DUE FERITI - Il bilancio degli scontri del dopo gara è di due feriti tra i poliziotti: uno è il dirigente del servizio di ordine pubblico, colpito a un braccio da una bottigliata, e un altro è un agente del Reparto Mobile di Padova, anch'egli colpito dal lancio di sassi e altri oggetti.
sabato 30 novembre 2013
Juve-Copenaghen, arrestati due tifosi bianconeri
Due tifosi della Juventus, di 19 e 36 anni, sono stati arrestati dalla polizia per avere partecipato a una rissa dopo la partita di Champions League con il Copenaghen. Entrambi erano già destinatari di Daspo, il divieto di accesso agli impianti sportivi, per precedenti episodi di violenza. Sono stati immortalati dalle telecamere di sorveglianza dello Juventus Stadium mentre fuggivano dopo la rissa.
Scontri e tafferugli sulla statale dopo la sfida Empoli-Brescia. Almeno due tifosi lombardi fermati dalla polizia
La storia si ripete. Era l’estate 2009 e dopo Empoli – Brescia di play off ci furono dei tafferugli dietro la Maratona al termine del match di andata terminato 1-1: vennero a contatti i tifosi azzurri e quelli delle Rondinelle.
Storia vecchia. Ma stasera, venerdì 29 novembre, dopo il match della 16 giornata di campionato di Serie B, anticipo serale, qualcosa di simile è avvenuto.
Notizie ufficiali al momento ancora non ci sono, pare però che almeno un paio di tifosi del Brescia siano stati fermati dalla polizia dopo che a un semaforo si sono verificati tafferugli e scontri fra un gruppetto di tifosi.
Il fatto sarebbe avvenuto all’incrocio tra viale Petrarca e via Masini, una ventina di minuti dopo la fine dell’incontro: la dinamica dell’episodio è tutta da decifrare.
Storia vecchia. Ma stasera, venerdì 29 novembre, dopo il match della 16 giornata di campionato di Serie B, anticipo serale, qualcosa di simile è avvenuto.
Notizie ufficiali al momento ancora non ci sono, pare però che almeno un paio di tifosi del Brescia siano stati fermati dalla polizia dopo che a un semaforo si sono verificati tafferugli e scontri fra un gruppetto di tifosi.
Il fatto sarebbe avvenuto all’incrocio tra viale Petrarca e via Masini, una ventina di minuti dopo la fine dell’incontro: la dinamica dell’episodio è tutta da decifrare.
venerdì 29 novembre 2013
Genoa-Siena: condannati quattro tifosi
Il Tribunale ha condannato quattro ultrà genoani che, nell'aprile 2012, pretesero le maglie dei giocatori rossoblù durante la partita contro il Siena. Un tifoso è stato condannato a 2 anni e 10 mesi, gli altri a 2 anni e 2 mesi, per violazione della legge sulla sicurezza negli stadi e violenza privata. Tutti e 4 sono stati assolti dall'accusa di lesioni e resistenza. Il pm aveva chiesto 3 anni e 6 mesi.
Gli ultrà, secondo la ricostruzione effettuata dal pm Mazzeo, 'sfondarono' il cordone degli steward e, attraverso il cancello che delimitava la gradinata dal settore dei 'distinti' invasero quel settore per poter arrivare al tunnel attraverso il quale i giocatori accedevano agli spogliatoi.
La violenza privata, per cui sono stati condannati i quattro ultrà del Genoa, secondo l'accusa era stata esercitata nei confronti dei giocatori che furono costretti a togliersi la maglia. Per tutti i legali degli imputati, le pene comminate sono eccessive rispetto ai fatti e si riservano di leggere le motivazioni della sentenza per un quasi certo appello. "Riteniamo che non ci fosse stata violenza nei confronti dei calciatori - ha detto l'avvocato Paltrinieri - nè nei fatti nè nel contorno. Tutti i calciatori, inoltre, nel processo hanno riferito di non essersi sentiti minacciati. Vedremo le motivazioni dei giudici che saranno pubblicate entro 90 giorni".
Gli ultrà, secondo la ricostruzione effettuata dal pm Mazzeo, 'sfondarono' il cordone degli steward e, attraverso il cancello che delimitava la gradinata dal settore dei 'distinti' invasero quel settore per poter arrivare al tunnel attraverso il quale i giocatori accedevano agli spogliatoi.
La violenza privata, per cui sono stati condannati i quattro ultrà del Genoa, secondo l'accusa era stata esercitata nei confronti dei giocatori che furono costretti a togliersi la maglia. Per tutti i legali degli imputati, le pene comminate sono eccessive rispetto ai fatti e si riservano di leggere le motivazioni della sentenza per un quasi certo appello. "Riteniamo che non ci fosse stata violenza nei confronti dei calciatori - ha detto l'avvocato Paltrinieri - nè nei fatti nè nel contorno. Tutti i calciatori, inoltre, nel processo hanno riferito di non essersi sentiti minacciati. Vedremo le motivazioni dei giudici che saranno pubblicate entro 90 giorni".
Disordini Verona-Milan scattano altri 24 Daspo
VERONA. Per gli incidenti della prima di campionato di calcio tra Hellas Verona e Milan la Digos scaligera ha chiuso una vasta operazione per risalire ai responsabili. L’operazione ha visto coinvolte, con una serie di perquisizioni e riscontri grazie alla video sorveglianza, almeno 24 persone. Gli agenti hanno operato a Verona e provincia, a Milano, a Trento, a Prato, a Novara e nelle province di Bolzano, Modena, Bari, Savona, Bergamo, Como e Roma. Sulla base delle immagini registrate dal sistema di video-sorveglianza la Digos scaligera, in stretta collaborazione con quella di Milano, ha riconosciuto tra i responsabili degli scontri 24 soggetti (di cui 15 fra gli ultras dell’Hellas-Verona e 9 tra quelli milanisti) che all’alba hanno hanno visto le loro abitazioni perquisite sulla scorta di un’ordinanza del Pm di Verona dott.ssa Valeria Ardito.
I 24 perquisiti si aggiungono ad altri 6 ultras (quattro milanisti, due veronesi) i quali, nell’immediatezza della gara, sono stati arrestati o denunciati in stato di libertà per aver commesso analoghi reati. Come già accaduto per i primi ultras individuati, per i nuovi indagati il Questore di Verona Danilo Gagliardi ha emesso il Daspo, ovvero il provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.
Hanno tra i 17 ed i 50 anni gli ultras perquisiti. Quindici sono ultras dell’Hellas, tra cui undici vivono in Verona e provincia, uno a Trento, uno a Laives (Bolzano), uno a Carpi (Modena) ed uno a Prato, per altro meglio conosciuto come frequentatore della curva «Fiesole» a Firenze in virtù di un consolidato gemellaggio che lega le compagini ultrà veronesi a quelle fiorentine.
Ben 9 di questi erano finora incensurati, caratteristica giudiziaria che ha reso ancora più complesse le attività investigative avviate dalla Digos scaligera per addivenire alla loro esatta identificazione. Gli altri 6 hanno precedenti per «reati da stadio», qualcuno era già stato denunciato per discriminazione razziale, qualcun altro per reati in materia di stupefacenti. Tre di loro sono altresì conosciuti per la loro militanza nelle locali formazioni della destra radicale. A casa di uno dei veronesi perquisiti sono stati rinvenuti un tirapugni in metallo ed una mazza in legno su cui era dipinta l’effige di Benito Mussolini.
Tra i 9 ultras milanisti solo un paio di loro abitano nella città meneghina (ma uno proviene da Andria, dove risiede anagraficamente con moglie e figli), mentre gli altri abitano a Novara, Monza, in provincia di Savona, Bergamo, Como e Roma. Solo tre milanisti erano privi di pregiudizi penali, mentre gli altri erano già stati oggetto di specifici provvedimenti comminati per reati commessi in occasione di competizioni calcistiche. Tra costoro, altresì, due risultano pregiudicati a vario titolo per reati comuni contro la persona e contro il patrimonio (rapina e contrabbando).
I 24 perquisiti si aggiungono ad altri 6 ultras (quattro milanisti, due veronesi) i quali, nell’immediatezza della gara, sono stati arrestati o denunciati in stato di libertà per aver commesso analoghi reati. Come già accaduto per i primi ultras individuati, per i nuovi indagati il Questore di Verona Danilo Gagliardi ha emesso il Daspo, ovvero il provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.
Hanno tra i 17 ed i 50 anni gli ultras perquisiti. Quindici sono ultras dell’Hellas, tra cui undici vivono in Verona e provincia, uno a Trento, uno a Laives (Bolzano), uno a Carpi (Modena) ed uno a Prato, per altro meglio conosciuto come frequentatore della curva «Fiesole» a Firenze in virtù di un consolidato gemellaggio che lega le compagini ultrà veronesi a quelle fiorentine.
Ben 9 di questi erano finora incensurati, caratteristica giudiziaria che ha reso ancora più complesse le attività investigative avviate dalla Digos scaligera per addivenire alla loro esatta identificazione. Gli altri 6 hanno precedenti per «reati da stadio», qualcuno era già stato denunciato per discriminazione razziale, qualcun altro per reati in materia di stupefacenti. Tre di loro sono altresì conosciuti per la loro militanza nelle locali formazioni della destra radicale. A casa di uno dei veronesi perquisiti sono stati rinvenuti un tirapugni in metallo ed una mazza in legno su cui era dipinta l’effige di Benito Mussolini.
Tra i 9 ultras milanisti solo un paio di loro abitano nella città meneghina (ma uno proviene da Andria, dove risiede anagraficamente con moglie e figli), mentre gli altri abitano a Novara, Monza, in provincia di Savona, Bergamo, Como e Roma. Solo tre milanisti erano privi di pregiudizi penali, mentre gli altri erano già stati oggetto di specifici provvedimenti comminati per reati commessi in occasione di competizioni calcistiche. Tra costoro, altresì, due risultano pregiudicati a vario titolo per reati comuni contro la persona e contro il patrimonio (rapina e contrabbando).
giovedì 28 novembre 2013
Lazio, scontri anche a Varsavia: fermati 120 tifosi
Sono 120, secondo fonti della polizia polacca, i tifosi della
Lazio fermati a Varsavia dove è in programma
la gara con il Legia. Intorno alle 16, in via Ulica
Marszalkowska (pieno centro città) i supporter laziali hanno iniziato un lancio
di pietre e bottiglie contro le forze dell'ordine. Sono stati quindi circondati
dagli agenti in tenuta antisommossa. Per il momento non si parla di arresti, ma
solo di fermi necessari a procedere all'identificazione.
Un portavoce delle forze dell'ordine ha reso noto che gli agenti di scorta ai tifosi italiani diretti allo stadio sono stati bersagliati da un lancio di pietre, senza dare altri particolari. Un corrispondente della France Presse ha visto i tifosi circondati da un gran numero di agenti in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli, scesi da una trentina di veicoli. Alcuni sono stati bloccati a terra. Appena appreso del fermo di decine di tifosi della Lazio, l'ambasciata italiana a Varsavia si è immediatamente attivata, mettendosi in contatto con le autorità locali e monitorando la situazione.
Un portavoce delle forze dell'ordine ha reso noto che gli agenti di scorta ai tifosi italiani diretti allo stadio sono stati bersagliati da un lancio di pietre, senza dare altri particolari. Un corrispondente della France Presse ha visto i tifosi circondati da un gran numero di agenti in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli, scesi da una trentina di veicoli. Alcuni sono stati bloccati a terra. Appena appreso del fermo di decine di tifosi della Lazio, l'ambasciata italiana a Varsavia si è immediatamente attivata, mettendosi in contatto con le autorità locali e monitorando la situazione.
Nella notte, sempre a Varsavia, si erano verificati altri scontri, dopo
quelli della partita d'andata all'Olimpico, con le due tifoserie venute a
contatto verso le 5 nei pressi di un hotel del centro. Alla fine sono stati
fermati 17 tifosi della Lazio, portati davanti al giudice per
essere poi processati per direttissima ed espulsi.
Da:www.sportmediaset
Da:www.sportmediaset
Altri diciannove Daspo per i tifosi bresciani dopo Spezia-Brescia del 12 ottobre.
Sale a ventinove il numero dei tifosi bresciani colpiti dal provvedimento Daspo, in occasione della partita con lo Spezia Calcio del 12 ottobre. All'epoca dei fatti un pullman di tifosi era stato intercettato dalla Polizia in un'area di servizio nelle vicinanze di Sarzana, ed era chiara l'intenzione dei viaggiatori di raggiungere l'"Alberto Picco" sprovvisti di tessera del tifoso o biglietto d'ingresso. Inoltre i loro atteggiamento era inequivocabile, perché avevano dichiarato di essere diretti verso la Spezia in vista della partita.
La polizia li aveva fermati e da quel giorno sono partiti i provvedimenti. I primi ad essere colpiti dal provvedimento sono stati dieci tifosi, che avevano rimediato un anno di Daspo. In questi giorni, sono arrivati altri 19 provvedimenti che vanno da uno a tre anni, alcuni con l'obbligo di firma in commissariato o in caserma, in base ai precedenti dei tifosi interessati. All'appello per l'esecuzione dei provvedimenti mancano ancora quattro persone. Di quel pullman, soltanto tre persone erano in possesso della 'tessera del tifoso' e che quindi non saranno soggette al Daspo.
Fonte: Cittadellaspezia.com
La polizia li aveva fermati e da quel giorno sono partiti i provvedimenti. I primi ad essere colpiti dal provvedimento sono stati dieci tifosi, che avevano rimediato un anno di Daspo. In questi giorni, sono arrivati altri 19 provvedimenti che vanno da uno a tre anni, alcuni con l'obbligo di firma in commissariato o in caserma, in base ai precedenti dei tifosi interessati. All'appello per l'esecuzione dei provvedimenti mancano ancora quattro persone. Di quel pullman, soltanto tre persone erano in possesso della 'tessera del tifoso' e che quindi non saranno soggette al Daspo.
Fonte: Cittadellaspezia.com
mercoledì 27 novembre 2013
Juve-Copenaghen: accoltellato a Torino un tifoso danese
Momenti di tensione questa mattina a Torino. Secondo quanto riporta il
quotidiano danese Exstrabladet, quattro tifosi del
Copenaghen sarebbero stati aggrediti vicino al loro albergo
dove stavano facendo colazione. Uno di loro, Kristoffer Østergaard, avrebbe
ricevuto una coltellata, come testimonia la foto postata dallo stesso
Kristoffer. L'uomo ha deciso di non sporgere denuncia ed è intenzionato ad
andare ad assistere al match di Champions con la
Juve.
Il tifoso era in compagnia della compagna (sarebbe rimasta ferita anche lei), e di un' altra coppia, che ha deciso di fare ritorno in Danimarca: ""Eravamo in quattro, tutti tifosi del Fck Copenaghen. Mentre mangiavamo siamo stati assaliti da cinque-sei italiani tifosi con coltelli, pugni e calci".
Il tifoso era in compagnia della compagna (sarebbe rimasta ferita anche lei), e di un' altra coppia, che ha deciso di fare ritorno in Danimarca: ""Eravamo in quattro, tutti tifosi del Fck Copenaghen. Mentre mangiavamo siamo stati assaliti da cinque-sei italiani tifosi con coltelli, pugni e calci".
Kristoffer e la fidanzata hanno deciso di rimanere a Torino dove assisteranno
alla partita tra Juve e Copneaghen. Non hanno alcuna intenzione di andare dalle
forze dell'ordine o di farsi medicare all'ospedale: "Non abbiamo idea di quello
che potrebbe accadere e quanto potrebbe aiutare andare a denunciare l'accaduto
alla polizia. E non voglio neanche restare in una sala d'aspetto di un pronto
soccorso tutto il giorno, so quanto possono essere lente".
Crotone - Avellino: denunciati due tifosi crotonesi
Due tifosi del Crotone calcio sono stati denunciati dalla Polizia. Gli agenti della Digos e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica hanno individuato e denunciato X 21 anni, per aver lanciato dei petardi sugli spalti, nel corso della gara "Crotone - Avellino", disputatasi sabato scorso. Nel corso dei servizi predisposti dal Questore Luigi Botte per evitare scontri fra le opposte tifoserie, inoltre, sempre personale della Digos, nei pressi del Piazzale Milone, ha sorpreso un gruppo di giovani tifosi del Crotone, uno dei quali trovato in possesso di pietre pronte per essere lanciate all'indirizzo degli autobus dei tifosi irpini, che da lì a poco sarebbero transitati durante l'uscita dallo stadio. Il tifoso, X 26 anni, è stato denunciato. Per entrambi i tifosi saranno avviate le procedure per l'emissione del Daspo.
martedì 26 novembre 2013
Perugia- Ascoli, tafferugli tra tifosi all'uscita dello stadio Arrestato un tifoso bianconero
Perugia, 24 novembre 2013 - Tafferugli alla fine del match tra Perugia e Ascoli. I tifosi delle due squadre hanno cercato il contatto, all'uscita dello stadio Curi, al termine della gara di Prima divisione finita 3-2 per gli umbri. Le forze di polizia sono riuscite a contenere i facinorosi.
Si è appreso successivamente che un tifoso dell’Ascoli, di 22 anni, e’ stato arrestato, mentre un funzionario di polizia della questura di Perugia, impegnato nel servizio di ordine pubblico, e’ rimasto contuso ed e’ stato refertato all’ospedale. La prognosi di guarigione e’ di sette giorni. Feriti lievemente da lancio di pietre e di oggetti altri sei poliziotti. I lanci di pietre e di sassi da parte dei tifosi perugini hanno anche danneggiato alcuni dei pullman scortati dalla polizia, a bordo dei quali i tifosi ospiti stavano lasciano il capoluogo umbro.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti , dopo una gara tranquilla sotto il profilo dell’ordine pubblico, anche se segnata dagli sfotto’ da parte di entrambe le tifoserie, al momento del deflusso, all’esterno dello stadio, i tifosi del Perugia hanno tentato di venire a contatto con gli ospiti, ma i due gruppi - una sessantina di persone in tutto - sono stati fermati dal personale di polizia gia’ inquadrato sul posto, anche con il lancio di alcuni lacrimogeni. Piccoli contatti si sono avuti fra singole persone, senza gravi conseguenze.
In questa fase il giovane tifoso ascolano avrebbe colpito il funzionario di polizia, con un manganello telescopico in metallo ed e’ stato arrestato. Allo stesso giovane - si e’ appreso - era stato impedito precedentemente dal personale della Digos (fra cui, sembra, lo stesso poliziotto ferito) di portare all’interno dello stadio una bandiera.
Successivamente i marchigiani, che tentavano di reagire, sono stati fatti salire sugli autobus. Mentre i bus si allontanavano dal capoluogo umbro, allo svincolo dell’autostrada, un altro gruppo di tifosi perugini, composto da un centinaio di persone, ha lanciato pietre e sassi contro gli stessi mezzi, danneggiandoli
DA:www.ilrestodelcarlino.it
Si è appreso successivamente che un tifoso dell’Ascoli, di 22 anni, e’ stato arrestato, mentre un funzionario di polizia della questura di Perugia, impegnato nel servizio di ordine pubblico, e’ rimasto contuso ed e’ stato refertato all’ospedale. La prognosi di guarigione e’ di sette giorni. Feriti lievemente da lancio di pietre e di oggetti altri sei poliziotti. I lanci di pietre e di sassi da parte dei tifosi perugini hanno anche danneggiato alcuni dei pullman scortati dalla polizia, a bordo dei quali i tifosi ospiti stavano lasciano il capoluogo umbro.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti , dopo una gara tranquilla sotto il profilo dell’ordine pubblico, anche se segnata dagli sfotto’ da parte di entrambe le tifoserie, al momento del deflusso, all’esterno dello stadio, i tifosi del Perugia hanno tentato di venire a contatto con gli ospiti, ma i due gruppi - una sessantina di persone in tutto - sono stati fermati dal personale di polizia gia’ inquadrato sul posto, anche con il lancio di alcuni lacrimogeni. Piccoli contatti si sono avuti fra singole persone, senza gravi conseguenze.
In questa fase il giovane tifoso ascolano avrebbe colpito il funzionario di polizia, con un manganello telescopico in metallo ed e’ stato arrestato. Allo stesso giovane - si e’ appreso - era stato impedito precedentemente dal personale della Digos (fra cui, sembra, lo stesso poliziotto ferito) di portare all’interno dello stadio una bandiera.
Successivamente i marchigiani, che tentavano di reagire, sono stati fatti salire sugli autobus. Mentre i bus si allontanavano dal capoluogo umbro, allo svincolo dell’autostrada, un altro gruppo di tifosi perugini, composto da un centinaio di persone, ha lanciato pietre e sassi contro gli stessi mezzi, danneggiandoli
DA:www.ilrestodelcarlino.it
lunedì 25 novembre 2013
St.Etienne, tifosi espulsi dallo stadio del Nizza per disordini
Circa 200 tifosi del Saint Etienne sono stati evacuati dallo stadio di Nizza, dopo aver smantellato i sedili del settore ospiti, per poi lanciarli contro le tribune limitrofe.
La polizia, è stata costretta a creare un cordone di sicurezza prima di portare fuori i tifosi. Gli episodi di violenza sono avvenuti un'ora prima del fischio di inizio della partita. Secondo alcune fonti non confermate, i tifosi del Nizza, avrebbero lanciato pietre contro l'autobus dei tifosi del Saint Etienne all'arrivo allo stadio. Per dovere di cronaca, l'incontro valido per la 14esima giornata del torneoLigue 1, è stato vinto proprio dal Saint Etienne che ha battuto il Nice 0-1
La polizia, è stata costretta a creare un cordone di sicurezza prima di portare fuori i tifosi. Gli episodi di violenza sono avvenuti un'ora prima del fischio di inizio della partita. Secondo alcune fonti non confermate, i tifosi del Nizza, avrebbero lanciato pietre contro l'autobus dei tifosi del Saint Etienne all'arrivo allo stadio. Per dovere di cronaca, l'incontro valido per la 14esima giornata del torneoLigue 1, è stato vinto proprio dal Saint Etienne che ha battuto il Nice 0-1
Bologna - Inter, scontri post partita: feriti 2 poliziotti
BOLOGNA INTER SCONTRI POLIZIA - La gara di ieri sera tra Bologna ed Inter disputata al Renato Dall'Ara di Bologna e valida per la tredicesima giornata di Serie A ha portato con sé qualche strascico a livello di ordine pubblico. All'esterno dell'impianto bolognese, subito dopo la fine della partita (chiusasi con un pareggio per uno a uno) sono entrati in contatto i tifosi dell'Inter e alcuni agenti di polizia.
COMUNICATO CURVA SUD NOCERA
Prendiamo atto delle scioccanti parole di Pavarese, che ha parlato di minacce di morte nel pre-gara di Salernitana-Nocerina. Nulla di più falso!
Dopo tanto silenzio diciamo basta a questo massacro che stiamo subendo da settimane, una vera e propria caccia allo scoop e “sfilate organizzate” con tanto di televisioni, come dei veri e propri criminali… tra l’altro ragazzi... già “daspati” due mesi fa e ripresi solo per far notizia.
La nostra unica colpa è quella di amare il calcio, quello vero, quello fatto di stadi pieni. Ci dichiariamo colpevoli di aver chiesto un gesto solidale a squadra e società e ribadito che il calcio è della gente. Ed in questo caso la gente di Nocera aveva tutto il diritto di partecipare alla trasferta di Salerno.
Purtroppo viviamo in una società dove esprimere il proprio pensiero è proibito, in un calcio dove il “dio denaro” e i giochi di potere la fanno da padroni sulla passione della gente, che è l’unica parte sana di questo calcio malato.
Tornando alle dichiarazioni di Pavarese, le smentiamo categoricamente, condannando le pesanti accuse diffamatorie e prive di fondamento. L’incontro con la squadra, infatti, si è svolto sotto l’occhio vigile e attendo delle forze dell’ordine, che sarebbero di sicuro intervenute in caso di minacce.
Pertanto, a seguito di queste affermazioni, la Curva Sud comunica l’abbandono dello stadio fin quando questa società sarà in carica.
Non possiamo accettare una società che per i propri fini è disposta ad infangare una tifoseria e un intero popolo che ha sempre mostrato sostegno e passione verso questi colori. Invitiamo l’intero popolo nocerino a disertare lo stadio, tutti insieme gridiamo “Vergogna” a questa società!
Consapevoli di essere gli unici a pagare e prossimi protagonisti di “sfilate televisive”, ci difenderemo a testa alta nel nome di Nocera…
Fino alla fine… Nocerino e me ne vanto!
Curva Sud NoceraVisualizza altro
Dopo tanto silenzio diciamo basta a questo massacro che stiamo subendo da settimane, una vera e propria caccia allo scoop e “sfilate organizzate” con tanto di televisioni, come dei veri e propri criminali… tra l’altro ragazzi... già “daspati” due mesi fa e ripresi solo per far notizia.
La nostra unica colpa è quella di amare il calcio, quello vero, quello fatto di stadi pieni. Ci dichiariamo colpevoli di aver chiesto un gesto solidale a squadra e società e ribadito che il calcio è della gente. Ed in questo caso la gente di Nocera aveva tutto il diritto di partecipare alla trasferta di Salerno.
Purtroppo viviamo in una società dove esprimere il proprio pensiero è proibito, in un calcio dove il “dio denaro” e i giochi di potere la fanno da padroni sulla passione della gente, che è l’unica parte sana di questo calcio malato.
Tornando alle dichiarazioni di Pavarese, le smentiamo categoricamente, condannando le pesanti accuse diffamatorie e prive di fondamento. L’incontro con la squadra, infatti, si è svolto sotto l’occhio vigile e attendo delle forze dell’ordine, che sarebbero di sicuro intervenute in caso di minacce.
Pertanto, a seguito di queste affermazioni, la Curva Sud comunica l’abbandono dello stadio fin quando questa società sarà in carica.
Non possiamo accettare una società che per i propri fini è disposta ad infangare una tifoseria e un intero popolo che ha sempre mostrato sostegno e passione verso questi colori. Invitiamo l’intero popolo nocerino a disertare lo stadio, tutti insieme gridiamo “Vergogna” a questa società!
Consapevoli di essere gli unici a pagare e prossimi protagonisti di “sfilate televisive”, ci difenderemo a testa alta nel nome di Nocera…
Fino alla fine… Nocerino e me ne vanto!
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sabato 23 novembre 2013
Pisa: Importante Comunicato della Curva Nord 'Maurizio Alberti'
Partiamo riportando il comunicato che abbiamo fatto a suo tempo dopo Pisa-Pontedera:
“Dall'inizio del campionato all’entrata della curva nord accadono gravi episodi che stanno esasperando gli animi di tutti. Le lunghe code all’entrata dovute ad un'organizzazione ridicola, dove ciascuna persona deve passare una alla volta da una pericolosa strettoia, schiacciata dalle inferriate e dagli steward, sono ormai inaccettabili e intollerabili e stanno causando nervosismo e disagio a tutti i tifosi di curva. Quale sia la causa a noi non interessa, non ci importa sapere di chi sia la colpa, ma questa situazione deve essere risolta immediatamente.
Il sistema di entrata deve essere assolutamente rivisto: togliere quelle pericolose strettoie, eliminare quegli steward che si sentono eroi per una domenica, rendere tutti i tornelli funzionanti e, magari, realizzare altre entrate dato che è palese che quelle esistenti non bastano! E se accade che i tornelli non funzionano e le file sono interminabili, non è accettabile far entrare le persone a partita iniziata come nelle precedenti partite, ma si devono aprire i cancelli dopo il primo prefiltraggio, altrimenti si rischia che qualcuno si faccia del male in quel pigia pigia, dove spesso rimangono pressati anche bambini. Ogni domenica siamo noi a metterci la faccia e darci da fare per evitare che bimbi e signore si facciano del male pigiati in quelle strette inferriate, destinando un tornello solo per loro. E poi questa nuova gestione di steward formato sceriffi deve finire. Chiedetevi come mai con la gestione dello scorso anno non ci sono mai stati di questi problemi, e invece quest’anno su tre partite in casa per tre volte ci sono stati caos e disagi all’entrata. Tutto questo siamo andati a dirlo a Battini a fine partita, trovando anche difficoltà a parlare col presidente. Questa situazione sta stancando, sta esasperando gli animi e deve essere risolta subito. Anche il problema dell’acqua in curva nord, seppur minore rispetto ai disagi dell’entrata, deve trovare una soluzione una volta per tutte. Disagi di questo genere allontanano la gente dallo stadio, il presidente e tutti gli organi preposti devono capirlo, smettendo di fare da scarica barile dandosi la colpa l'un l’altro: NON CI IMPORTA DI CHI È LA COLPA, L'IMPORTANTE È RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE VERGOGNOSA.”
Dopo il nostro intervento tutti si sono riempiti la bocca di belle parole, facendo riunioni straordinarie, dichiarando espressamente che lo Stadio non era a norma, sono stati lanciati ultimatum per risolvere questa situazione, c’è stato addirittura il rischio di giocare in campo neutro se le cose non cambiavano. Tutto questo SOLO dopo il nostro intervento perché appunto: lo Stadio non era a norma e la situazione rischiava di degenerare. Ebbene, dopo riunioni e belle parole, tutti si sono riseduti nelle loro comode poltrone e chi ha avuto la forza e la voglia di metterci la faccia e far emergere questa situazione, cioè noi, è stato ancora una volta beffato e punito con diffide e denunce. Sono ormai arrivate a dieci le diffide, con relativa denuncia, che hanno colpito esponenti dei gruppi della Nord. Dopo il DANNO la BEFFA!! Non è facile per noi, già colpiti negli anni dalle diffide più grottesche, accettare in silenzio questo ennesimo sgambetto alla tifoseria organizzata della Nord. Sembra proprio che ogni minimo episodio sia occasione per colpire nuovamente il cuore della tifoseria. Tantissime furono le lettere e le dichiarazioni di solidarietà espresse dalla gente dopo gli episodi di Pisa-Pontedera, tantissimi ci ringraziarono per aver evitato il peggio all’entrata: chiediamo ora a queste persone di farsi sentire, di unirsi al coro che dice NO a questo scempio.
I GRUPPI ORGANIZZATI DELLA CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI
“Dall'inizio del campionato all’entrata della curva nord accadono gravi episodi che stanno esasperando gli animi di tutti. Le lunghe code all’entrata dovute ad un'organizzazione ridicola, dove ciascuna persona deve passare una alla volta da una pericolosa strettoia, schiacciata dalle inferriate e dagli steward, sono ormai inaccettabili e intollerabili e stanno causando nervosismo e disagio a tutti i tifosi di curva. Quale sia la causa a noi non interessa, non ci importa sapere di chi sia la colpa, ma questa situazione deve essere risolta immediatamente.
Il sistema di entrata deve essere assolutamente rivisto: togliere quelle pericolose strettoie, eliminare quegli steward che si sentono eroi per una domenica, rendere tutti i tornelli funzionanti e, magari, realizzare altre entrate dato che è palese che quelle esistenti non bastano! E se accade che i tornelli non funzionano e le file sono interminabili, non è accettabile far entrare le persone a partita iniziata come nelle precedenti partite, ma si devono aprire i cancelli dopo il primo prefiltraggio, altrimenti si rischia che qualcuno si faccia del male in quel pigia pigia, dove spesso rimangono pressati anche bambini. Ogni domenica siamo noi a metterci la faccia e darci da fare per evitare che bimbi e signore si facciano del male pigiati in quelle strette inferriate, destinando un tornello solo per loro. E poi questa nuova gestione di steward formato sceriffi deve finire. Chiedetevi come mai con la gestione dello scorso anno non ci sono mai stati di questi problemi, e invece quest’anno su tre partite in casa per tre volte ci sono stati caos e disagi all’entrata. Tutto questo siamo andati a dirlo a Battini a fine partita, trovando anche difficoltà a parlare col presidente. Questa situazione sta stancando, sta esasperando gli animi e deve essere risolta subito. Anche il problema dell’acqua in curva nord, seppur minore rispetto ai disagi dell’entrata, deve trovare una soluzione una volta per tutte. Disagi di questo genere allontanano la gente dallo stadio, il presidente e tutti gli organi preposti devono capirlo, smettendo di fare da scarica barile dandosi la colpa l'un l’altro: NON CI IMPORTA DI CHI È LA COLPA, L'IMPORTANTE È RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE VERGOGNOSA.”
Dopo il nostro intervento tutti si sono riempiti la bocca di belle parole, facendo riunioni straordinarie, dichiarando espressamente che lo Stadio non era a norma, sono stati lanciati ultimatum per risolvere questa situazione, c’è stato addirittura il rischio di giocare in campo neutro se le cose non cambiavano. Tutto questo SOLO dopo il nostro intervento perché appunto: lo Stadio non era a norma e la situazione rischiava di degenerare. Ebbene, dopo riunioni e belle parole, tutti si sono riseduti nelle loro comode poltrone e chi ha avuto la forza e la voglia di metterci la faccia e far emergere questa situazione, cioè noi, è stato ancora una volta beffato e punito con diffide e denunce. Sono ormai arrivate a dieci le diffide, con relativa denuncia, che hanno colpito esponenti dei gruppi della Nord. Dopo il DANNO la BEFFA!! Non è facile per noi, già colpiti negli anni dalle diffide più grottesche, accettare in silenzio questo ennesimo sgambetto alla tifoseria organizzata della Nord. Sembra proprio che ogni minimo episodio sia occasione per colpire nuovamente il cuore della tifoseria. Tantissime furono le lettere e le dichiarazioni di solidarietà espresse dalla gente dopo gli episodi di Pisa-Pontedera, tantissimi ci ringraziarono per aver evitato il peggio all’entrata: chiediamo ora a queste persone di farsi sentire, di unirsi al coro che dice NO a questo scempio.
I GRUPPI ORGANIZZATI DELLA CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI
Termoli-Maceratese: per gli scontri tra tifosi oltre ai Daspo anche nove denunce
TERMOLI. Disposti con provvedimento del Questore di Campobasso 9 Daspo (Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive) a carico di altrettanti tifosi termolesi resisi responsabili degli incidenti verificatisi all’esterno dello Stadio Cannarsa di Termoli al termine della prima partita di campionato.
Tutti i responsabili dei tafferugli sono stati compiutamente identificati dal personale del Commissariato di PS di Termoli, avvalendosi anche dei filmati realizzati in quella circostanza dalla polizia scientifica. I fatti si riferiscono agli scontri tra le opposte tifoserie venute in contatto al termine della partita
“Termoli/Maceratese” disputatasi lo scorso 31 agosto, allorché un gruppo di tifosi termolesi, forzando i presidi delle forze dell’ ordine, si erano portati in prossimità del settore dei tifosi ospiti ormai pronti a ripartire dando luogo a lancio di sassi arrivando poi anche allo scontro fisico .
Il provvedimento, della durata di due anni, ha raggiunto 9 tifosi termolesi, e impone il divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive, sia quelle valevoli per il campionato di calcio sia di tutte le altre, oltre al divieto di sostare nei luoghi circostanti gli impianti sportivi e nelle aree di transito di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni sportive. Per quattro tifosi il divieto è stato previsto nella forma più grave ed afflittiva , ovvero prevedendo la prescrizione di presentarsi presso il Commissariato di Termoli in corrispondenza degli orari in cui si svolgono le partite di campionato del Termoli calcio.
Tutti i tifosi interessati dal Daspo sono stati altresì deferiti all’Autorità giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, per uno di loro si procede anche per le lesioni procurate in danno di due operatori delle forze di polizia impegnate quel giorno in servizio di ordine pubblico.
DA:www.termolionline.it
Tutti i responsabili dei tafferugli sono stati compiutamente identificati dal personale del Commissariato di PS di Termoli, avvalendosi anche dei filmati realizzati in quella circostanza dalla polizia scientifica. I fatti si riferiscono agli scontri tra le opposte tifoserie venute in contatto al termine della partita
“Termoli/Maceratese” disputatasi lo scorso 31 agosto, allorché un gruppo di tifosi termolesi, forzando i presidi delle forze dell’ ordine, si erano portati in prossimità del settore dei tifosi ospiti ormai pronti a ripartire dando luogo a lancio di sassi arrivando poi anche allo scontro fisico .
Il provvedimento, della durata di due anni, ha raggiunto 9 tifosi termolesi, e impone il divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive, sia quelle valevoli per il campionato di calcio sia di tutte le altre, oltre al divieto di sostare nei luoghi circostanti gli impianti sportivi e nelle aree di transito di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni sportive. Per quattro tifosi il divieto è stato previsto nella forma più grave ed afflittiva , ovvero prevedendo la prescrizione di presentarsi presso il Commissariato di Termoli in corrispondenza degli orari in cui si svolgono le partite di campionato del Termoli calcio.
Tutti i tifosi interessati dal Daspo sono stati altresì deferiti all’Autorità giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, per uno di loro si procede anche per le lesioni procurate in danno di due operatori delle forze di polizia impegnate quel giorno in servizio di ordine pubblico.
DA:www.termolionline.it
venerdì 22 novembre 2013
Chievo: Comunicato Derby
" Alla luce delle problematiche emerse dalla recente gestione dei biglietti relativi al settore ospiti riservato ai tifosi del Chievo in occasione del Derby con l'Hellas Verona ci sentiamo di esprimere alcune considerazioni riguardo una a nostro parere più corretta suddivisione degli spazi del Bentegodi. Come espresso più volte nel corso degli anni ci siamo fatti... portavoce della richiesta condivisa non solo da noi North Side 1994 (a tale proposito ricordiamo che il nome del nostro gruppo è nato proprio per identificarci nel lato nord in maniera tale di non dover occupare una curva che non ci appartiene e che per storia e tradizione è giusto che rimanga occupata dai tifosi del Verona, da qui nasce la provocazione “PRIGIONIERI DELLA SUD”) ma anche da singoli tifosi del Chievo di destinare in maniera definitiva la Curva Nord a beneficio dei sostenitori Clivensi. Tale nostra richiesta è motivata da una serie di fattori: in primis l'eliminazione di ogni tipo di disguido generato dall'organizzazione di gare come quella succitata, in secondo luogo l'identificazione di una tifoseria ormai presente da anni sul palcoscenico locale, nazionale e anche europeo e che tanto lustro ha dato alla nostra città. Cogliamo l'occasione di questo sentito appuntamento per segnalare a chi di dovere questa nostra esigenza che oltre da tifosi viene anche come cittadini e sportivi meritevoli degli stessi diritti di qualsiasi altra tifoseria. Quale altra realtà italiana infatti non destina l'utilizzo di un proprio settore specifico a una determinata squadra rendendo ancora più affascinanti questi incontri anche grazie alla possibilità di organizzare coreografie a beneficio di tutti gli spettatori? Oltremodo ci sentiamo di sottolineare che non essendo il Bentegodi uno stadio di proprietà di alcuno è giusto concedere a tutti la stessa considerazione. Per chi non fosse a conoscenza di quanto accaduto ecco allora cosa è successo per la vendita dei biglietti del derby. La società Hellas Verona incaricata della prevendita dei tagliandi ha modificato in corsa, dopo l'intervento dapprima dell'A.C. ChievoVerona e quindi del G.O.S. , le modalità di acquisto dei biglietti del settore ospiti riservando ai tifosi del Chievo tutto il settore Nord. Tutto questo si sarebbe potuto evitare se la tifoseria del Chievo avesse già la propria CURVA. Vogliamo anche sottolineare come ci sia stato impedito con questa vendita discriminatoria e con la burocrazia di organizzare una coreografia degna di un derby ed è per questo che invitiamo perciò ogni clivense che seguirà il derby in curva ad essere ognuno un pezzo della nostra coreografia portando con se bandiere sciarpe e tutto ciò che può servire a colorare la nostra curva... Siamo consapevoli che queste problematiche potrebbero disincentivare alcuni di noi a non essere presenti ma siamo anche convinti che sono situazioni come queste dove bisogna compattarsi e esserci al fianco del nostro Chievo...
CHI AMA LA MAGLIA NON TROVA SCUSE
Sicuri della vostra partecipazione ed entusiasmo ci prepariamo a vivere dopo 11 anni di attesa il confronto che tanto abbiamo aspettato....
NORTH SIDE ORGOGLIO CLIVENSE SINCE 1994 "
CHI AMA LA MAGLIA NON TROVA SCUSE
Sicuri della vostra partecipazione ed entusiasmo ci prepariamo a vivere dopo 11 anni di attesa il confronto che tanto abbiamo aspettato....
NORTH SIDE ORGOGLIO CLIVENSE SINCE 1994 "
NOCERINA: 15 ultras arrestati per gli scontri con il Perugia
Per gli incidenti avvenuti lo scorso 30 agosto, nell'anticipo della prima giornata di campionato di Lega Pro Nocerina-Perugia, quindici tifosi ultra' della Nocerina Calcio sono stati arrestati all'alba dagli agenti della Digos della Questura di Salerno. Sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e danneggiamento.
Per 11 degli arrestati il gip del tribunale di Nocera Inferiore ha disposto gli arresti domiciliari, gli altri 4 sono stati condotti in carcere Gli scontri tra opposte tifoserie avvennero dinanzi allo stadio San Francesco. Otto rappresentanti delle forze dell'ordine, tra polizia e carabinieri, rimasero feriti. Il 30 agosto, si legge nella nota della Questura di Salerno, "nel tentativo di aggredire 30 tifosi del Perugia" gli ultra' arrestati "si scontrarono con le forze di Polizia e in un contesto di vera e propria guerriglia posero in essere comportamenti teppistici con lancio di mazze, pietre, petardi, bombe carta e altri corpi contundenti nei confronti di personale del Commissariato di Nocera Inferiore e del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Napoli".
Per 11 degli arrestati il gip del tribunale di Nocera Inferiore ha disposto gli arresti domiciliari, gli altri 4 sono stati condotti in carcere Gli scontri tra opposte tifoserie avvennero dinanzi allo stadio San Francesco. Otto rappresentanti delle forze dell'ordine, tra polizia e carabinieri, rimasero feriti. Il 30 agosto, si legge nella nota della Questura di Salerno, "nel tentativo di aggredire 30 tifosi del Perugia" gli ultra' arrestati "si scontrarono con le forze di Polizia e in un contesto di vera e propria guerriglia posero in essere comportamenti teppistici con lancio di mazze, pietre, petardi, bombe carta e altri corpi contundenti nei confronti di personale del Commissariato di Nocera Inferiore e del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Napoli".
mercoledì 20 novembre 2013
Rinviata Nocerina-Lecce per motivi di ordine pubblico
Il prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, ha rinviato a data da destinarsi Nocerina-Lecce, gara del campionato di Prima divisione di Lega Pro in programma domenica prossima allo stadio San Francesco, per motivi di ordine pubblico. Per gli stessi motivi ha ordinato che si giochi fuori Campania il derby Paganese-Nocerina del primo dicembre.
La Nocerina, dunque, non tornerà sul terreno di gioco di casa domenica prossima, dopo il derby-farsa di Salerno dello scorso 10 novembre. La decisione di rinviare a data da destinarsi Nocerina-Lecce, si legge in una nota, è stata presa dal prefetto "in conformità con la determinazione adottato dal Comitato di Analisi per la Sicurezza di Manifestazioni Sportive", per "urgenti e gravi necessità pubbliche". La nuova data di Nocerina-Lecce sarà determinata in sede di Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive, previe intese con la Lega Pro.
Con ulteriore provvedimento, conformemente alla stessa determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, il prefetto ha disposto il divieto di svolgimento nella provincia di Salerno della partita "Paganese - Nocerina", programmata il 1 dicembre nello Stadio "M. Torre" di Pagani.
La decisione è stata presa dopo aver sentito il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, integrato per la circostanza dai rappresentanti del dipartimento per gli Affari Regionali, Ambientali e Sport della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Coni e dal sindaco di Nocera Inferiore.
La Nocerina, dunque, non tornerà sul terreno di gioco di casa domenica prossima, dopo il derby-farsa di Salerno dello scorso 10 novembre. La decisione di rinviare a data da destinarsi Nocerina-Lecce, si legge in una nota, è stata presa dal prefetto "in conformità con la determinazione adottato dal Comitato di Analisi per la Sicurezza di Manifestazioni Sportive", per "urgenti e gravi necessità pubbliche". La nuova data di Nocerina-Lecce sarà determinata in sede di Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive, previe intese con la Lega Pro.
Con ulteriore provvedimento, conformemente alla stessa determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, il prefetto ha disposto il divieto di svolgimento nella provincia di Salerno della partita "Paganese - Nocerina", programmata il 1 dicembre nello Stadio "M. Torre" di Pagani.
La decisione è stata presa dopo aver sentito il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, integrato per la circostanza dai rappresentanti del dipartimento per gli Affari Regionali, Ambientali e Sport della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Coni e dal sindaco di Nocera Inferiore.
Una petizione per Paolo Scaroni: «Codici identificativi sulle divise»
Quasi 90mila firme 'virtuali' raccolte su Change.org, per chiedere al ministro Alfano i codici identificativi sulle divise delle forze dell'ordine, "come nella maggioranza dei Paesi europei". Il promotore è l'ultras bresciano Paolo Scaroni
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Potrebbe interessarti: http://www.bresciatoday.it/cronaca/ultras-brescia-petizione-paolo-scaroni.html
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Nel settembre del 2005, al termine della sfida tra l’Hellas Verona e le Rondinelle, sono rimasto gravemente ferito in uno scontro tra tifosi ed agenti. Sono stato picchiato con il manganello durante una carica e poi sono rimasto molti mesi all'ospedale, due dei quali, in coma. Le mie funzioni fisiche sono state ridotte notevolmente, e nonostante la lunga riabilitazione a cui mi sottopongo da anni con molta tenacia, non avrò molti margini di miglioramento. Questo lo so quasi con certezza: l’unica cosa funzionante come prima nel mio corpo infatti è il cervello, attivo come non mai. Dopo quattro anni non ho ancora stabilito se questa sia stata una fortuna.
Comincia così la lunga lettera firmata Paolo Scaroni, l’ultras del Brescia Calcio che ora ‘paga’ un’invalidità al 100%, a seguito di un pestaggio che giuridicamente rimane presunto, perché nel gennaio scorso “il Tribunale di Verona ha assolto dall’accusa di lesioni gravissime i nove agenti della Celere di Bologna ritenuti responsabili del pestaggio”.
A seguito della sentenza proprio Paolo Scaroni aveva annunciato un amaro ricorso in appello, anche se, ha spiegato, “per quanto mi riguarda la giustizia e la verità hanno già perso”. Ora sul web una nuova petizione che comincia da lui, ma vuole andare “oltre confine”: una lettera firmata e indirizzata al ministro Angelino Alfano, e una raccolta ‘virtuale’ di firme per chiedere “codici identificativi sulle divise delle Forze dell’Ordine”.
“I poliziotti che mi hanno pestato erano tutti a volto coperto, quindi non identificabili – dice ancora Paolo – La polizia è colpevole ma il fatto che i poliziotti avessero agito a volto coperto ha portato all’impossibilità di stabilire chi ci fosse dietro quel passamontagna. Le responsabilità della polizia sono accertate: ma non ci sono colpevoli, non possono esserci”.
La sua perenne amarezza si ripete nelle parole, quando dice “ho perso il lavoro e la mia ragazza, ma pure la mia libertà”. E ora chiede un’altra forma di giustizia, come “nella maggior parte dei Paesi europei”: divise provviste di codici identificativi così che “ogni agente possa essere identificato da parte della Magistratura, nel caso in cui si rendesse reo di condotte penalmente rilevanti, come nel mio caso”.
DA:http://www.bresciatoday.it
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Nel settembre del 2005, al termine della sfida tra l’Hellas Verona e le Rondinelle, sono rimasto gravemente ferito in uno scontro tra tifosi ed agenti. Sono stato picchiato con il manganello durante una carica e poi sono rimasto molti mesi all'ospedale, due dei quali, in coma. Le mie funzioni fisiche sono state ridotte notevolmente, e nonostante la lunga riabilitazione a cui mi sottopongo da anni con molta tenacia, non avrò molti margini di miglioramento. Questo lo so quasi con certezza: l’unica cosa funzionante come prima nel mio corpo infatti è il cervello, attivo come non mai. Dopo quattro anni non ho ancora stabilito se questa sia stata una fortuna.
Comincia così la lunga lettera firmata Paolo Scaroni, l’ultras del Brescia Calcio che ora ‘paga’ un’invalidità al 100%, a seguito di un pestaggio che giuridicamente rimane presunto, perché nel gennaio scorso “il Tribunale di Verona ha assolto dall’accusa di lesioni gravissime i nove agenti della Celere di Bologna ritenuti responsabili del pestaggio”.
A seguito della sentenza proprio Paolo Scaroni aveva annunciato un amaro ricorso in appello, anche se, ha spiegato, “per quanto mi riguarda la giustizia e la verità hanno già perso”. Ora sul web una nuova petizione che comincia da lui, ma vuole andare “oltre confine”: una lettera firmata e indirizzata al ministro Angelino Alfano, e una raccolta ‘virtuale’ di firme per chiedere “codici identificativi sulle divise delle Forze dell’Ordine”.
“I poliziotti che mi hanno pestato erano tutti a volto coperto, quindi non identificabili – dice ancora Paolo – La polizia è colpevole ma il fatto che i poliziotti avessero agito a volto coperto ha portato all’impossibilità di stabilire chi ci fosse dietro quel passamontagna. Le responsabilità della polizia sono accertate: ma non ci sono colpevoli, non possono esserci”.
La sua perenne amarezza si ripete nelle parole, quando dice “ho perso il lavoro e la mia ragazza, ma pure la mia libertà”. E ora chiede un’altra forma di giustizia, come “nella maggior parte dei Paesi europei”: divise provviste di codici identificativi così che “ogni agente possa essere identificato da parte della Magistratura, nel caso in cui si rendesse reo di condotte penalmente rilevanti, come nel mio caso”.
DA:http://www.bresciatoday.it
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martedì 19 novembre 2013
Spezia-Brescia, dieci Daspo ai tifosi bresciani
Erano partiti da Brescia, avevano la chiara intenzione di lasciare il pullman a Sarzana e raggiungere lo stadio "Alberto Picco" per la partita contro lo Spezia nonostante nessuno dei passeggeri fosse in possesso della Tessera del tifoso, tantomeno del biglietto per entrare nello stadio.
I fatti risalgono al 12 ottobre scorso, quando la Polizia di Stato li aveva intercettati nelle vicinanze di una stazione di servizio poco lontana da Sarzana. Dieci dei trentasei tifosi imbarcati sul pullman sono già stati identificati e colpiti dal Daspo emesso dalla questura della Spezia. E' stata richiesta la durata minima del provvedimento, quindi per un anno perché non risultano altri precedenti in materia. Anche gli altri tifosi potrebbero essere colpiti dal Daspo e per loro la durata della pena potrebbe variare in base ai precedenti.
I fatti risalgono al 12 ottobre scorso, quando la Polizia di Stato li aveva intercettati nelle vicinanze di una stazione di servizio poco lontana da Sarzana. Dieci dei trentasei tifosi imbarcati sul pullman sono già stati identificati e colpiti dal Daspo emesso dalla questura della Spezia. E' stata richiesta la durata minima del provvedimento, quindi per un anno perché non risultano altri precedenti in materia. Anche gli altri tifosi potrebbero essere colpiti dal Daspo e per loro la durata della pena potrebbe variare in base ai precedenti.
Scontri post Termoli-Maceratese: disposte nove daspo di due anni
TERMOLI. Parrebbe conclusa quasi del tutto la questione legata agli scontri a margine del match di esordio del campionato di serie D, disputato lo scorso 31 agosto, tra Termoli e Maceratese, al termine di un incontro trasmesso sul digitale terrestre nazionale da Rai Sport, ha richiamato il forte interesse della comunità maceratese.
I provvedimenti oggi ufficializzati, infatti, parlano di daspo di due anni per nove tifosi del Termoli mentre un decimo provvedimento sarebbe in fase di valutazione ed altri dieci sono stati archiviati.
Quattro dei tifosi colpiti da Daspo hanno anche l’obbligo di firma presso il Commissariato di Polizia nelle ore in cui si disputano le gare del Termoli.
I provvedimenti oggi ufficializzati, infatti, parlano di daspo di due anni per nove tifosi del Termoli mentre un decimo provvedimento sarebbe in fase di valutazione ed altri dieci sono stati archiviati.
Quattro dei tifosi colpiti da Daspo hanno anche l’obbligo di firma presso il Commissariato di Polizia nelle ore in cui si disputano le gare del Termoli.
MONOPOLI: COMPLOTTO ANTI-ULTRAS!
E' un vero complotto! Notizie ingigantite, false minacce... quando si parla di Ultras i giornalisti (o giornalai?) ci mettono sempre la loro. Il gesto della Nord Monopolitana, fatto solamente per spronare i giocatori e difendere una società intera dopo gli sforzi e sacrifici compiuti quest'anno, fatto passare per un gesto criminale... tg nazionali e testate nazionali impazzite contro i Monopolitani e tutto il mondo Ultras, ricordando ancora una volta i fatti di Salernitana-Nocerina e Genoa-Siena, QUESTA E' VERA DISCRIMINAZIONE!
Siamo nel 2013, l'italia è immersa in una crisi pazzesca, i giornalisti pur di non parlare dei veri problemi che ci circondano, sembra che spostino le attenzioni appositamente su queste situazioni, ma davvero in Italia il problema sono gli Ultras??? C'e da aggiungere che il gesto della maglia tolta a Monopoli è stato fatto almeno 4 volte in 10 anni, perchè proprio ora tutto questo caos, facendo diventare il caso nazionale?!
Non giudicateci, ma non vogliamo essere nemmeno capiti, perchè questo è un mondo a parte... dove se fai un gesto d'amore il giorno dopo ti ritrovi al tg2 da criminale! LIBERTA' PER GLI ULTRAS! AVANTI MONOPOLI!
Da:http://ultrasmonopoli.altervista.org/complotto-anti-ultras-.html
Siamo nel 2013, l'italia è immersa in una crisi pazzesca, i giornalisti pur di non parlare dei veri problemi che ci circondano, sembra che spostino le attenzioni appositamente su queste situazioni, ma davvero in Italia il problema sono gli Ultras??? C'e da aggiungere che il gesto della maglia tolta a Monopoli è stato fatto almeno 4 volte in 10 anni, perchè proprio ora tutto questo caos, facendo diventare il caso nazionale?!
Non giudicateci, ma non vogliamo essere nemmeno capiti, perchè questo è un mondo a parte... dove se fai un gesto d'amore il giorno dopo ti ritrovi al tg2 da criminale! LIBERTA' PER GLI ULTRAS! AVANTI MONOPOLI!
Da:http://ultrasmonopoli.altervista.org/complotto-anti-ultras-.html
lunedì 18 novembre 2013
Fasano: protesta del tifo organizzato
Il tifo organizzato del Fasano calcio ha indetto una protesta contro i provvedimenti inflitti ad alcuni tifosi denunciati per danneggiamento nel corso della gara di Campionato Pezze di Greco-Fasano. Nella gara di campionato Fasano-Carbonara per 45 minuti resteranno in silenzio.
"Durante la gara di campionato Pezze – Fasano giocata lo scorso 27 ottobre, complice un arbitraggio a dir poco scandaloso, abbiamo assaporato la dura realtà del campionato di 1° categoria. Non solo, le vivaci e giustificate proteste da parte degli oltre 800 fasanesi hanno avuto strascichi negativi e in questi giorni abbiamo appreso dagli organi di stampa di un comunicato delle forze dell’ordine inerente a delle denunce per danneggiamento aggravato nei confronti di 6 nostri compagni di curva. Siamo all’assurdo!
In quella giornata il tifo organizzato fasanese ha mantenuto una calma da categoria superiore. In altri tempi, in altre categorie, sarebbe successo di tutto ma in quella domenica la maturità del tifo organizzato ha avuto la meglio. Se poi ci sono stati dei danni all’interno degli spogliatoi e lontano dal settore a noi destinato, non è certo colpa del tifo organizzato.
Come potevamo crear danni in un campo del nostro Comune?
Tutta quest’attenzione per cosa? Per aver mosso la rete?
Perché dobbiamo apprendere dagli organi di stampa delle denunce in corso senza che nessuno abbia ricevuto notifiche?
Perché colpire il tifo organizzato con accuse assurde, infondate, quando siamo i primi a lavorare nella nostra città, in difesa dei più deboli e degli emarginati, delle associazioni di volontariato locali?
Perché perdere di vista i veri problemi della città e creare il criminale da sbattere in prima pagina reo di aver protestato in difesa della propria squadra del cuore?
Il loro unico problema sono gli Ultras?
Chiediamo delle risposte concrete e giuste da parte di chi ci accusa, da parte di chi prende per veritiero le accuse che ci rivolgono.
Chiediamo innanzitutto a noi stessi di supportare i ragazzi coinvolti, i gruppi organizzati in tutte le iniziative di informazione e di sostegno, contro questo ennesimo abuso nei confronti di chi crea aggregazione e difende il nome della propria città.
Chiediamo alla società dell’ US Città di Fasano, alla squadra, al mister di supportarci in questa nostra lotta per la verità.
Chiediamo alle varie associazioni che abbiamo supportato nel corso degli anni di lottare insieme a noi, perché ultras è anche solidarietà.
Pertanto i gruppi organizzati della Curva Sud comunicano che durante la gara Fasano – Carbonara resteranno in silenzio per i primi 45 minuti per protestare contro la sempre più crescente repressione che sta colpendo il Movimento Ultras in Italia. I fatti di Salernitana – Nocerina e le denunce preventive a 6 nostri compagni di curva mettono in evidenza come l’Ultras oggi è indicato come unico responsabile della deriva del sistema calcio. Si cerca di punire la parte sana del tifo quella che da sempre si oppone alla mercificazione del gioco calcio, alla trasformazione di un calcio popolare in un calcio in cui il dio denaro lo fa da padrone.
MA NOI NON CI STIAMO, NON POSSIAMO SUBIRE E PER QUESTO LOTTEREMO PER LA VERITÀ, PER GLI ULTRAS E PER LA NOSTRA CITTÀ."
Denunciati due tifosi del Crotone per lancio di petardi contro il Novara
Denunciati due giovani tifosi del Crotone per lancio di petardi durante la partita dello scorso 1 novembre tra la squadra calabrese e il Novara. I due, di 22 e 29 anni, appartenenti alla tifoseria organizzata sono stati denunciati dagli agenti della Polizia dopo che hanno fatto esplodere alcuni petardi all’interno dell’Enzo Scida nel corso della gara.
I due ragazzi sono stati individuati dalla Digos attraverso le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Ma le indagini continuano per cercare di capire se ci sono altre persone coinvolte
I due ragazzi sono stati individuati dalla Digos attraverso le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Ma le indagini continuano per cercare di capire se ci sono altre persone coinvolte
domenica 17 novembre 2013
Ascoli-Pontedera: gli ultras scelgono la linea dura, contestata la società
L’Ascoli conquista la prima vittoria casalinga della stagione ma la parte calda della tifoseria non riesce a pensare al campo e si sofferma sul caos societario. Un Del Duca come promesso deserto infatti, con gli ultras al di fuori dell’impianto e la partita giocata in un contesto insolito.
I sostenitori bianconeri continuano a credere che Nicoletti sia solamente un “uomo di Benigni” e seppure nel giorno della presentazione una delegazione del tifo organizzato si è confrontata con il manager fiorentino, si sta applicando la linea dura.
Cori di contestazione contro l’attuale gestione societaria infatti hanno caratterizzato la gara contro il Pontedera, ma non sono mancati i soliti omaggi a Costantino Rozzi, considerato dalla piazza l’unico e il vero presidente.
Fiaccole e bombe carta hanno fatto da cornice ad un pomeriggio surreale, con un folto numero di supporters che pur non salendo sui gradoni, hanno voluto firmare a modo loro la presenza sostenendo la squadra dal piazzale dello stadio.
“Nicoletti ennesimo pupazzo… famiglia Benigni fuori dalla società”, riportava uno striscione esposto dall’Ascoli ultras. Il popolo bianconero si era radunato al grido di “fuori i mercanti dal tempio”, come a voler liberare la storica società di Corso Vittorio Emanuele da questo direttivo.
Sicuramente il clima di tensione è stato alimentato dalla richiesta di risarcimento di 50.000 euro che Roberto Benigni ha fatto pervenire a quattro tifosi dell’Ascoli, colpevoli di aver minacciato l’ex patron attraverso i social network.
“Grazie...a tutti!!! Anche a chi ha protestato in maniera costruttiva!”, ha scritto a caldo Costantino Nicoletti su Twitter.
Mister Giordano è fiducioso di rivedere i tifosi nel settore già dalla prossima gara interna ma è probabile che il popolo bianconero continui a disertare lo stadio in attesa di vedere fatti concreti.
Cori di contestazione contro l’attuale gestione societaria infatti hanno caratterizzato la gara contro il Pontedera, ma non sono mancati i soliti omaggi a Costantino Rozzi, considerato dalla piazza l’unico e il vero presidente.
Fiaccole e bombe carta hanno fatto da cornice ad un pomeriggio surreale, con un folto numero di supporters che pur non salendo sui gradoni, hanno voluto firmare a modo loro la presenza sostenendo la squadra dal piazzale dello stadio.
“Nicoletti ennesimo pupazzo… famiglia Benigni fuori dalla società”, riportava uno striscione esposto dall’Ascoli ultras. Il popolo bianconero si era radunato al grido di “fuori i mercanti dal tempio”, come a voler liberare la storica società di Corso Vittorio Emanuele da questo direttivo.
Sicuramente il clima di tensione è stato alimentato dalla richiesta di risarcimento di 50.000 euro che Roberto Benigni ha fatto pervenire a quattro tifosi dell’Ascoli, colpevoli di aver minacciato l’ex patron attraverso i social network.
“Grazie...a tutti!!! Anche a chi ha protestato in maniera costruttiva!”, ha scritto a caldo Costantino Nicoletti su Twitter.
Mister Giordano è fiducioso di rivedere i tifosi nel settore già dalla prossima gara interna ma è probabile che il popolo bianconero continui a disertare lo stadio in attesa di vedere fatti concreti.
sabato 16 novembre 2013
Denunciati sei tifosi fasanesi dopo il derby Pezze-Fasano
Il derby Pezze-Fasano giocato il 27 ottobre scorso sul campo sportivo della più popolosa frazione fasanese passerà alla storia non solo per il risultato che premiò la formazione biancorossa (2 a 0 per il Pezze) e che scatenò una serie di polemiche all’indirizzo dell’arbitro ma anche per tutta una serie di denunce scattate a carico di alcuni tifosi.
Poco fa, infatti, un comunicato diffuso dal comando provinciale dei Carabinieri di Brindisi ha annunciato l’emissione di sei denunce a piede libero a carico di altrettanti tifosi che parteciparono a quel contestatissimo derby.
Al termine di una attività di indagine partita nel pomeriggio di domenica 27 ottobre proprio durante la partita di calcio, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fasano hanno denunciato a piede libero cinque fasanesi e un locorotondese.
I sei dovranno rispondere di danneggiamento aggravato.
Secondo quanto accertato dalle indagini dei militari i sei, in occasione appunto dell’incontro di calcio disputatosi domenica 27 ottobre presso lo stadio "Sergio Ancona" tra le formazioni dell’ Usd Pezze e l’Us “Città di Fasano", valevole per il campionato regionale di prima categoria, per contestare l'arbitraggio si sono aggrappati e hanno danneggiato le recinzioni che dividono gli spalti dal quadrato di gioco, senza commettere invasione.
I militari sono riusciti ad identificare i sei facinorosi analizzando i filmati e i fotogrammi estrapolati dalle riprese video compiute durante l’incontro di calcio.
Per i sei tifosi denunciati si valuterà ora se emettere o meno il Daspo.
Due dei sei tifosi, inoltre, sono stati anche denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto avrebbero rivolto frasi ingiuriose rivolte ad alcuni militari dell’Arma impiegati in servizio di ordine pubblico.
Poco fa, infatti, un comunicato diffuso dal comando provinciale dei Carabinieri di Brindisi ha annunciato l’emissione di sei denunce a piede libero a carico di altrettanti tifosi che parteciparono a quel contestatissimo derby.
Al termine di una attività di indagine partita nel pomeriggio di domenica 27 ottobre proprio durante la partita di calcio, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fasano hanno denunciato a piede libero cinque fasanesi e un locorotondese.
I sei dovranno rispondere di danneggiamento aggravato.
Secondo quanto accertato dalle indagini dei militari i sei, in occasione appunto dell’incontro di calcio disputatosi domenica 27 ottobre presso lo stadio "Sergio Ancona" tra le formazioni dell’ Usd Pezze e l’Us “Città di Fasano", valevole per il campionato regionale di prima categoria, per contestare l'arbitraggio si sono aggrappati e hanno danneggiato le recinzioni che dividono gli spalti dal quadrato di gioco, senza commettere invasione.
I militari sono riusciti ad identificare i sei facinorosi analizzando i filmati e i fotogrammi estrapolati dalle riprese video compiute durante l’incontro di calcio.
Per i sei tifosi denunciati si valuterà ora se emettere o meno il Daspo.
Due dei sei tifosi, inoltre, sono stati anche denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto avrebbero rivolto frasi ingiuriose rivolte ad alcuni militari dell’Arma impiegati in servizio di ordine pubblico.
Sequestrate 6000 tessere del tifoso della Nocerina: blitz della Digos
La Digos è entrata nella sede Nocerina e ha sequestrato ben seimila tessere del tifoso relative ai campionato 2010/2011, 2011/2012 e 2012/2013. E’ quanto emerso dopo il blitz operato dagli agenti di polizia. Già nei giorni scorsi erano stati emanati diversi Daspo che proprio nelle ultime ore stanno trovando esecuzione.
Su disposizione della locale Procura, a presentarsi in via Alveo Santa Croce sono stati gli agenti della Digos e quelli del commissariato di polizia di Nocera Inferiore che dagli uffici del club molosso hanno sequestrato supporti informatici e cartacei relative alle richieste e all’effettivo rilascio delle Tessere del Tifoso
Su disposizione della locale Procura, a presentarsi in via Alveo Santa Croce sono stati gli agenti della Digos e quelli del commissariato di polizia di Nocera Inferiore che dagli uffici del club molosso hanno sequestrato supporti informatici e cartacei relative alle richieste e all’effettivo rilascio delle Tessere del Tifoso
venerdì 15 novembre 2013
Bologna-Verona: 17 Daspo per gli scontri
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Diciassette Daspo tra 1 e 5 anni sono stati emessi dal questore di Bologna Vincenzo Stingone per i tafferugli del 6 ottobre nei pressi dello stadio Dall'Ara, poco prima di Bologna-Verona.
Il provvedimento ha raggiunto 10 tifosi veronesi e 7 bolognesi; quello più pesante, della durata di 5 anni, ha colpito l'ultra rossoblù 39enne che qualche giorno dopo gli scontri era stato arrestato dalla Digos per rissa aggravata e lesioni, nell'ipotesi che fosse coinvolto nell'accoltellamento di un veronese
Il provvedimento ha raggiunto 10 tifosi veronesi e 7 bolognesi; quello più pesante, della durata di 5 anni, ha colpito l'ultra rossoblù 39enne che qualche giorno dopo gli scontri era stato arrestato dalla Digos per rissa aggravata e lesioni, nell'ipotesi che fosse coinvolto nell'accoltellamento di un veronese
Le folli norme per accedere a Modena-Carpi
La questura di Modena, per accedere al derby Modena-Carpi di domenica, ha pensato bene di suddividere il pubblico nelle seguenti categorie, con metodologie e tempi di acquisto dei biglietti diversi tra loro: tifosi del Carpi residenti a Carpi, tifosi del Modena residenti a Modena, tifosi del Modena residenti a Carpi, tifosi del Carpi residenti a Modena, tifosi del Modena non residenti né a Carpi né a Modena, tifosi del Carpi non residenti né a Carpi né a Modena. Sembra una roba da “Scherzi a parte”. Invece, è ufficiale. Di più.
I tifosi del Carpi senza tessera del tifoso possono accedere allo stadio di Modena solo in pullman. Quelli in auto devono confessare di essere tifosi del Modena o del Pontedera. Manca solo una categoria: gli sportivi che vogliono accedere a una partita di calcio senza essere tifosi. Questi staranno a casa.
I tifosi del Carpi senza tessera del tifoso possono accedere allo stadio di Modena solo in pullman. Quelli in auto devono confessare di essere tifosi del Modena o del Pontedera. Manca solo una categoria: gli sportivi che vogliono accedere a una partita di calcio senza essere tifosi. Questi staranno a casa.
Foggia: Comunicato ufficiale Regime Rossonero.
Il Regime RossoNero, con il presente, vuole ringraziare tutti i gruppi ultras d´ Italia che hanno espresso solidarietà e vicinanza a tutto il movimento ultras foggiano, per la prematura quanto tragica dipartita del nostro fratello vichingo MATTEO!
Cogliamo l´occasione inoltre, per abbracciare con profondo affetto, tutti i gruppi organizzati di curva sud e curva nord, che con immutata presenza e vicinanza, insieme ai numerosissimi amici, hanno accompagnato MATTEO nella trasferta più lunga della sua vita, DESTINAZIONE PARADISO ULTRA´!
Ci preme, altresì ringraziare tutti coloro che con numerosissime testimonianze di affetto seguite da richieste incessanti di ricomporre il REGIME ROSSONERO e tornare in curva sud! Teniamo a ribadire, che per coerenza verso la decisione di Matteo di scioglimento del gruppo, questa rimarrà tale!
Precisiamo però, che il RRN sarà sempre vivo, non saremo presenti più con lo striscione, ma lo spirito di appartenenza alla nostra città, ai colori rossoneri, alla squadra del Foggia e al sociale, sarà immutato nel tempo! Concludiamo, ricordando i nostri fratelli, che sono passati ad altra vita, che nei loro anni di militanza hanno lottato e combattuto, per un unica causa in comune:
IL FOGGIA!!! ONORE A CHI NON C´È PIÙ!!! PIERO LA SALANDRA - MATTEO AMORUSO - ADRIANO PARISI - NINETTO FRACASSI - GERARDO!!!
ASSENTI PRESENTI!!!
REGIME ROSSONERO CURVA SUD FOGGIA 1980/2013
Cogliamo l´occasione inoltre, per abbracciare con profondo affetto, tutti i gruppi organizzati di curva sud e curva nord, che con immutata presenza e vicinanza, insieme ai numerosissimi amici, hanno accompagnato MATTEO nella trasferta più lunga della sua vita, DESTINAZIONE PARADISO ULTRA´!
Ci preme, altresì ringraziare tutti coloro che con numerosissime testimonianze di affetto seguite da richieste incessanti di ricomporre il REGIME ROSSONERO e tornare in curva sud! Teniamo a ribadire, che per coerenza verso la decisione di Matteo di scioglimento del gruppo, questa rimarrà tale!
Precisiamo però, che il RRN sarà sempre vivo, non saremo presenti più con lo striscione, ma lo spirito di appartenenza alla nostra città, ai colori rossoneri, alla squadra del Foggia e al sociale, sarà immutato nel tempo! Concludiamo, ricordando i nostri fratelli, che sono passati ad altra vita, che nei loro anni di militanza hanno lottato e combattuto, per un unica causa in comune:
IL FOGGIA!!! ONORE A CHI NON C´È PIÙ!!! PIERO LA SALANDRA - MATTEO AMORUSO - ADRIANO PARISI - NINETTO FRACASSI - GERARDO!!!
ASSENTI PRESENTI!!!
REGIME ROSSONERO CURVA SUD FOGGIA 1980/2013
giovedì 14 novembre 2013
Polemica Ibra-bimbo malato di leucemia: ecco come sono andate veramente le cose! Altro che negligenza dello svedese…
Nelle ultime ore sta impazzendo sul web una polemica nei confronti di Ibrahimovic, colpevole di non aver incontrato un suo fan di 8 anni, malato di leucemia, accorso a Parigi proprio per stringere la mano al proprio beniamino. Per fare chiarezza ci aiuta il quotidiano di Sarajevo Dnevni avaz, che spiega come l’attivista umanitaria Tehvida Thea Rekic, colei che avrebbe “organizzato” l’incontro, lo ha fatto ad insaputa sia del club di parigino nonché dello stesso Ibra, contrariamente invece a quanto circolava negli scorsi giorni. Si tratterebbe quindi, come continua il giornale di Sarajevo, di una trovata pubblicitaria della signora Rekic per attirare interesse nella sua Ong.
Tra l’altro, l’idea di portare il bimbo malato a Parigi, sarebbe avvenuta senza consultare i medici, che se saputo, avrebbero fortemente sconsigliato tale “strapazzata” al povero Hajrudin. A breve potrebbe arrivare anche una versione ufficiale dei fatti del PSG e dello stesso Ibra.
Tra l’altro, l’idea di portare il bimbo malato a Parigi, sarebbe avvenuta senza consultare i medici, che se saputo, avrebbero fortemente sconsigliato tale “strapazzata” al povero Hajrudin. A breve potrebbe arrivare anche una versione ufficiale dei fatti del PSG e dello stesso Ibra.
Lettera dei tifosi della Pistoiese: "Riparite la curva Nord"
"Egregio dott. Bertinelli - recita il documento - siamo un gruppo di sportivi e tifosi dell' Us Pistoiese 1921 e sottoponiamo alla sua attenzione, in qualità di primo cittadino, una raccolta di firme per sollecitare quanto prima la sistemazione dello stadio Marcello Melani secondo le normative vigenti, per permettere al più presto la riapertura al pubblico di tutti i settori soprattutto, quello che ci sta più a cuore, della tribuna nord. Quello che per qualcuno è una semplice parte dello stadio per noi rappresenta molto di più: un luogo di aggregazione, dove abbiamo fatto amicizia, dove abbiamo pianto, gioito, esultato e dove qualcuno, seguendo le gesta della squadra arancione, ha trovato pure la compagna o il compagno della sua vita. In poche parole ci teniamo come fosse casa nostra. La società e la squadra stanno facendo di tutto per tornare in quella categoria che lasciammo il 7 Giugno 2009 in quel di Foligno, una strana congiunzione di calendario ha fatto sì che l'ultima partita casalinga di quest'anno fosse proprio con la squadra umbra.
Ecco, signor sindaco, ci piacerebbe festeggiare in quella gara un qualcosa, che non nominiamo per scaramanzia magari con lei presente, dalla nostra casa, la tribuna nord! Capiamo che Pistoia ha molteplici problemi ma vogliamo con questa iniziativa farle capire quanto realmente teniamo a questa cosa, ritenendo fondamentale, per rivedere finalmente la Pistoiese in categorie che competono al suo blasone e che la città merita, avere uno stadio adeguato dove sia un piacere andare soprattutto per i giovani. Siamo certi sig. sindaco che accoglierà con favore la nostra iniziativa e farà di tutto per quello che è nelle sue possibilità per accontentare quanto prima le nostre richieste".
DA:http://www.lanazione.it
Ecco, signor sindaco, ci piacerebbe festeggiare in quella gara un qualcosa, che non nominiamo per scaramanzia magari con lei presente, dalla nostra casa, la tribuna nord! Capiamo che Pistoia ha molteplici problemi ma vogliamo con questa iniziativa farle capire quanto realmente teniamo a questa cosa, ritenendo fondamentale, per rivedere finalmente la Pistoiese in categorie che competono al suo blasone e che la città merita, avere uno stadio adeguato dove sia un piacere andare soprattutto per i giovani. Siamo certi sig. sindaco che accoglierà con favore la nostra iniziativa e farà di tutto per quello che è nelle sue possibilità per accontentare quanto prima le nostre richieste".
DA:http://www.lanazione.it
Reggiana-Albinoleffe: tre ultrà denunciati
REGGIO EMILIA - Tre tifosi della Reggiana sono stati indviduati e denunciati per aver acceso e gettato in campo alcuni fumogeni durante la gara casalinga contro l'Albinoleffe giocatasi lo scorso 21 ottobre.
Si tratta di giovani di 20, 24 e 28 anni, deferiti dalla Digos reggiana per utilizzo di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive; inoltre, a loro carico è stato avviato il Daspo, procedimento amministrativo che vieta l'accesso alle manifestazioni sportive. Due di loro erano già stati denunciati per aver acceso dei bengala in curva sud in occasione del match interno contro la Cremonese dello scorso 6 ottobre.
Restano ancora senza nome i tifosi del Bologna che lo scorso 20 ottobre hanno utilizzato e lanciato fumogeni e petardi durante l'incontro del Mapei Stadium con il Sassuolo.
Si tratta di giovani di 20, 24 e 28 anni, deferiti dalla Digos reggiana per utilizzo di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive; inoltre, a loro carico è stato avviato il Daspo, procedimento amministrativo che vieta l'accesso alle manifestazioni sportive. Due di loro erano già stati denunciati per aver acceso dei bengala in curva sud in occasione del match interno contro la Cremonese dello scorso 6 ottobre.
Restano ancora senza nome i tifosi del Bologna che lo scorso 20 ottobre hanno utilizzato e lanciato fumogeni e petardi durante l'incontro del Mapei Stadium con il Sassuolo.
mercoledì 13 novembre 2013
Daspo dopo Chieti-Messina, parlano gli ultras: "La misura è colma"
Non si è fatta attendere la risposta della tifoseria neroverde dopo che quattro tifosi del Chieti sono stati denunciati e sottoposti a Daspo per gli episodi verificatisi in occasione della partita interna con il Messina. In un comunicato, i gruppi 'Ottantanove mai domi' e 'Muretto laterale' affermano che "la misura è colma" e contestano la modalità "spettacolare" con cui la notizia è stata divulgata alla stampa.
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"Perquisizioni all’alba, uno spiegamento di forze dell’ordine stile “G8” per un Daspo pretestuoso, eccessivo e ridicolo - si legge nella nota degli ultras -
Siamo stati sbattuti di nuovo in prima pagina con tanto di foto e conferenza stampa fondata sul nulla, per una semplice diffida, un provvedimento amministrativo abbinato a denunce che dire inconsistenti è poco. Un’azione mirata a debellare il nostro spirito ribelle, la nostra volontà di non scendere a compromessi con chi dell’abuso e dell’infamia ne fa un mestiere".
Daspo dopo Chieti-Messina, parlano gli ultras: "La misura è colma"
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'Ottantanove mai domi' e 'Muretto laterale' parlano senza mezze misure di "stato di polizia", sottolineando il fatto che questa condizione "ci porta ad essere soggetti a una repressione senza precedenti in una città, la nostra, fin troppo tranquilla dove gli ultras sono l’unico male da annientare. Ci prendiamo anche questo, a testa alta come sempre fatto, ma la misura - concludono - è davvero colma".
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Daspo per 8 tifosi andriesi.
Otto tifosi andriesi hanno ricevuto dal Questore di Bari
l'ordinanza di Divieto di Accesso ai Luoghi ove si svolgono
Manifestazioni Sportive, della durata da quattro a due anni e
sei mesi.
La notifica dei provvedimenti consegue ai fatti verificatisi il 1 settembre scorso, in occasione dell’ incontro di calcio Fidelis Andria - Trani, valido per la Coppa Italia di Eccellenza, disputatosi presso il Degli Ulivi.
Nella circostanza, prima che iniziasse l’incontro di calcio, fu segnalata un’aggressione ai danni di alcune autovetture di tifosi del Trani, in transito per Via Da Villa e diretti allo stadio. In particolare, un gruppo di facinorosi improvvisamente uscì da un bar delle vicinanze e cominciò a colpire le auto con calci, sputi e pugni. All’indirizzo delle auto in corsa furono, inoltre, lanciati bicchieri e bottiglie di vetro.
L’immediato intervento degli uomini del Commissariato di Andria consentì di bloccare sul nascere l’aggressione, senza interrompere il corteo dei supporter e scongiurando ulteriore turbativa dell’Ordine Pubblico.
L’attività d’indagine e di riscontro successiva, mutuata dalla visione delle riprese video-fotografiche, ha consentito di giungere all’identificazione dei responsabili, che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento aggravato in concorso tra loro e con altre persone non identificate ed istigazione a delinquere.
D.V.D., classe 1989, è stato anche denunciato per lancio di materiale pericoloso.
DA:www.andrialive.it/
La notifica dei provvedimenti consegue ai fatti verificatisi il 1 settembre scorso, in occasione dell’ incontro di calcio Fidelis Andria - Trani, valido per la Coppa Italia di Eccellenza, disputatosi presso il Degli Ulivi.
Nella circostanza, prima che iniziasse l’incontro di calcio, fu segnalata un’aggressione ai danni di alcune autovetture di tifosi del Trani, in transito per Via Da Villa e diretti allo stadio. In particolare, un gruppo di facinorosi improvvisamente uscì da un bar delle vicinanze e cominciò a colpire le auto con calci, sputi e pugni. All’indirizzo delle auto in corsa furono, inoltre, lanciati bicchieri e bottiglie di vetro.
L’immediato intervento degli uomini del Commissariato di Andria consentì di bloccare sul nascere l’aggressione, senza interrompere il corteo dei supporter e scongiurando ulteriore turbativa dell’Ordine Pubblico.
L’attività d’indagine e di riscontro successiva, mutuata dalla visione delle riprese video-fotografiche, ha consentito di giungere all’identificazione dei responsabili, che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento aggravato in concorso tra loro e con altre persone non identificate ed istigazione a delinquere.
D.V.D., classe 1989, è stato anche denunciato per lancio di materiale pericoloso.
DA:www.andrialive.it/
lunedì 11 novembre 2013
Il padre della piccola Sofia: Grazie Curva Fiesole
Una frase pensata giovedì scorso a due passi dall'Artemio Franchi, nella tana dei Leoni della Curva Fiesole! Eravamo in tanti e mi hanno fatto sentire a casa, come uno di loro malgrado il mio totale digiuno di vita da stadio!
Ci siamo trovati fra genitori ancor prima che fra tifosi...ci siamo scambiati le nostre passioni e nei nostri discorsi la curiosità di approfondire tematiche lontane dal mondo del calcio, ma fondamentali per la vita come il diritto alla salute, stigmatizzando quell'esercizio arrogante ed arbitrario del potere politico che tutela interessi diversi dai nostri e soprattutto da quelli di bambini come la nostra Sofia a cui non viene fornita alcuna terapia alternativa alle staminali di Brescia...
La strategia di sensibilizzazione e diffusione della consapevolezza dev'essere virale e così sarà, passando dagli stadi, alle nostre case...
Il 20 novembre si gioca una partita importantissima al TAR di Brescia...
Speriamo che i nostri striscioni, le nostre ragioni, tamburi e megafoni, arrivino dentro quelle stanze e dentro le coscienze di chi dovrà decidere il domani delle cure compassionevoli.
Grazie a tutti
Guido
Ci siamo trovati fra genitori ancor prima che fra tifosi...ci siamo scambiati le nostre passioni e nei nostri discorsi la curiosità di approfondire tematiche lontane dal mondo del calcio, ma fondamentali per la vita come il diritto alla salute, stigmatizzando quell'esercizio arrogante ed arbitrario del potere politico che tutela interessi diversi dai nostri e soprattutto da quelli di bambini come la nostra Sofia a cui non viene fornita alcuna terapia alternativa alle staminali di Brescia...
La strategia di sensibilizzazione e diffusione della consapevolezza dev'essere virale e così sarà, passando dagli stadi, alle nostre case...
Il 20 novembre si gioca una partita importantissima al TAR di Brescia...
Speriamo che i nostri striscioni, le nostre ragioni, tamburi e megafoni, arrivino dentro quelle stanze e dentro le coscienze di chi dovrà decidere il domani delle cure compassionevoli.
Grazie a tutti
Guido
Salernitana-Nocerina, comunicato della Curva Sud dei molossi
“Oggi non parliamo ne a nome degli ultras ne a nome della nostra curva sud perche’ oggi parliamo a nome di una citta’ la nostra citta’ , perche’ e’ la nostra citta’ ad essere stata discriminata dal divieto di recarsi allo stadio arechi ed e’ il nome dei nocerini che ora dalla stampa nazionale viene additato come violento teppista terrorista e mafioso.
Noi non abbiamo minacciato nessun tesserato, anzi abbiamo semplicemente chiesto al nostro mister e ai nostri ragazzi dopo una serie di pacifici incontri che con un gesto eclatante, che facesse parlare l’italia e che scuotesse il sistema, si desse voce all’ingiustizia subita. Un atto di solidarieta’, una protesta civile, visto che se avremmo voluto essere davvero violenti ci saremmo recati a salerno malgrado il divieto. E a tutti gli organi di informazione che invece sostengono il contrario li esortiamo a chiedere direttamente ai tesserati della nocerina calcio, dalla quale ci aspettiamo come minimo un comunicato che sgombri da ogni ombra e dubbio , le accuse che oggi ci vengono gettate addosso.
Noi non abbiamo minacciato nessun tesserato, anzi abbiamo semplicemente chiesto al nostro mister e ai nostri ragazzi dopo una serie di pacifici incontri che con un gesto eclatante, che facesse parlare l’italia e che scuotesse il sistema, si desse voce all’ingiustizia subita. Un atto di solidarieta’, una protesta civile, visto che se avremmo voluto essere davvero violenti ci saremmo recati a salerno malgrado il divieto. E a tutti gli organi di informazione che invece sostengono il contrario li esortiamo a chiedere direttamente ai tesserati della nocerina calcio, dalla quale ci aspettiamo come minimo un comunicato che sgombri da ogni ombra e dubbio , le accuse che oggi ci vengono gettate addosso.
giovedì 7 novembre 2013
FROSINONE – Scontri prima di Sora-Ostiamare, due arresti e 13 denunce
Due arresti in flagranza differita e 13 denunce a seguito degli scontri tra tifosi determinatisi lo scorso 6 gennaio fuori dallo stadio ‘Tomei’ di Sora nei minuti antecedenti alla partita di calcio tra i bianconeri e l’Ostiamare, valevole per la diciottesima giornata del campionato di serie D stagione 2012-2013.
Questi alcuni dei dettagli della vicenda, notificati nel corso della conferenza di riepilogo dell’operazione ‘Casual People’, tenutasi questa mattina presso gli uffici della Questura di Frosinone. Un normale pomeriggio calcistico improvvisamente divenuto burrascoso dopo l’arrivo del pullman dei supporters ospiti, circa una quarantina, entrati in contatto con quelli avversari al termine di preliminari scaramucce verbali degenerate in rissa a colpi di cinghie, bastoni e aste di bandiera. Le successive indagini, condotte dalla Digos in collaborazione con la Polizia Scientifica, hanno portato ai provvedimenti restrittivi succitati: due fermi in flagranza differita e 13 deferimenti, sette sorani e sei ostiensi.
Questi alcuni dei dettagli della vicenda, notificati nel corso della conferenza di riepilogo dell’operazione ‘Casual People’, tenutasi questa mattina presso gli uffici della Questura di Frosinone. Un normale pomeriggio calcistico improvvisamente divenuto burrascoso dopo l’arrivo del pullman dei supporters ospiti, circa una quarantina, entrati in contatto con quelli avversari al termine di preliminari scaramucce verbali degenerate in rissa a colpi di cinghie, bastoni e aste di bandiera. Le successive indagini, condotte dalla Digos in collaborazione con la Polizia Scientifica, hanno portato ai provvedimenti restrittivi succitati: due fermi in flagranza differita e 13 deferimenti, sette sorani e sei ostiensi.
mercoledì 6 novembre 2013
Napoli - Marsiglia: San Paolo blindato, già arrestati otto tifosi
Napoli - Marsiglia non sarà solo una partita di calcio. La gara valida per il quarto turno del girone eliminatorio di Champions League 2013-2014, che si giocherà questa sera allo stadio San Paolo sta vivendo ore surreali. Dopo gli screzi della gara di andata tra le due tifoserie, è altissimo il rischio di scontri nel capoluogo campano, dove sono sbarcati già 1000 ultras francesi. A scortarli 200 poliziotti che li hanno dirottati nel parco acquatico Magic World di Licola: in tutto saranno 800 gli uomini delle forze dell’ordine impegnati questa sera per garantire la sicurezza dei cittadini napoletani e a destare molta preoccupazione sono soprattutto quei 150 supporters del Marsiglia attesi senza biglietto. Intanto, nella notte sono stati arrestati già otto ultras del Napoli, sorpresi dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli mentre nel centro antico della città si stavano avvicinando con fare minaccioso e i baveri dei giubbotti alzati per camuffarne l’identità, ad un gruppo di francesi che stavano percorrendo loro malgrado una via poco illuminata di Napoli, ossia quella che porta da piazza San Domenico Maggiore a piazzetta Nilo. Fortunatamente per il gruppo di francesi, i ‘falchi’ della Questura sono intervenuti in tempo evitando loro di essere aggrediti e linciati: dopo aver bloccato gli otto ultras azzurri, le forze dell’ordine li hanno perquisiti e sequestrato loro due coltelli a serramanico. Ma non è tutto, perché nel quartiere Fuorigrotta, è stata sfiorata una rissa tra un gruppo di tifosi napoletani e un a sparuta truppa di marsigliesi: secondo la ricostruzione fatta tramite le testimonianze dei presenti, i tifosi del Napoli hanno aggredito verbalmente i francesi, ma il contatto fisico è stato evitato dal pronto intervento di una volante. Solo uno dei malcapitati francesi ha avuto la peggio, colpito in faccia da un pugno di un napoletano. I quattro in ogni caso, sono stati riportati sani e salvi nel loro albergo. Per la partita di stasera l’allerta rimane alta e la società del Napoli è molto preoccupata, perché il San Paolo è sotto diffida e in caso di disordini potrebbe esserci la squalifica del campo, con conseguente chiusura del girone di Champions League a porte chiuse.
martedì 5 novembre 2013
CSKA, tifosi scatenano rissa sull'aereo per Manchester. Atterraggio d'emergenza a Copenaghen
Incredibile episodio di violenza accaduto sul volo che da Mosca era diretto a Manchester. A bordo, sei violenti sostenitori della squadra di Mosca, impegnata oggi in Champions League col Manchester City, i quali hanno scatenato una rissa costringendo il pilota dell'aereo ad un atterraggio di emergenza a Copenaghen. I sei pseudo tifosi sono stati arrestati dalla polizia danese.
Lo riporta il quotidiano russo "Sport Express". Un'altra macchia della tifoseria del Cska Mosca dopo quella dei cori razzisti nei confronti del giocatore dell'ivoriano del Manchester City Yaya Toure che ha costretto l'Uefa a far chiudere, in occasione del match di Champions del 27 novembre col Bayern Monaco, una parte della curva del Khimki Arena di Mosca.
Lo riporta il quotidiano russo "Sport Express". Un'altra macchia della tifoseria del Cska Mosca dopo quella dei cori razzisti nei confronti del giocatore dell'ivoriano del Manchester City Yaya Toure che ha costretto l'Uefa a far chiudere, in occasione del match di Champions del 27 novembre col Bayern Monaco, una parte della curva del Khimki Arena di Mosca.
Le parole di Luca Lucci responsabile Curva Sud MIlan sulla possibile contestazione
"A Barcellona andremo in 400 per sostenere la squadra. Se però la situazione non dovesse cambiare nel giro di qualche partita, non escludo che la contestazione possa diventare molto dura. Il peccato originale è la campagna acquisti. Noi lo abbiamo scritto in uno striscione e la risposta è stata: “I tifosi non fanno il mercato”. Certo, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Gli altri club si sono rinforzati, noi no. Prendersela coi giocatori ora è sin troppo facile. Sono quelli lì, c’è poco da fare. Le responsabilità sono di tutti, a cominciare dalla società. Non è il Milan che tutti conoscevamo, c’è troppa anarchia. La pazienza dei tifosi è quasi finita"
Gli altri club si sono rinforzati, noi no. Prendersela coi giocatori ora è sin troppo facile. Sono quelli lì, c’è poco da fare. Le responsabilità sono di tutti, a cominciare dalla società. Non è il Milan che tutti conoscevamo, c’è troppa anarchia. La pazienza dei tifosi è quasi finita"
lunedì 4 novembre 2013
Salernitana-Nocerina. Il prefetto chiude il settore ospiti
Salernitana-Nocerina è il match clou di domenica, ma non per ciò che riguarda la classifica, ma per la rivalità tra due tifoserie che sta mettendo in seria difficoltà la disputa della gara a porte aperte.
È notizia di pochi minuti la decisione del comitato riunitosi oggi in prefettura che ha assunto un parere negativo in merito alle porte aperte.
È lo stesso Prefetto di Salerno, Pantalone, che dichiara: “I pareri negativi sono tantissimi, sarei venuta volentieri allo stadio con la t-shirt celebrativa del derby a porte aperte, ma non possiamo assumerci responsabilità di fronte a degli irresponsabili, (frange di tifosi, ndr) che non sono interessati alla partita bensì soltanto a creare disordine. Il protocollo siglato con le società in estate va avanti e lavoreremo in quella direzione in futuro – ha continuato il Prefetto ai microfoni di SoloSalerno – per garantire derby che siano giornate di festa”.
Per ora gli atti verranno trasmessi a Roma dove il CASMS si riunirà nelle giornate tra mercoledì e giovedì e deciderà le sorti di una gara sempre più chiacchierata.
Per ora, è ufficiale soltanto l’orario di inizio del match, che sarà per domenica 10 alle ore 12:30, la vendita dei tagliandi è bloccata fino alle decisioni del CASMS, in caso di porte chiuse per i tifosi ospiti è prevista la diretta televisiva in chiaro del match.
È notizia di pochi minuti la decisione del comitato riunitosi oggi in prefettura che ha assunto un parere negativo in merito alle porte aperte.
È lo stesso Prefetto di Salerno, Pantalone, che dichiara: “I pareri negativi sono tantissimi, sarei venuta volentieri allo stadio con la t-shirt celebrativa del derby a porte aperte, ma non possiamo assumerci responsabilità di fronte a degli irresponsabili, (frange di tifosi, ndr) che non sono interessati alla partita bensì soltanto a creare disordine. Il protocollo siglato con le società in estate va avanti e lavoreremo in quella direzione in futuro – ha continuato il Prefetto ai microfoni di SoloSalerno – per garantire derby che siano giornate di festa”.
Per ora gli atti verranno trasmessi a Roma dove il CASMS si riunirà nelle giornate tra mercoledì e giovedì e deciderà le sorti di una gara sempre più chiacchierata.
Per ora, è ufficiale soltanto l’orario di inizio del match, che sarà per domenica 10 alle ore 12:30, la vendita dei tagliandi è bloccata fino alle decisioni del CASMS, in caso di porte chiuse per i tifosi ospiti è prevista la diretta televisiva in chiaro del match.
Siena-Cittadella, arbitro assediato in hotel
Polemiche per l'arbitraggio di Siena-Cittadella. Il direttore di gara, Davide Ghersini, e' stato contestato da alcune decine di sostenitori bianconeri e costretto a rimanere un paio d'ore chiuso in albergo al termine della partita. Secondo quanto si apprende, dopo la conclusione dell'incontro terminato 1-1, Ghersini si sarebbe recato nell'hotel nel centro citta' dove aveva soggiornato per recuperare alcuni oggetti personali.
Riconosciuto da alcuni tifosi del Siena che lo avevano atteso all'uscita dello stadio per contestarne l'operato, in particolar modo la punizione da cui è scaturito il gol del pareggio dei veneti, il fischietto genovese e' stato oggetto di una contestazione verbale ed e' rimasto chiuso in albergo per un paio d'ore prima di andarsene da un'uscita secondaria. Sul posto sono intervenute pattuglie della polizia e dei carabinieri per mantenere l'ordine.
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