giovedi' scorso tra Legia Varsavia e Lazio. Secondo quanto apprende l'Asca il numero dei supporter biancocelesti che potrebbero essere condannati e' destinato ad aumentare. Le accuse variano dall'aggressione a pubblico ufficiale, all'uso di passamontagna, in Polonia considerato un reato. Motivo delle condanne, secondo quanto apprende ancora l'Asca, sarebbe stata la testimonianza di un agente di polizia durante i processi che ancora oggi si stanno tenendo a Varsavia. Un tifoso, parlando in condizioni di anonimato, ha denunciato una ''totale assenza dell'ambasciata d'Italia. Non ci stanno dando alcun supporto e fino ad oggi non abbiamo incontrato alcun rappresentante diplomatico, siamo completamente soli''.

sabato 30 novembre 2013

Juve-Copenaghen, arrestati due tifosi bianconeri

Due tifosi della Juventus, di 19 e 36 anni, sono stati arrestati dalla polizia per avere partecipato a una rissa dopo la partita di Champions League con il Copenaghen. Entrambi erano già destinatari di Daspo, il divieto di accesso agli impianti sportivi, per precedenti episodi di violenza. Sono stati immortalati dalle telecamere di sorveglianza dello Juventus Stadium mentre fuggivano dopo la rissa.

Scontri e tafferugli sulla statale dopo la sfida Empoli-Brescia. Almeno due tifosi lombardi fermati dalla polizia

La storia si ripete. Era l’estate 2009 e dopo Empoli – Brescia di play off ci furono dei tafferugli dietro la Maratona al termine del match di andata terminato 1-1: vennero a contatti i tifosi azzurri e quelli delle Rondinelle.
Storia vecchia. Ma stasera, venerdì 29 novembre, dopo il match della 16 giornata di campionato di Serie B, anticipo serale, qualcosa di simile è avvenuto.
Notizie ufficiali al momento ancora non ci sono, pare però che almeno un paio di tifosi del Brescia siano stati fermati dalla polizia dopo che a un semaforo si sono verificati tafferugli e scontri fra un gruppetto di tifosi.
Il fatto sarebbe avvenuto all’incrocio tra viale Petrarca e via Masini, una ventina di minuti dopo la fine dell’incontro: la dinamica dell’episodio è tutta da decifrare.

venerdì 29 novembre 2013

Genoa-Siena: condannati quattro tifosi

Il Tribunale ha condannato quattro ultrà genoani che, nell'aprile 2012, pretesero le maglie dei giocatori rossoblù durante la partita contro il Siena. Un tifoso è stato condannato a 2 anni e 10 mesi, gli altri a 2 anni e 2 mesi, per violazione della legge sulla sicurezza negli stadi e violenza privata. Tutti  e 4 sono stati assolti dall'accusa di lesioni e resistenza. Il pm aveva chiesto 3 anni e 6 mesi.
Gli ultrà, secondo la ricostruzione effettuata dal pm Mazzeo, 'sfondarono' il cordone degli steward e, attraverso il cancello che delimitava la gradinata dal settore dei 'distinti' invasero quel settore per poter arrivare al tunnel attraverso il quale i giocatori accedevano agli spogliatoi.
La violenza privata, per cui sono stati condannati i quattro ultrà del Genoa, secondo l'accusa era stata esercitata nei confronti dei giocatori che furono costretti a togliersi la maglia. Per tutti i legali degli imputati, le pene comminate sono eccessive rispetto ai fatti e si riservano di leggere le motivazioni della sentenza per un quasi certo appello. "Riteniamo che non ci fosse stata violenza nei confronti dei calciatori - ha detto l'avvocato Paltrinieri - nè nei fatti nè nel contorno. Tutti i calciatori, inoltre, nel processo hanno riferito di non essersi sentiti minacciati. Vedremo le motivazioni dei giudici che saranno pubblicate entro 90 giorni".

Disordini Verona-Milan scattano altri 24 Daspo

VERONA. Per gli incidenti della prima di campionato di calcio tra Hellas Verona e Milan la Digos scaligera ha chiuso una vasta operazione per risalire ai responsabili. L’operazione ha visto coinvolte, con una serie di perquisizioni e riscontri grazie alla video sorveglianza, almeno 24 persone. Gli agenti hanno operato a Verona e provincia, a Milano, a Trento, a Prato, a Novara e nelle province di Bolzano, Modena, Bari, Savona, Bergamo, Como e Roma. Sulla base delle immagini registrate dal sistema di video-sorveglianza la Digos scaligera, in stretta collaborazione con quella di Milano, ha riconosciuto tra i responsabili degli scontri 24 soggetti (di cui 15 fra gli ultras dell’Hellas-Verona e 9 tra quelli milanisti) che all’alba hanno hanno visto le loro abitazioni perquisite sulla scorta di un’ordinanza del Pm di Verona dott.ssa Valeria Ardito.
I 24 perquisiti si aggiungono ad altri 6 ultras (quattro milanisti, due veronesi) i quali, nell’immediatezza della gara, sono stati arrestati o denunciati in stato di libertà per aver commesso analoghi reati. Come già accaduto per i primi ultras individuati, per i nuovi indagati il Questore di Verona Danilo Gagliardi ha emesso il Daspo, ovvero il provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.
Hanno tra i 17 ed i 50 anni gli ultras perquisiti. Quindici sono ultras dell’Hellas, tra cui undici vivono in Verona e provincia, uno a Trento, uno a Laives (Bolzano), uno a Carpi (Modena) ed uno a Prato, per altro meglio conosciuto come frequentatore della curva «Fiesole» a Firenze in virtù di un consolidato gemellaggio che lega le compagini ultrà veronesi a quelle fiorentine.
  Ben 9 di questi erano finora incensurati, caratteristica giudiziaria che ha reso ancora più complesse le attività investigative avviate dalla Digos scaligera per addivenire alla loro esatta identificazione. Gli altri 6 hanno precedenti per «reati da stadio», qualcuno era già stato denunciato per discriminazione razziale, qualcun altro per reati in materia di stupefacenti. Tre di loro sono altresì conosciuti per la loro militanza nelle locali formazioni della destra radicale. A casa di uno dei veronesi perquisiti sono stati rinvenuti un tirapugni in metallo ed una mazza in legno su cui era dipinta l’effige di Benito Mussolini.
  Tra i 9 ultras milanisti solo un paio di loro abitano nella città meneghina (ma uno proviene da Andria, dove risiede anagraficamente con moglie e figli), mentre gli altri abitano a Novara, Monza, in provincia di Savona, Bergamo, Como e Roma. Solo tre milanisti erano privi di pregiudizi penali, mentre gli altri erano già stati oggetto di specifici provvedimenti comminati per reati commessi in occasione di competizioni calcistiche. Tra costoro, altresì, due risultano pregiudicati a vario titolo per reati comuni contro la persona e contro il patrimonio (rapina e contrabbando).

giovedì 28 novembre 2013

Lazio, scontri anche a Varsavia: fermati 120 tifosi

Sono 120, secondo fonti della polizia polacca, i tifosi della Lazio fermati a Varsavia dove è in programma la gara con il Legia. Intorno alle 16, in via Ulica Marszalkowska (pieno centro città) i supporter laziali hanno iniziato un lancio di pietre e bottiglie contro le forze dell'ordine. Sono stati quindi circondati dagli agenti in tenuta antisommossa. Per il momento non si parla di arresti, ma solo di fermi necessari a procedere all'identificazione.
Un portavoce delle forze dell'ordine ha reso noto che gli agenti di scorta ai tifosi italiani diretti allo stadio sono stati bersagliati da un lancio di pietre, senza dare altri particolari. Un corrispondente della France Presse ha visto i tifosi circondati da un gran numero di agenti in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli, scesi da una trentina di veicoli. Alcuni sono stati bloccati a terra. Appena appreso del fermo di decine di tifosi della Lazio, l'ambasciata italiana a Varsavia si è immediatamente attivata, mettendosi in contatto con le autorità locali e monitorando la situazione.
Nella notte, sempre a Varsavia, si erano verificati altri scontri, dopo quelli della partita d'andata all'Olimpico, con le due tifoserie venute a contatto verso le 5 nei pressi di un hotel del centro. Alla fine sono stati fermati 17 tifosi della Lazio, portati davanti al giudice per essere poi processati per direttissima ed espulsi.
Da:www.sportmediaset

Altri diciannove Daspo per i tifosi bresciani dopo Spezia-Brescia del 12 ottobre.

Sale a ventinove il numero dei tifosi bresciani colpiti dal provvedimento Daspo, in occasione della partita con lo Spezia Calcio del 12 ottobre. All'epoca dei fatti un pullman di tifosi era stato intercettato dalla Polizia in un'area di servizio nelle vicinanze di Sarzana, ed era chiara l'intenzione dei viaggiatori di raggiungere l'"Alberto Picco" sprovvisti di tessera del tifoso o biglietto d'ingresso. Inoltre i loro atteggiamento era inequivocabile, perché avevano dichiarato di essere diretti verso la Spezia in vista della partita.
 La polizia li aveva fermati e da quel giorno sono partiti i provvedimenti. I primi ad essere colpiti dal provvedimento sono stati dieci tifosi, che avevano rimediato un anno di Daspo. In questi giorni, sono arrivati altri 19 provvedimenti che vanno da uno a tre anni, alcuni con l'obbligo di firma in commissariato o in caserma, in base ai precedenti dei tifosi interessati. All'appello per l'esecuzione dei provvedimenti mancano ancora quattro persone. Di quel pullman, soltanto tre persone erano in possesso della 'tessera del tifoso' e che quindi non saranno soggette al Daspo.
Fonte: Cittadellaspezia.com 

mercoledì 27 novembre 2013

Juve-Copenaghen: accoltellato a Torino un tifoso danese

Momenti di tensione questa mattina a Torino. Secondo quanto riporta il quotidiano danese Exstrabladet, quattro tifosi del Copenaghen sarebbero stati aggrediti vicino al loro albergo dove stavano facendo colazione. Uno di loro, Kristoffer Østergaard, avrebbe ricevuto una coltellata, come testimonia la foto postata dallo stesso Kristoffer. L'uomo ha deciso di non sporgere denuncia ed è intenzionato ad andare ad assistere al match di Champions con la Juve.
Il tifoso era in compagnia della compagna (sarebbe rimasta ferita anche lei), e di un' altra coppia, che ha deciso di fare ritorno in Danimarca: ""Eravamo in quattro, tutti tifosi del Fck Copenaghen. Mentre mangiavamo siamo stati assaliti da cinque-sei italiani tifosi con coltelli, pugni e calci".  
Kristoffer e la fidanzata hanno deciso di rimanere a Torino dove assisteranno alla partita tra Juve e Copneaghen. Non hanno alcuna intenzione di andare dalle forze dell'ordine o di farsi medicare all'ospedale: "Non abbiamo idea di quello che potrebbe accadere e quanto potrebbe aiutare andare a denunciare l'accaduto alla polizia. E non voglio neanche restare in una sala d'aspetto di un pronto soccorso tutto il giorno, so quanto possono essere lente".

Crotone - Avellino: denunciati due tifosi crotonesi

Due tifosi del Crotone calcio sono stati denunciati dalla Polizia. Gli agenti della Digos e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica hanno individuato e denunciato  X 21 anni, per aver lanciato dei petardi sugli spalti, nel corso della gara "Crotone - Avellino", disputatasi sabato scorso. Nel corso dei servizi predisposti dal Questore Luigi Botte per evitare scontri fra le opposte tifoserie, inoltre, sempre personale della Digos, nei pressi del Piazzale Milone, ha sorpreso un gruppo di giovani tifosi del Crotone, uno dei quali trovato in possesso di pietre pronte per essere lanciate all'indirizzo degli autobus dei tifosi irpini, che da lì a poco sarebbero transitati durante l'uscita dallo stadio. Il tifoso, X 26 anni, è stato denunciato. Per entrambi i tifosi saranno avviate le procedure per l'emissione del Daspo.

martedì 26 novembre 2013

Perugia- Ascoli, tafferugli tra tifosi all'uscita dello stadio Arrestato un tifoso bianconero

Perugia, 24 novembre 2013 - Tafferugli alla fine del match tra Perugia e Ascoli. I tifosi delle due squadre hanno cercato il contatto, all'uscita dello stadio Curi, al termine della gara di Prima divisione finita 3-2 per gli umbri. Le forze di polizia sono riuscite a contenere i facinorosi.
Si è appreso successivamente che un tifoso dell’Ascoli, di 22 anni, e’ stato arrestato, mentre un funzionario di polizia della questura di Perugia, impegnato nel servizio di ordine pubblico, e’ rimasto contuso ed e’ stato refertato all’ospedale. La prognosi di guarigione e’ di sette giorni. Feriti lievemente da lancio di pietre e di oggetti altri sei poliziotti. I lanci di pietre e di sassi da parte dei tifosi perugini hanno anche danneggiato alcuni dei pullman scortati dalla polizia, a bordo dei quali i tifosi ospiti stavano lasciano il capoluogo umbro.
 Secondo una prima ricostruzione dei fatti , dopo una gara tranquilla sotto il profilo dell’ordine pubblico, anche se segnata dagli sfotto’ da parte di entrambe le tifoserie, al momento del deflusso, all’esterno dello stadio, i tifosi del Perugia hanno tentato di venire a contatto con gli ospiti, ma i due gruppi - una sessantina di persone in tutto - sono stati fermati dal personale di polizia gia’ inquadrato sul posto, anche con il lancio di alcuni lacrimogeni. Piccoli contatti si sono avuti fra singole persone, senza gravi conseguenze.
 In questa fase il giovane tifoso ascolano avrebbe colpito il funzionario di polizia, con un manganello telescopico in metallo ed e’ stato arrestato. Allo stesso giovane - si e’ appreso - era stato impedito precedentemente dal personale della Digos (fra cui, sembra, lo stesso poliziotto ferito) di portare all’interno dello stadio una bandiera.
Successivamente i marchigiani, che tentavano di reagire, sono stati fatti salire sugli autobus. Mentre i bus si allontanavano dal capoluogo umbro, allo svincolo dell’autostrada, un altro gruppo di tifosi perugini, composto da un centinaio di persone, ha lanciato pietre e sassi contro gli stessi mezzi, danneggiandoli
DA:www.ilrestodelcarlino.it

lunedì 25 novembre 2013

St.Etienne, tifosi espulsi dallo stadio del Nizza per disordini

Circa 200 tifosi del Saint Etienne sono stati evacuati dallo stadio di Nizza, dopo aver smantellato i sedili del settore ospiti, per poi lanciarli contro le tribune limitrofe.
La polizia, è stata costretta a creare un cordone di sicurezza prima di portare fuori i tifosi. Gli episodi di violenza sono avvenuti un'ora prima del fischio di inizio della partita. Secondo alcune fonti non confermate, i tifosi del Nizza, avrebbero lanciato pietre contro l'autobus dei tifosi del Saint Etienne all'arrivo allo stadio. Per dovere di cronaca, l'incontro valido per la 14esima giornata del torneoLigue 1, è stato vinto proprio dal Saint Etienne che ha battuto il Nice 0-1

Bologna - Inter, scontri post partita: feriti 2 poliziotti

BOLOGNA INTER SCONTRI POLIZIA - La gara di ieri sera tra Bologna ed Inter disputata al Renato Dall'Ara di Bologna e valida per la tredicesima giornata di Serie A ha portato con sé qualche strascico a livello di ordine pubblico. All'esterno dell'impianto bolognese, subito dopo la fine della partita (chiusasi con un pareggio per uno a uno) sono entrati in contatto i tifosi dell'Inter e alcuni agenti di polizia.
DUE FERITI - Il bilancio degli scontri del dopo gara è di due feriti tra i poliziotti: uno è il dirigente del servizio di ordine pubblico, colpito a un braccio da una bottigliata, e un altro è un agente del Reparto Mobile di Padova, anch'egli colpito dal lancio di sassi e altri oggetti.

COMUNICATO CURVA SUD NOCERA

Prendiamo atto delle scioccanti parole di Pavarese, che ha parlato di minacce di morte nel pre-gara di Salernitana-Nocerina. Nulla di più falso!

Dopo tanto silenzio diciamo basta a questo massacro che stiamo subendo da settimane, una vera e propria caccia allo scoop e “sfilate organizzate” con tanto di televisioni, come dei veri e propri criminali… tra l’altro ragazzi... già “daspati” due mesi fa e ripresi solo per far notizia.

La nostra unica colpa è quella di amare il calcio, quello vero, quello fatto di stadi pieni. Ci dichiariamo colpevoli di aver chiesto un gesto solidale a squadra e società e ribadito che il calcio è della gente. Ed in questo caso la gente di Nocera aveva tutto il diritto di partecipare alla trasferta di Salerno.

Purtroppo viviamo in una società dove esprimere il proprio pensiero è proibito, in un calcio dove il “dio denaro” e i giochi di potere la fanno da padroni sulla passione della gente, che è l’unica parte sana di questo calcio malato.

Tornando alle dichiarazioni di Pavarese, le smentiamo categoricamente, condannando le pesanti accuse diffamatorie e prive di fondamento. L’incontro con la squadra, infatti, si è svolto sotto l’occhio vigile e attendo delle forze dell’ordine, che sarebbero di sicuro intervenute in caso di minacce.

Pertanto, a seguito di queste affermazioni, la Curva Sud comunica l’abbandono dello stadio fin quando questa società sarà in carica.

Non possiamo accettare una società che per i propri fini è disposta ad infangare una tifoseria e un intero popolo che ha sempre mostrato sostegno e passione verso questi colori. Invitiamo l’intero popolo nocerino a disertare lo stadio, tutti insieme gridiamo “Vergogna” a questa società!

Consapevoli di essere gli unici a pagare e prossimi protagonisti di “sfilate televisive”, ci difenderemo a testa alta nel nome di Nocera…

Fino alla fine… Nocerino e me ne vanto!

Curva Sud Nocera
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sabato 23 novembre 2013

Pisa: Importante Comunicato della Curva Nord 'Maurizio Alberti'

Partiamo riportando il comunicato che abbiamo fatto a suo tempo dopo Pisa-Pontedera:
“Dall'inizio del campionato all’entrata della curva nord accadono gravi episodi che stanno esasperando gli animi di tutti. Le lunghe code all’entrata dovute ad un'organizzazione ridicola, dove ciascuna persona deve passare una alla volta da una pericolosa strettoia, schiacciata dalle inferriate e dagli steward, sono ormai inaccettabili e intollerabili e stanno causando nervosismo e disagio a tutti i tifosi di curva. Quale sia la causa a noi non interessa, non ci importa sapere di chi sia la colpa, ma questa situazione deve essere risolta immediatamente.
 Il sistema di entrata deve essere assolutamente rivisto: togliere quelle pericolose strettoie, eliminare quegli steward che si sentono eroi per una domenica, rendere tutti i tornelli funzionanti e, magari, realizzare altre entrate dato che è palese che quelle esistenti non bastano! E se accade che i tornelli non funzionano e le file sono interminabili, non è accettabile far entrare le persone a partita iniziata come nelle precedenti partite, ma si devono aprire i cancelli dopo il primo prefiltraggio, altrimenti si rischia che qualcuno si faccia del male in quel pigia pigia, dove spesso rimangono pressati anche bambini. Ogni domenica siamo noi a metterci la faccia e darci da fare per evitare che bimbi e signore si facciano del male pigiati in quelle strette inferriate, destinando un tornello solo per loro. E poi questa nuova gestione di steward formato sceriffi deve finire. Chiedetevi come mai con la gestione dello scorso anno non ci sono mai stati di questi problemi, e invece quest’anno su tre partite in casa per tre volte ci sono stati caos e disagi all’entrata. Tutto questo siamo andati a dirlo a Battini a fine partita, trovando anche difficoltà a parlare col presidente. Questa situazione sta stancando, sta esasperando gli animi e deve essere risolta subito. Anche il problema dell’acqua in curva nord, seppur minore rispetto ai disagi dell’entrata, deve trovare una soluzione una volta per tutte. Disagi di questo genere allontanano la gente dallo stadio, il presidente e tutti gli organi preposti devono capirlo, smettendo di fare da scarica barile dandosi la colpa l'un l’altro: NON CI IMPORTA DI CHI È LA COLPA, L'IMPORTANTE È RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE VERGOGNOSA.”
Dopo il nostro intervento tutti si sono riempiti la bocca di belle parole, facendo riunioni straordinarie, dichiarando espressamente che lo Stadio non era a norma, sono stati lanciati ultimatum per risolvere questa situazione, c’è stato addirittura il rischio di giocare in campo neutro se le cose non cambiavano. Tutto questo SOLO dopo il nostro intervento perché appunto: lo Stadio non era a norma e la situazione rischiava di degenerare. Ebbene, dopo riunioni e belle parole, tutti si sono riseduti nelle loro comode poltrone e chi ha avuto la forza e la voglia di metterci la faccia e far emergere questa situazione, cioè noi, è stato ancora una volta beffato e punito con diffide e denunce. Sono ormai arrivate a dieci le diffide, con relativa denuncia, che hanno colpito esponenti dei gruppi della Nord. Dopo il DANNO la BEFFA!! Non è facile per noi, già colpiti negli anni dalle diffide più grottesche, accettare in silenzio questo ennesimo sgambetto alla tifoseria organizzata della Nord. Sembra proprio che ogni minimo episodio sia occasione per colpire nuovamente il cuore della tifoseria. Tantissime furono le lettere e le dichiarazioni di solidarietà espresse dalla gente dopo gli episodi di Pisa-Pontedera, tantissimi ci ringraziarono per aver evitato il peggio all’entrata: chiediamo ora a queste persone di farsi sentire, di unirsi al coro che dice NO a questo scempio.
I GRUPPI ORGANIZZATI DELLA CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI

Termoli-Maceratese: per gli scontri tra tifosi oltre ai Daspo anche nove denunce

TERMOLI. Disposti con provvedimento del Questore di Campobasso 9 Daspo (Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive) a carico di altrettanti tifosi termolesi resisi responsabili degli incidenti verificatisi all’esterno dello Stadio Cannarsa di Termoli al termine della prima partita  di campionato.
Tutti i responsabili  dei tafferugli   sono stati compiutamente  identificati dal personale del Commissariato di PS di Termoli, avvalendosi anche  dei filmati realizzati in  quella circostanza dalla polizia scientifica. I fatti si riferiscono agli scontri  tra le opposte tifoserie venute in contatto al termine della partita
“Termoli/Maceratese” disputatasi lo scorso 31 agosto, allorché un gruppo di tifosi termolesi, forzando i presidi delle forze dell’ ordine, si erano portati in prossimità del settore dei tifosi ospiti ormai pronti a ripartire dando luogo a lancio di sassi  arrivando poi anche  allo scontro fisico .
Il provvedimento, della durata di due anni, ha raggiunto 9 tifosi  termolesi, e  impone il divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive, sia quelle  valevoli per il campionato di calcio  sia di tutte le altre, oltre al divieto di sostare  nei luoghi  circostanti  gli impianti sportivi e nelle aree di  transito  di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni sportive. Per quattro tifosi  il divieto è stato previsto nella forma più grave ed afflittiva , ovvero prevedendo la prescrizione di presentarsi presso il Commissariato di Termoli in corrispondenza degli orari in cui si svolgono le partite di campionato del Termoli calcio.
Tutti i  tifosi interessati dal Daspo sono stati altresì  deferiti all’Autorità giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, per uno  di loro si procede  anche per le  lesioni  procurate in danno di due operatori delle forze di polizia impegnate  quel giorno in servizio di ordine pubblico.
DA:www.termolionline.it

venerdì 22 novembre 2013

Chievo: Comunicato Derby

" Alla luce delle problematiche emerse dalla recente gestione dei biglietti relativi al settore ospiti riservato ai tifosi del Chievo in occasione del Derby con l'Hellas Verona ci sentiamo di esprimere alcune considerazioni riguardo una a nostro parere più corretta suddivisione degli spazi del Bentegodi. Come espresso più volte nel corso degli anni ci siamo fatti... portavoce della richiesta condivisa non solo da noi North Side 1994 (a tale proposito ricordiamo che il nome del nostro gruppo è nato proprio per identificarci nel lato nord in maniera tale di non dover occupare una curva che non ci appartiene e che per storia e tradizione è giusto che rimanga occupata dai tifosi del Verona, da qui nasce la provocazione “PRIGIONIERI DELLA SUD”) ma anche da singoli tifosi del Chievo di destinare in maniera definitiva la Curva Nord a beneficio dei sostenitori Clivensi. Tale nostra richiesta è motivata da una serie di fattori: in primis l'eliminazione di ogni tipo di disguido generato dall'organizzazione di gare come quella succitata, in secondo luogo l'identificazione di una tifoseria ormai presente da anni sul palcoscenico locale, nazionale e anche europeo e che tanto lustro ha dato alla nostra città. Cogliamo l'occasione di questo sentito appuntamento per segnalare a chi di dovere questa nostra esigenza che oltre da tifosi viene anche come cittadini e sportivi meritevoli degli stessi diritti di qualsiasi altra tifoseria. Quale altra realtà italiana infatti non destina l'utilizzo di un proprio settore specifico a una determinata squadra rendendo ancora più affascinanti questi incontri anche grazie alla possibilità di organizzare coreografie a beneficio di tutti gli spettatori? Oltremodo ci sentiamo di sottolineare che non essendo il Bentegodi uno stadio di proprietà di alcuno è giusto concedere a tutti la stessa considerazione. Per chi non fosse a conoscenza di quanto accaduto ecco allora cosa è successo per la vendita dei biglietti del derby. La società Hellas Verona incaricata della prevendita dei tagliandi ha modificato in corsa, dopo l'intervento dapprima dell'A.C. ChievoVerona e quindi del G.O.S. , le modalità di acquisto dei biglietti del settore ospiti riservando ai tifosi del Chievo tutto il settore Nord. Tutto questo si sarebbe potuto evitare se la tifoseria del Chievo avesse già la propria CURVA. Vogliamo anche sottolineare come ci sia stato impedito con questa vendita discriminatoria e con la burocrazia di organizzare una coreografia degna di un derby ed è per questo che invitiamo perciò ogni clivense che seguirà il derby in curva ad essere ognuno un pezzo della nostra coreografia portando con se bandiere sciarpe e tutto ciò che può servire a colorare la nostra curva... Siamo consapevoli che queste problematiche potrebbero disincentivare alcuni di noi a non essere presenti ma siamo anche convinti che sono situazioni come queste dove bisogna compattarsi e esserci al fianco del nostro Chievo...

CHI AMA LA MAGLIA NON TROVA SCUSE

Sicuri della vostra partecipazione ed entusiasmo ci prepariamo a vivere dopo 11 anni di attesa il confronto che tanto abbiamo aspettato....

NORTH SIDE ORGOGLIO CLIVENSE SINCE 1994 "

NOCERINA: 15 ultras arrestati per gli scontri con il Perugia

Per gli incidenti avvenuti lo scorso 30 agosto, nell'anticipo della prima giornata di campionato di Lega Pro Nocerina-Perugia, quindici tifosi ultra' della Nocerina Calcio sono stati arrestati all'alba dagli agenti della Digos della Questura di Salerno. Sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e danneggiamento.
 Per 11 degli arrestati il gip del tribunale di Nocera Inferiore ha disposto gli arresti domiciliari, gli altri 4 sono stati condotti in carcere Gli scontri tra opposte tifoserie avvennero dinanzi allo stadio San Francesco. Otto rappresentanti delle forze dell'ordine, tra polizia e carabinieri, rimasero feriti. Il 30 agosto, si legge nella nota della Questura di Salerno, "nel tentativo di aggredire 30 tifosi del Perugia" gli ultra' arrestati "si scontrarono con le forze di Polizia e in un contesto di vera e propria guerriglia posero in essere comportamenti teppistici con lancio di mazze, pietre, petardi, bombe carta e altri corpi contundenti nei confronti di personale del Commissariato di Nocera Inferiore e del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Napoli".

mercoledì 20 novembre 2013

Rinviata Nocerina-Lecce per motivi di ordine pubblico

Il prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, ha rinviato a data da destinarsi Nocerina-Lecce, gara del campionato di Prima divisione di Lega Pro in programma domenica prossima allo stadio San Francesco, per motivi di ordine pubblico. Per gli stessi motivi ha ordinato che si giochi fuori Campania il derby Paganese-Nocerina del primo dicembre.
La Nocerina, dunque, non tornerà sul terreno di gioco di casa domenica prossima, dopo il derby-farsa di Salerno dello scorso 10 novembre. La decisione di rinviare a data da destinarsi Nocerina-Lecce, si legge in una nota, è stata presa dal prefetto "in conformità con la determinazione adottato dal Comitato di Analisi per la Sicurezza di Manifestazioni Sportive", per "urgenti e gravi necessità pubbliche". La nuova data di Nocerina-Lecce sarà determinata in sede di Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive, previe intese con la Lega Pro.
Con ulteriore provvedimento, conformemente alla stessa determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, il prefetto ha disposto il divieto di svolgimento nella provincia di Salerno della partita "Paganese - Nocerina", programmata il 1 dicembre nello Stadio "M. Torre" di Pagani.
La decisione è stata presa dopo aver sentito il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, integrato per la circostanza dai rappresentanti del dipartimento per gli Affari Regionali, Ambientali e Sport della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Coni e dal sindaco di Nocera Inferiore.