giovedì 31 ottobre 2013

Fiorentina-Napoli: daspo a due tifosi partenopei


(ANSA) –Due tifosi del Napoli sono stati denunciati dalla polizia che nel corso del prefiltraggio li ha trovati in possesso di coltelli. A uno dei due, durante la perquisizione, sono state trovate anche sostanze stupefacenti: entrambi sono stati sottoposti a daspo rispettivamente per cinque e tre anni.
Le forze dell'ordine stanno poi esaminando le immagini di videosorveglianza dello stadio Artemio Franchi, per scoprire l'autore dell'accensione di un fumogeno dopo il primo gol dei partenopei. Tre tifosi sono poi stati accompagnati in ospedale: tra questi anche un minore che ha riferito di essere stato spintonato al termine dell'incontro procurandosi una ferita lacero-contusiva ad un sopracciglio.

Perugia-Catanzaro: denunciato tifoso giallorosso trovato allo stadio con petardo

E' stato trovato in possesso di un grande petardo, durante le operazioni di prefiltraggio della polizia, mentre tentava di accedere allo stadio in occasione dell'incontro di calcio Perugia-Catanzaro di domenica scorsa, un sostenitore della squadra ospite, di 22 anni, che è stato denunciato.
Immediatamente bloccato da personale della Digos, il giovane- si è appreso oggi in questura - e' stato formalmente indagato per il reato previsto dall'art.6 ter della legge 401/89 che punisce il possessore di simili artifizi nell'ambito di manifestazioni sportive.  E' stato inoltre segnalato ai fini del provvedimento amministrativo del Daspo da parte del questore di Perugia. - See more at: DA:http://catanzaro.weboggi.it

mercoledì 30 ottobre 2013

In arrivo Daspo per i tifosi della Virtus Roma

In seguito ai disordini verificatisi alla fine del match tra Sidigas Avellino e Virtus Roma, tra i tifosi dell’Acea Roma e le forze dell’ordine, la squadra Mobile della Questura di Avellino ha fatto partire un’indagine per risalire all’identità dei supporter capitolini protagonisti della vicenda.
 A fine partita, infatti, una parte dei sessanta ultras romani presenti al Del Mauro ha cercato di entrare in contatto con i tifosi irpini presenti in Curva Nord, forzando il cordone delle forze dell’ordine che separavano i due settori. Nei confronti delle persone identificate, attraverso la visione dei filmati girati dalla Digos, scatterà a breve la richiesta di Daspo
 [Fonte: Otto Pagine]

Prima di Atalanta-Inter disordini all'esterno dello stadio Comunale

Disordini prima di Atalanta-Inter. Un gruppo di ultrà atalantini ha accolto i rivali milanesi al casello di Bergamo, dove con una sassaiola ha colpito più volte uno dei pullman arrivati da Milano. Diversi vetri sono andati in frantumi ma tra le due tifoserie non ci sono stati contatti con le forze dell'ordine che hanno scortato la carovana interista fino al Comunale.
I milanesi, una volta arrivati nello spiazzo riservato al settore ospiti dello stadio, sono stati raggiunti dal resto degli ultrà arrivati un attimo prima e hanno cercato di uscire dalla recinzione per "vendicarsi" del torto subito poco prima ma i poliziotti, in assetto antisommossa, hanno nuovamente evitato il contatto tra interisti e atalantini. Diverse sono state le cariche con attimi di tensione che, fortunatamente, non hanno causato feriti. Al momento, non ci sono stati fermi da parte della polizia.

martedì 29 ottobre 2013

Pestaggio tifosi Tottenham, condanne per due ultras

Sono stati condannati a pene pesanti i due tifosi che il 21 novembre scorso aggredirono alcuni tifosi inglesi della squadra londinese del Tottenham in un pub a Campo dè Fiori, nel centro storico della capitale. I due ultrà sono stati condannati a 5 anni e sei mesi e 4 anni e 6 mesi, entrambi per lesioni gravi.
Quella sera di un anno fa un gruppo di persone, quasi tutte con il volto coperto, si era introdotto all'interno del pub Drunken Ship ed aveva aggredito alcuni supporter inglesi, a Roma per il match di Europa League tra la Lazio e il Tottenham, squadra molto popolare tra la comunità ebraica londinese. Nel raid alcuni di loro erano rimasti feriti, uno dei quali in maniera piuttosto grave. In tutto i feriti furono 13.

lunedì 28 ottobre 2013

Fumogeni allo stadio, denunciati due ultras della Reggiana

La Digos della Questura di Reggio Emilia ha individuato due tifosi reggiani che il 6 ottobre, durante l'incontro di calcio di Lega Pro Reggiana-Cremonese al Mapei Stadium-Città del Tricolore, al 15' del primo tempo hanno acceso due 'bengala' sugli spalti della curva sud. Sono stati denunciati per utilizzo di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive ed a loro carico è stato avviato il procedimento amministrativo per il Daspo.

93 daspo ai tifosi della Samp emessi dal questore di Livorno

Novantatre daspo emessi dal questore di Livorno nei confronti dei tifosi della Sampdoria in occasione della partita contro il Livorno calcio, che si è svolta lo scorso 20 ottobre allo stadio comunale Picchi. Quel giorno, come ricostruito dalla polizia, un gruppo organizzato di circa 100 tifosi sampdoriani è arrivato in città con le auto private, che poi sono state parcheggiate allo stadio al fine di utilizzare un autobus di linea per raggiungere in massa agli ingressi dell'impianto sportivo. Una mossa questa che secondo la polizia era stata fatta per evitare il filtraggio all'ingresso della città. Tuttavia, i tifosi non sono riusciti a entrare in quanto bloccati dalle forze dell'ordine.
I tifosi a quel punto sono stati identificati in quanto privi della prescritta "tessera del tifoso", titolo necessario per partecipare alle trasferte organizzate ed accedere agli impianti sportivi.
Durante il tragitto dalla zona dove erano state parcheggiate le auto fino allo stadio e poi durante l'identificazione, i tifosi della Samp hanno manifestato "atteggiamenti minacciosi e tracotanti tentando piu' volte di innescare turbative dell'ordine e della sicurezza pubblica", come sottolinea una nota della questura. I poliziotti sono comunque riusciti a tenerli a bada. Ma non è tutto. Nel corso delle verifiche, sono stati trovati e sequestrati oggetti contundenti e artifizi pirotecnici. Questo fatto, unito alla mancanza della tessera del tifoso, degli atteggiamenti minacciosi e dell'organizzazione della trasferta tesa secondo la polizia ad eludere i controlli, hanno spinto la polizia a vietare l'accesso allo stadio, con conseguente immediato allontanamento dalla città.
A quel punto, il questore, valutata la situazione, ha emesso 93 provvedimenti di divieto di accesso agli impianti sportivi nei confronti di altrettanti tifosi sampdoriani, della durata di due e tre anni (a seconda delle persone). Il divieto di accesso dagli impianti sportivi e zone limitrofe degli stadi dove riguarda partite di calcio ufficiali ed amichevoli, di campionati e tornei nazionali, sia professionisti che dilettanti relativi a squadre iscritte alla Figc nonché incontri ufficiali ed amichevoli delle nazionali di calcio disputate in Italia o nei Paesi della Comunita' europea.
Da:http://iltirreno.

Portogallo, Porto-Sporting: scontri fra tifosi, 48 feriti

Quarantotto feriti: questo è il bilancio degli scontri tra tifosi avvenuti prima del big-match del campionato portoghese tra Porto e Sporting Lisbona. Lo ha reso noto la polizia portoghese, che parla di centinaia di supporters coinvolti in una megarissa nei pressi dello stadio.
Molti tifosi sono stati ricoverati in ospedale, circa 90 sono stati arrestati e poi rilasciati, 48 i feriti in totale. Il match è finito con la vittoria dello Sporting per 3-1.

sabato 26 ottobre 2013

Milan e Inter hanno pubblicato una lettera per gli ultras sul proprio sito, invitando tutti alla protesta pacifica: "Fatelo nei modi consentiti dalle norme vigenti".

Tifosi, ultras, uomini, donne, senatori della curva. Aiutate ad aiutarci. Riassunto è questo il testo della lettera pubblicata da Inter e Milan sul proprio sito internet. Messaggio rivolto ai tifosi nerazzurri e rossoneri, pronti a grosse proteste dopo la chiusura delle rispettive curve.
Le società milanesi, da Moratti a Branca, da Galliani ad Allegri, passando per Berlusconi, non vogliono che il proprio nome continui ad essere in prima pagina per motivi negativi.
A tinte nere più che rossonere e nerazzurre. E così Milan e Inter cercano di indicare perchè i cori razzisti e discriminatori per sfidare la Lega, possano recare danno a tutti.
"La vostra forma di protesta contro una norma che appare per molti versi discutibile genera due effetti, entrambi indesiderabili" si legge nella nota. "Un primo effetto è la limitazione ad accedere a San Siro. Un secondo effetto, molto più grave, è sentirsi accusare d’esser razzisti e di fare discriminazioni".
Eppure, evidenzia la lettera, "il Milan (e l'Inter, nell'altro sito) è certo che nessuno di voi ha nel cuore sentimenti tanto incivili. La società farà quanto in suo potere per far modificare le norme che riguardano l’accesso agli stadi, ma ha bisogno del vostro aiuto".
Il Diavolo e la Beneamata hanno bisogno dei propri adepti: "Cioè che ogni vostra eventuale, ulteriore protesta si manifesti altrimenti, con modi consentiti dalle norme vigenti e comunque tali da non far del male alla società e a voi stessi. Confidiamo nella vostra collaborazione"

Catanzaro: fermezza d’intenti da parte degli Ultras ‘73

Le tante attestazioni di stima e i complimenti per la splendida coreografia allestita per festeggiare i primi 40 anni degli Ultras, giunti da diverse parti della penisola (citiamo tra gli altri la curva nord del Brescia, le curve Fiesole e Ferrovia di Firenze, quella di Barletta), hanno galvanizzato ancor di più i ragazzi della Curva "Massimo Capraro". Il gruppo non si è limitato solo a ringraziare per gli Ultras '73 sono comunque racchiusi nel seguente comunicato stampa:
apprezzamenti e la vicinanza (fattiva e ideale), infatti è fermamente intenzionata a continuare ad affiancare la squadra giallorossa cercando di fare sempre di più e meglio rispetto a quanto dimostrato finora. I fermi propositi degli
"L'ottavo posto fra le tifoserie mondiali dell'ultimo week-end (leggi al seguente link: http://www.catanzarosport24.it/focus/gli-ultras-catanzaro-tra-le-10-migliori-tifoserie-in-europa-per-il-sito-francese-la-grinta-2555, n.d.s.), riconosciutoci da un sito specializzato nel settore, ci fa un enorme piacere, ma non ci appaga. Dobbiamo, possiamo e vogliamo diventare la prima tifoseria d'Europa, perché sappiamo benissimo quanto delle fortune sul campo dei giallorossi passi dal sostegno della Massimo Capraro e di tutto il Nicola Ceravolo. Abbiamo festeggiato in grande stile i nostri 40 anni di attività, patrimonio di chi ha creato il gruppo, di chi lo ha portato avanti, in mezzo a mille difficoltà e in barba a ogni tentativo di repressione, ma soprattutto di tutti quei catanzaresi che hanno sempre trovato negli Ultras 1973 un simbolo e un esempio a cui guardare. Per amore delle Aquile. Abbiamo tutte le intenzioni di accompagnare il Catanzaro a giocarsi qualcosa d'importante, la promozione in serie B, senza se e senza ma.
La coreografia per il quarantennale è solo l'inizio del nostro viaggio, che non ha intenzione di arrestarsi. È un percorso continuo, nel quale abbiamo avuto diversi e fedeli alleati: le curve Fiesole e Ferrovia dei viola, la nord di Brescia, i fratelli di Barletta fuori dalla Calabria; sui Tre Colli, il Catanzaro Club e Daniele Rossi, uno che ha sempre fatto parte del nostro gruppo e continua a sostenerci anche adesso, solo per citare i più importanti e solidi partners di una storia infinita.
Se dopo 20 anni di un calcio giallorosso in rovina siamo riusciti a non mollare, lo dobbiamo anche a loro, che ci hanno dimostrato con i fatti amicizia e fiducia negli UC'73, in quello che sono, in ciò che rappresentano. Noi ricambieremo sostegno e stima promettendo un'annata esaltante sugli spalti di tutta Italia. Come sempre... Since 1973! "

Tafferugli Bologna-Verona,altri nove ultras denunciati

Altri nove ultrà, sei del Bologna e tre del Verona, sono stati identificati e denunciati dalla Digos per i tafferugli scoppiati prima della partita di domenica sei ottobre, preceduta da scontri e aggressioni.Gli indagati, appartenenti a gruppi organizzati delle opposte tifoserie e di età compresa tra i 22 e i 51 anni, a vario titolo sono ritenuti responsabili di possesso di oggetti atti a offendere, resistenza a pubblici ufficiali, violenza privata, lesioni personali e violenza e minacce agli addetti ai controlli degli accessi allo stadio.
Oltre a un autista di Tper, colpito alla testa perchè non voleva aprire le portiere del bus carico di supporter veronesi, sotto tiro era finito anche uno steward, particolare mai reso noto prima dalla questura. Per tutti i denunciati è partita la procedura per l'emissione del Daspo, il divieto temporaneo di accesso agli impianti sportivi e alle aree adiacenti.
L'8 ottobre erano stati arrestati quattro tifosi veronesi e uno bolognese, sempre per i tafferugli, durante i quali tre sostenitori gialloblù rimasero feriti in maniera non grave. La gara era cominciata con 20 minuti di ritardo.
Da:bologna.repubblica.it/

giovedì 24 ottobre 2013

Lecce: daspo a 30 ultrà, Il provvedimento fa riferimento alla trasferta di Pagani

Arriva l'ennesima doccia fredda per i tifosi del Lecce: questa mattina è stato notificato il provvedimento di Daspo nei confronti dei 30 ultrà che si sono recati a Pagani per assistere alla partita del Lecce.
Nell'occasione, fu proprio la locale Questura, secondo i racconti, a favorire l'ingresso degli stessi tifosi all'interno dell'impianto sportivo. Va precisato che non ci furono problemi a livello di ordine pubblico di nessun genere o entità.
Ai 30 sfortunati sono stati notificati in mattinata i provvedimenti (un anno senza firma) emessi dalla Questura di Lecce su informativa della stessa Questura di Salerno.
La decisione appare inspiegabile se rapportata alla  collaborazione di quel pomeriggio delle forze dell'ordine, tuttavia la motivazione che avrebbe spinto a tutto ciò risiederebbe nel fatto che gli stessi tifosi erano sprovvisti di tessera del tifoso.

mercoledì 23 ottobre 2013

Marsiglia-Napoli, guerriglia al Velodrome: decine di ferite. Nove arresti

Il bilancio degli incidenti al Velodrome si è aggravato nella notte, quando dagli ospedali di Marsiglia sono giunte le informazioni delle persone soccorse: secondo alcuni organi di informazione della Provenza sarebbero una ventina i feriti tra poliziotti e tifosi. Tra questi grave, ma non in pericolo di vita, un tifoso del Napoli che sarebbe stato accoltellato con un fendente alla schiena.
Prima del match Marsiglia-Napoli, a partire dalle ore 18,30 ci sono state scene di autentica guerriglia urbana nei dintorni del Velodrome. Tensione alle stelle e un piccolo esercito di poliziotti in assetto anti-sommossa che tra lanci di fumogeni e manganellate ha evitato che i tifosi (ma il termine, ovviamente, è un eufemismo) venissero in contatto ulteriormente dopo il primo, durissimo, scontro. . Il Velodrome (a proposito, lo stadio di Marsiglia è un impressionante cantiere, con tanto di cyclette persino nella press conference: in Italia nessuno consentirebbe di giocarci neppure un'amichevole a porte chiuse) è sconvolto da lacrimogeni, petardi, urla e manganellate. La caccia al napoletano non ha risparmiato nessuno. Poi ci hanno pensato anche i supporters azzurri in trasferta a rendersi protagonisti con il lancio di alcuni petardi. Dopo venti minuti di scontri la polizia è riuscita a disperdere gli assalitori. Ma la tensione è rimasta comunque sempre molto elevata anche all'interno dello stadio, con molti cori e insulti «all'italiana» da parte della curva marsigliese. Nel'intervallo il tentativo di incursione nel settore occupato dai tifosi del Napoli di alcuni sostenitori che occupavano la curva del Marsiglia faticosamente respinto dagli steward. Altri scontri nel dopo partita. I bus dei tifosi azzurri hanno lasciato il Velodrome scortati dalla polizia solo verso 24. Intorno alle 2 del mattino la polizia fa sapere di aver arrestato nove partecipanti agli incidenti: tutti, a quanto pare, tifosi del Marsiglia.
DA: www.ilmattino.it

Juventus, denunciati 50 ultras per gli scontri di Bergamo

JUVENTUS ATALANTA ULTRAS SCONTRI - Cinquanta ultras della Juventus sono stati denunciati a piede libero dalla questura di Bergamo per gli scontri violentissimi, iniziati fuori dallo stadio e proseguiti poi dentro, risalenti allo scorso 8 maggio prima della gara tra Atalanta e Juventus.
DASPO - I tifosi bianconeri sono stati denunciati per danneggiamenti, lesioni, violenza a pubblico ufficiale, resistenza, lancio di oggetti e travisamento: per tutti loro scatterà il Daspo, ossia il divieto di accedere a manifestazioni sportive. Gli ultras juventini si vanno ad aggiungere ai 18 ultras dell'Atalanta già denunciati, ma il il procedimento è stato più lungo perché ci sono stati maggiori difficoltà nell'identificarli.

martedì 22 ottobre 2013

Scontri dopo Trapani-Spezia Arrestati tre ultras granata

Tre tifosi del Trapani sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile e della Digos per i disordini verificatisi al termine della partita con lo Spezia.

Si tratta di due 30enni e di un 26enne, accusati di aver lanciato oggetti contundenti contro i due pullman della locale azienda dei trasporti che portavano verso l'aeroporto gli oltre cento tifosi spezzini

36 DASPO IN ARRIVO PER IL GRUPPO BRESCIA 1911, DECISIONE ASSURDA!

Tutti 'daspati'! E ' questo il destino dei 36 ultras del gruppo '1911' che sono stati fermati sabato 12 ottobre nei pressi di un autogrill di Sarzana e fatti ritornare indietro scortati fino alle porte della città. L'accusa nei loro confronti è di essere partiti per una trasferta sportiva non autorizzata (il gruppo , come si sa, non è tesserato), quella della vicina La Spezia dove era di scena il Brescia, anche se i tifosi biancazzurri hanno affermato di essere diretti al mare dove avrebbero ascoltato alla radio la partita delle rondinelle. Sul pullman fermato dalla Digos bresciana e da quella spezzina, non sono stati trovati oggetti atti ad offendere, nè striscioni, nè 'semplici' fumogeni e il gruppo non ha opposto alcuna resistenza all'azione delle forze dell'ordine che ha preso le generalità di tutti i componenti prima di fare invertire la marcia al pullman stesso. Ora, la notizia dell'arrivo di 36 Daspo che saranno chiariti nei loro particolari nelle prossime ore.
Fonte:bresciaingol.com

lunedì 21 ottobre 2013

Offende gli ultras della Viterbese ma è costretto a chiedere scusa

VITERBO - Il rocambolesco finale di partita che ha portato il Ladispoli ad agguantare al 92’ la Viterbese Castrense regala anche un altro colpo di scena dopo il triplice fischio.

In seguito al gol di Mannucci, che scatena l’entusiasmo tra i padroni di casa, un giocatore del Ladispoli si rivolge con un gestaccio verso la parte della tribuna dove si trovano i circa cento tifosi gialloblù accorsi in riva al Tirreno.

Lo sgarbo non passa inosservato a una trentina di ultras giunti dal capoluogo della Tuscia che già dopo il triplice fischio pretendono le scuse del giocatore avversario. Cosa che poi accadrà.

«Ha offeso tutta la città di Viterbo è giusto che si scusi», dicono concitati.
A sorpresa nella loro azione i supporter gialloblù trovano l’appoggio dei tifosi locali rossoblù che, assieme alle forze dell’ordine, si dirigono verso lo spogliatoio delle squadre.
Qui sono proprio in tifosi locali a pretendere che il giocatore del Ladispoli esca per chiedere scusa alla curva ospite.

Seppur con le inevitabili urla del caso, tutto si svolge in maniera molto composta l’atleta di casa esce dallo spogliatoio ancora in accappatoio accompagnato da alcuni compagni di squadra e parla per circa un minuto con i supporters della Viterbese, per poi guadagnare di nuovo gli spogliatoi. Pace fatta quindi e un precedente che può fare scuola anche grazie alla mediazione dei tifosi locali che già prima dell’inizio della partita avevano esposto uno striscione di benvenuto alla «Viterbo ultras».

La Viterbese Castrense è vista come l’unica che può contendere al Rieti la vittoria del campionato e i tifosi del Ladispoli a causa di alcuni precedenti non sono in buoni rapporti con quelli sabini
www.ilmessaggero.itl

Basket: 7 ultras Pesaro denunciati per aggressione

Sette ultras della Victoria Libertas Pesaro sono stati denunciati dalla Digos per l'aggressione a tre tifosi della Virtus Bologna avvenuta lo scorso 21 settembre, nel corso del torneo Euro Hoop Series all'Adriatic Arena. Motivo del pestaggio uno striscione esposto dai tifosi felsinei nel settore in cui di solito prendono posto gli ultras della Vl. Tra i reati contestati anche quello di rapina, per una borsa strappata ad uno degli aggrediti.
 Secondo la ricostruzione della Digos i pesaresi appartengono tutti al gruppo Inferno Biancorosso 1975, e nei giorni scorsi c'era già stata una denuncia nei confronti di un altro aggressore. Le prognosi per i tre feriti andavano dai 3 ai 25 giorni.

domenica 20 ottobre 2013

AGROPOLI. Daspo per 8 ultras dopo la partita contro l'Akragas

I Carabinieri della Compagnia di Agropoli, hanno denunciato in stato di libertà 8 ultras agropolesi per concorso in violenza privata, danneggiamento, scavalcamento di recinzione e invasione di campo e sono stati tutti segnalati alla Questura di Salerno per l’applicazione del divieto di accesso ai luoghi dove si volgono le manifestazioni sportive (DASPO).
Gli otto ultras, durante la partita di calcio di serie D Agropoli – Akragas, giocata domenica allo stadio “Guariglia”, avrebbero danneggiato una recinzione, invadendo il campo e causando la sospensione dell’incontro per qualche minuto. Inoltre alcuni di essi, al termine della partita, hanno imposto ai giocatori di togliersi la maglietta della società prima di uscire dallo stadio.

giovedì 17 ottobre 2013

Sei denunce e quattro Daspo per i tifosi viola

Sei ultras viola sono stati denunciati dalla Digos, nell'ambito di diversi match.
Il primo episodio riguarda l’incontro di Europa League disputato a Firenze lo scorso 19 settembre tra la Fiorentina e la squadra portoghese del Pacos de Ferreira. Per festeggiare il secondo goal dei viola infatti dalla curva Fiesole sono stati lanciati in campo tre fumogeni, che hanno raggiunto i cartelloni pubblicitari ai lati del terreno di gioco, arrivando pericolosamente vicino al personale addetto, tra cui alcuni fotografi. A seguito delle indagini condotte, la Digos ha identificato il responsabile, un tifoso 51enne residente a Sesto Fiorentino, che è stato denunciato e sottoposto a procedimento finalizzato all’emissione del Daspo, l'interdizione a frequentare lo stadio.
Altri tre ultras sono stati inoltre denunciati, con l’ausilio della Digos di Bergamo, in occasione della trasferta dei tifosi viola per assistere all’incontro di campionato Atalanta-Fiorentina dello scorso 22 settembre. Durante la partita infatti due tifosi fiorentini hanno scavalcato il loro settore, entrando in quello contiguo ai tifosi locali che hanno iniziato a provocare, con gesti anche pesanti come quello, inconfondibile, del 'taglio della gola'. Il personale della Digos di Firenze è così intervenuto nel settore cuscinetto per far uscire i due tifosi viola, che in tutta risposta hanno iniziato a spingerli e a lanciargli addosso della birra: sono così stati denunciati per resistenza e scavalcamento di settore. La denuncia è arrivata anche per un altro tifoso fiorentino, riconosciuto mentre accendeva un fumogeno. Per tutti e tre è in arrivo il provvedimento di Daspo.
Denunciati infine lo scorso 26 settembre altri due giovani, uno dei quali minorenne, che sono stati sorpresi a imbrattare alcuni muri in zona Pian del Mugnone con scritte riconducibili all'ambiente della tifoseria organizzata fiorentina.
DA:www.lanazione.it

mercoledì 16 ottobre 2013

Violenze dopo Lecce-Carpi. Giudizio immediato per gli ultras indagati

Violenze dopo Lecce-Carpi. Giudizio immediato per gli ultras indagati
LECCE – Il gip Giovanni Gallo ha accolto la richiesta di giudizio immediato formulata nei confronti di tifosi giallorossi coinvolti nell’inchiesta sugli incidenti e le violenze avvenute all’interno e all’esterno dello stadio “Via del Mare” al termine dell’incontro del 16 giugno scorso contro il Carpi, che decretò la mancata promozione in serie B dei pugliesi. Nell’immediatezza degli scontri si procedette all’arresto di un 27enne originario di Mesagne e residente ad Erchie (Brindisi), Virgilio Coppola, e alla denuncia di un 33enne di Surbo e di un 19enne di San Cesario. La loro posizione è stata giù giudicata per direttissima.


Il 6 di luglio furono arrestati X 40enne di Matino; X, 36enne di Copertino; X, 26enne di Cavallino; X, 30enne leccese; X, 37enne del capoluogo salentino; X, 34enne di Lecce; X, 27enne, leccese; X, 42enne di Morciano di Leuca; X, 36enne originario di Maglie e X, 30enne di San Cesario di Lecce.
X, 23enne di Palermo, è accusato, oltre che di atti di violenza all’interno dello stadio dopo l’invasione, anche del danneggiamento e dell’incendio che ha distrutto la jeep della polizia parcheggiata dietro la Tribuna centrale, per, che si trovava nel capoluogo emiliano ed è stato arrestato dagli agenti della Digos di Bologna. Un 35enne di Sogliano Cavour fu denunciato per l’aggressione ad un fotoreporter, un’altra dozzina di supporter venne deferita a vario titolo.
Il primo di agosto – quando già molti degli arrestati della prima tornata erano stati rimessi in libertà - sulla base di ulteriori approfondimenti di indagine, finirono in manette X, 28enne di Lecce, X, 26enne di Copertino e X, 34enne di Firenze.
Nel corso degli interrogatori i tifosi collaborarono, fornendo la propria versione dei fatti e, in alcuni casi, una parziale ammissione di colpa. Quasi tutti i tifosi hanno sottolineato che il loro operato non è stato assolutamente premeditato, evidenziando di aver agito in modo inconsueto e spontaneo, trascinati dagli avvenimenti e dalla delusione di una promozione sfumata sul più bello.
Una circostanza che, come loro stessi hanno rilevato, non giustifica le loro azioni per cui si sono detti pronti ad assumersi le proprie responsabilità. A dimostrazione della mancata premeditazione e dell’esistenza di un progetto studiato a tavolino, il fatto che quasi tutti i supporter abbiano agito a viso scoperto, incuranti delle videocamere di sicurezza, delle forze dell’ordine e dei media. Nelle settimane successive tornarono tutti a piede libero mentre furono formalizzate altre due denunce
Violenze dopo Lecce-Carpi. Giudizio immediato per gli ultras indagati
Gli imputati rispondono, a vario titolo, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione dell’articolo 6 quater della legge speciale 401 del 1989 (violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive). In un caso, quello del giovane tifoso palermitano, è stata contestata anche la violenza privata e l’incendio. Gli investigatori sono convinti che vi sia un nesso di causalità tra gli incidenti del 16 giugno e quanto avvenuto il giorno prima all’interno di un noto ristorante cittadino quando, un gruppo di ultras, rivolse a calciatori e dirigenti minacce molto esplicite che si sarebbero tramutate in conseguenze reali nel caso in cui la squadra avesse mancato l’obiettivo promozione.
 

35 tifosi polacchi arrestati dopo Inghilterra-Polonia

Trentacinque tifosi polacchi ed un fan dell’Inghilterra sono stati arrestati ieri notte dopo la gara tra inglesi e polacchi valida per le qualificazioni ai Mondiali che ha visto a Wembley il successo della nazionale di Hodgson per 2-0 ed il conseguente pass per il Brasile a favore dei leoni bianchi.
 La polizia londinese ha arrestato 16 persone per possesso e uso di fuochi pirotecnici e bombe fumogene vietate, sei persone sono state fermate per ubriachezza molesta e disordini, 2 per possesso di droga, gli altri per disordini fuori dallo stadi. In 15 sono stati rilasciati, 9 sono tuttora in custodia cautelare, 8 sono usciti su cauzione e tre sono stati multati.

Discriminazione territoriale, comunicato C.Fiesole 1926

Esprimiamo il nostro pensiero in merito alle nuove misure di prevenzione contro la cosiddetta "discriminazione territoriale":
 - Con "discriminazione territoriale" andrebbe in primo luogo intesa la normativa dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e della Lega Calcio che vieta l'acquisto di biglietti a persone che risiedono in una regione piuttosto che in un'altra. Questa è proprio una discriminazione territoriale.
- Le chiusure degli impianti o di particolari settori per motivi di "discriminazione territoriale” sono da una parte un’ipocrisia – che alle istituzioni non importi un bel niente della giustizia sociale è evidente da sempre – e dall’altra l’ennesima prepotenza di chi vuole trasformare un gioco in uno show o testare come già accaduto nuove norme nell'ambito stadio per poi trasferirle anche all'esterno.
- Da più di 100 anni a questa parte, il calcio italiano è fondato sul “campanile”. Senza passione popolare e identità territoriale, il gioco non funziona. Fiorentina-Atalanta, per fare un’esempio, non è una “partita globale”. Non è Real Madrid-Manchester United, che ve la potete giocare in qualsiasi continente del mondo perché il pubblico va a vedere uno show. Fiorentina-Atalanta interessa a fiorentini e bergamaschi. E’ una questione di campanilismo. E’ così, fatevene una ragione.
- Alcune tifoserie hanno proposto delle alleanze e delle strategie per rispondere a questi ultimi attacchi delle istituzioni. La cosa ci stupisce molto, visti i precedenti. Da parte nostra, convinti che il “campanilismo” coinvolga tutto lo stadio e non solo “la minoranza ultras che tiene in ostaggio le società sportive”, crediamo che sia giusto fare quello che abbiamo sempre fatto da decenni a questa parte. Domenica prossima c’è Fiorentina-Juventus, e la tifoseria juventina, esattamente come è sempre stato, non verrà accolta a Firenze con striscioni di benvenuto.

Non sarà comunque facile effettuare cori di “discriminazione territoriale” contro gli avversari di domenica non avendo quest'ultimi una ben chiara città di provenienza.
AVANTI ULTRAS...ULTIMA VOCE "FUORI DAL CORO"
CURVA FIESOLE 1926

martedì 15 ottobre 2013

Incidenti in un pub di Londra: i tifosi del Napoli non c’entravano nulla

E’ stata clamorosamente smentita la prima ricostruzione degli incidenti che erano scoppiato la sera dell’1 ottobre all’interno di un pub di Londra nelle ore successive alla sfida di Champions League tra Arsenal e Napoli. I tifosi partenopei non hanno nulla a che vedere con le violenze commesse. I poliziotti inglesi hanno tratto in arresto il 42enne JP, di Gosport, cittadina dell’Hampshire, accusato
di essere il responsabile dei pesanti danneggiamenti subiti dal locale, il “Piepury Corner“, che si trova in Holloway Road. La vicenda, pubblicata dagli organi di informazione inglesi, è stata rilanciata da “Il Mattino”. Nell’occasione una persona era rimasta ferita ed aveva dovuto essere accompagnata in ospedale. In particolare, erano state lanciate alcune sedie infrantesi contro le finestre dell’esercizio commerciale. I reati contestati all’uomo incriminato sono lesioni personali gravi e disordini violenti.

COMUNICATO CURVA NORD MARSALA

ADESSO BASTA!IL GRUPPO L. 397 a.C E’ STANCO DI ESSERE ETICHETTATO DA VOI TUTTI, TIFOSI E NON. FARESTE BENE A CONOSCERE I FATTI PRIMA DI PUNTARCI IL DITO CONTRO.. È MOLTO FACILE TIRARE LE SOMME, FERMANDOSI SOLTANTO ALLE APPARENZE, DECRETANDO CHI E’LA VITTIMA E CHI IL CARNEFICE. È GIUSTO SENTIRE LE DUE CAMPANE, E’ GIUSTO CONOSCERE I FATTI A 360° PER POI, EVENTUALMENTE, GIUDICARE! NOI SIAMO STATI ZITTI E CI SIAM SORBITI LE VOSTRE CRITICHE SENZA CRITERIO. AVETE STABILITO CHE , NOI TUTTI, SIAMO DEI DELINQUENTI SENZA DISTINZIONE ALCUNA. SIAMO DEI SENZA CUORE, GENTE CHE VA CONTRO IL MARSALA.. MA CON QUALE FACCIA CI VENITE A DIRE QUESTO???! PER VOI IL “ SIGN.” NINO GENOVESE E’LA POVERA VITTIMA E NOI SIAMO I CARNEFICI PUNTO IL CASO E’ CHIUSO! EH NO, CARI SIGNORI, NOI NON CI STIAMO E VOGLIAMO DIRE LA NOSTRA! FACCIAMO UN PASSO INDIETRO E TORNIAMO A QUELLA, ORMAI, “FAMOSA” DOMENICA. GLI ULTRAS NON SONO DEI PAZZI CHE INVEISCONO SENZA MOTIVO CONTRO UN LORO “CALCIATORE” SOLO PERCHE’ LA SQUADRA HA CONSEGUITO UN RISULTATO NEGATIVO E QUINDI PERSO LA PARTITA. AMMETTETELO, SIGNORI, E’ QUESTO CHE PENSATE.. MA ALLORA QUESTI ULTRAS SON DAVVERO “MATTI” PERO’, ABBANDONANO LA FAMIGLIA, IL LAVORO , PER SEGUIRE LA SQUADRA OVUNQUE PER POI PICCHIARE UNO DEI CALCIATORI SOLO PERCHE’ SI E’PERSO UNA PARTITA????! MA NON VI SORGE ALCUN DUBBIO??NON VI PASSA PROPRIO PER LA TESTA CHE QUEL “CALCIATORE” ABBIA POTUTO SBAGLIARE NEI CONFRONTI DI TUTTI NOI TIFOSI MARSALESI?? IN QUALSIASI STADIO DEL MONDO ESISTONO LE CONTESTAZIONI; I TIFOSI ELOGIANO I LORO CALCIATORI E GLI STESSI TIFOSI LI CRITICANO.. IN QUALSIASI STADIO DEL MONDO E’ COSI’. I CALCIATORI SON TENUTI A PRENDERSI LE BELLE PAROLE DAI TIFOSI E NELLO STESSO TEMPO AD INCASSARE LE CRITICHE. SCUSATE NOI SIAM TENUTI A SORVOLARE SUI “MOMENTI DI RABBIA” DEI CALCIATORI E NELLO SPECIFICO VOGLIAMO SOFFERMARCI SUI “MOMENTI DI RABBIA” DEL “ SIGN.” GENOVESE: A TAL RIGUARDO VOGLIAMO DIRE CHE IL TESSERATO IN QUESTIONE OLTRE AD ESSERE RECIDIVO (ACIREALE, DOPO LA RETROCESSIONE,HA LANCIATO LA MAGLIA.. LEGITTIMAMENTE GLI è STATA RILANCIATA .. A QUEL PUNTO LUI DICEVA A TUTTI DI ESSERE DEI PEZZI DI ME…DA!;) HA SBAGLIATO ( E PURE TANTO) PROPRIO QUELLA “FAMOSA” DOMENICA.. HA SBAGLIATO A MANDARE A QUEL PAESE I SUOI STESSI TIFOSI ( CON QUESTO NON VOGLIAMO PER NIENTE GIUSTIFICARE LA NOSTRA AZIONE) MA SI SA AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE, GIUSTA O SBAGLIATA CHE SIA! LO STESSO, I GIORNI AVVENIRE, SI E’ PREOCCUPATO DI SCRIVERE DETERMINATE FRASI SU UN SOCIAL NETWORK SENZA ALCUN RITEGNO FRASI DEL TIPO “… MEGLIO COSI’MARSALA NON MERITA UN CAXXO…” E POI PRENDENDO TUTTI ,INDISTINTAMENTE ,PER UBRIACONI DICENDO “…CON LA RABBIA DI CHI AVEVA IL VINO IN CORPO.. SOLO QUESTO MI VIENE DA PENSARE…” P.S. FRASI POI CANCELLATE ( GRANDE DIMOSTRAZIONE DI COERENZA!!) PER POI RILASCIARE INTERVISTE AI GIORNALI DOVE LUI STESSO GIURAVA SOLENNEMENTE DI NON AVER FATTO ASSOLUTAMENTE NULLA AGGIUNGENDO, IN FINE, DI VOLER APPENDERE LE SCARPE AL CHIODO E DI ANDARE A LAVORARE. CARI SIGNORI CHE STATE LI A NASCONDERVI DIETRO IL VOSTRO DITO PUNTATO DRITTO SU NOI, VOGLIAMO FARVI QUESTA DOMANDA: PER QUALE OSCURO MOTIVO IL “ SIGN.” GENOVESE DEVE ED E’ PASSATO PER QUEL POVERO RAGAZZO MARSALESE, TRATTATO MALE DAI SUOI TIFOSI SENZA AVER FATTO NULLA????! PENSATE ANCORA CHE LUI NON SIA COLPEVOLE???! LUI E’ COLPEVOLE QUASI QUANTO NOI.. PERCHÉ’ “ QUASI QUANTO NOI”??! PERCHÉ’ PER QUANTO RIGUARDA LA NOSTRA POSIZIONE, COME’ BEN NOTO A VOI TUTTI, LA NOSTRA REAZIONE L’ABBIAMO PAGATA, LA PAGHIAMO E LA PAGHEREMO ANCORA. ASSUMENDOCI, TUTTI, LA RESPONSABILITÀ’ DELLE NOSTRE AZIONI, SENZA FAVORITISMI O ALCUN PRIVILEGIO.. A TAL PROPOSITO VORREMMO SAPERE PER QUALE MOTIVO IL “ SIGN.” GENOVESE DEVE PASSARE PER LA POVERA VITTIMA? LUI CHE SI DECANTA TANTO UOMO CON RELATIVI ATTRIBUTI.. QUESTI ATTRIBUTI DOVE STANNO???? CI HA DIMOSTRATO DI NON ESSERE IN GRADO DI POTARE AVANTI UNA SUA IDEA, HA DATO GRANDE DIMOSTRAZIONE DELL’ESSERE PER NULLA COERENTE ( IN QUANTO HA AFFERMATO DELLE COSE CHE POI SONO STATE SUBITO CANCELLATE ) A CONCLUSIONE DI CIO’ VI E’ PIÙ’ SEMPLICE AMMETTERE CHE NINO GENOVESE, DA MARSALESE, HA MANCATO DI RISPETTO A NOI TUTTI MARSALESI?! VI RIESCE PIÙ’ FACILE FARLO??? NOI NON SIAMO DEI DELINQUENTI, ABBIAMO A CUORE LE SORTI DEL MARSALA PIÙ’ DI OGNI ALTRA COSA AL MONDO, GIRIAMO PER LA SICILIA PORTANDO IN ALTO IL NOME DI MARSALA… E LO DIFENDIAMO COSTI QUEL CHE COSTI.. NON POSSIAMO PERMETTERCI DI SOPPORTARE QUESTO… BISOGNA CHE OGNUNO SI ASSUMI LA RESPONSABILITÀ’ DELLE PROPRIE AZIONI, NESSUNO ESCLUSO. A TAL PROPOSITO NINO GENOVESE DOVREBBE ASSUMERSI LE SUE DI RESPONSABILITÀ’ E PORGERE PUBBLICAMENTE LE SCUSE PER TUTTO, PER QUELLA DOMENICA E SOPRATTUTTO PER QUELLO SCRITTO DOPO E POI CANCELLATO. DEVE CHIEDERE SCUSA A NOI TUTTI, A NOI MARSALESI.. DA MARSALESE QUALE E’! FINO A QUANDO, GENOVESE, NON CHIEDE SCUSA PUBBLICAMENTE ( ATTRAVERSO I MEZZI A LUI A DISPOSIZIONE) AI TIFOSI E ALLA CITTÀ’ DI MARSALA, FINO A QUEL MOMENTO VERRÀ’ SEMPRE COSTANTEMENTE CONTESTATO!
L. 397 a.C.

lunedì 14 ottobre 2013

VARESE: Ultrà denunciato e "daspato" 5 anni dopo la partita contro il Trapani


Un daspo a 5 anni con obbligo di firma. E’ la decisione del questore Francesco Messina. Il provvedimento ha colpito un ultrà del Varese di 36 anni che ieri, insieme a un gruppo di amici, ha aggredito due supporters del Trapani al termine della partita di calcio di serie B che si è svolta alle 15 allo stadio Franco Ossola. Il tafferuglio è stato bloccato dalla polizia, ma dalla questura spiegano che i tifosi aggrediti si erano recati all’impianto sportivo con macchine proprie e dunque non erano stati segnalati nella mappa dei mezzi ospiti che, a ogni incontro casalingo, vengono sostanzialmente I due trapanesi avevano parcheggiato la vettura nell’area sosta del supermercato Lidl, in via Borghi, a pochi passi dalla transenna e presidio della polizia locale (che ha segnalato subito il tafferuglio) e che delimita un’area interdetta alle auto. Il gruppo di ultras varesini si è avvicinato ai trapanesi, almeno mezzora dopo il termine del match, e c’è stata una breve scazzottata, con insulti e spinte. In particolare, il gruppo era costituito da circa 6 persone, e uno dei partecipanti alla colluttazione ha brandito un ramo di legno o lo ha scagliato nell’occhio a un rivale. Il varesino è stato denunciato per lesioni e uso di arma impropria. Il siciliano medicato in ospedale.
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Catanzaro: Quarant'anni degli Ultras, in occasione dell’anticipo di campionato fra il Catanzaro e l’Ascoli, coreografia speciale

Venerdì sera, in occasione dell’anticipo di campionato fra il Magico Catanzaro e l’Ascoli, gli UC’73 festeggeranno quarant’anni di storia con l’ennesima, magnifica coreografia. "Poche cose, nella nostra città, - si legge in una nota degli Ultras 1973 - sono arrivate a un traguardo così importante. Gli Ultras ci sono riusciti e continueranno ad essere un punto di riferimento sugli spalti del Nicola Ceravolo e in tutti gli stadi dove giocheranno le Aquile.
Al di là delle categorie e del rendimento della squadra, non ci importa della proprietà o di chi indosserà la maglia, non ci colpiranno diffide o repressione, non ci interessa la televisione. Noi ci saremo sempre!
Per la corretta riuscita della coreografia, invitiamo tutti i tifosi, soprattutto quelli che venerdì riempiranno la curva Massimo Capraro, a collaborare e contribuire, aiutandoci ad allestire uno spettacolo all’altezza della nostra storia. Sarà la festa di e per tutti: città e tifoseria, uniti ancora una volta per accompagnare i giallorossi alla vittoria.
Per chi c’è stato e per chi ci sarà…

domenica 13 ottobre 2013

COMO: DASPO E CONDANNE PER LANCIO DI FUMOGENI

Tre giovani tifosi del Como pagano a caro prezzo lo sconsiderato gesto di aver lanciato dei fumogeni in campo nel maggio scorso durante la partita tra Como e Ternana allo stadio Sinigaglia. Lancio che, di fatto, ha pure provocato la momentanea interruzione della partita. I tre ultras azzurri, oltre ad avere già ricevuto il Daspo (allontanamento da tutti gli impianti sportivi ndr) rispettivamente per uno, tre e cinque anni, hanno ora incassato anche la sentenza penale per il loro gesto che ha messo a rischio la sicurezza del pubblico. Per loro, infatti, otto mesi di condanna da parte del giudice dell’udienza preliminare di Como con sospensione condizionale, ma devono pagare tutte le spese processuali. Inoltre, sempre il giudice, ha deciso per tutti e tre il divieto di ingresso in un luogo dove si svolge una manifestazione sportiva per tre anni. I tifosi sono stati identificati dalla Digos con le telecamere a circuito chiuso del Sinigaglia: sono ripresi in modo chiaro mentre effettuano il lancio.

sabato 12 ottobre 2013

Savoia, vietata la trasferta a Capo D´Orlando ai tifosi torresi

La trasferta di Capo D’Orlando è vietata ai tifosi del Savoia. l’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive, nella determinazione n. 38, in virtù delle informazioni giunte dai Commissariati di Pubblica Sicurezza interessati, ha inserito l’incontro di calcio Orlandina-Savoia, in programma domenica 13 ottobre 2013, tra quelli connotati da alto profilo di rischio rinviando le valutazioni al Comitato di Analisi per la Sicurezza della Manifestazioni Sportive per individuare misure organizzative di rigore.
Nelle prossime ore, dunque, i successivi atti formali (il Casms indicherà alla Prefettura di Messina il divieto di vendita dei biglietti per i residenti della provincia di Napoli) porteranno alla chiusura del settore ospiti dello stadio di Capo D’Orlando. Si tratta della prima trasferta vietata ai tifosi di Torre Annunziata in questa stagione agonistica. Il Savoia, nei tre precedenti impegni esterni (Rende, Pomigliano e Agropoli), aveva potuto contare su una eccezionale cornice di pubblico al seguito. Domenica prossima non potranno ripetersi questi autentici esodi a causa di un provvedimento quanto meno discutibile provocato dalla concomitante presenza nello stretto di Messina di tifoserie considerate rivali come Cavese, Foggia e lo stesso Messina.

A Marsiglia già pensano al Napoli:i tifosi ideano una maglietta ad hoc

Mantenendo fede alla loro reputazione, i “supporters” francesi hanno ideato (e smerciato) delle magliette, riportanti delle scritte contro il prossimo avversario europeo, il Napoli.
 La prima scritta (ovviamente) in francese : “Nous ne sommes pas des napolitains” in italiano, come intuibile, diventa il “classico” coro utilizzato anche nel nostro paese e tanto discusso per le note vicende relative alle discriminazioni territoriali di questi giorni: “Noi non siamo napoletani”. Mentre per quanto riguarda la seconda, probabilmente nessuna traduzione o particolare tipo di aiuto serve per intuire il messaggio voluto lanciare dai francesi.
 Una maglia e un modo di fare tifo che verrà sicuramente discusso in questi giorni così particolari per il nostro calcio, alle prese con le polemiche ultras, chiusure di stadi e settori e un malcontento generale che sta lentamente stancando tutti.

venerdì 11 ottobre 2013

Comunicato Nuova Guardia Salerno 1990

La Salerno ultras non ha padroni,massimo rispetto e solidarietà al nemico che vive la nostra stessa situazione di repressione totale come la recessione e tutti i vari problemi che affliggono la nostra nazione,fossero causati dagli ultras che hanno la colpa di amare ed esprimere tutta la vera e sana passione per la propria città.Ma da qui a dare sostegno a gente che si definisce ultras,quando fino a ieri hanno pensato solo ed esclusivamente ai cazzi loro,in primis vedi la tessera del tifoso,oggi
chiedono appoggio a tutte le curve italiane,questo mai.Premesso che anche noi siamo assolutamente contro a qualsiasi forma di repressione,ma se oggi si è arrivato a questo è soprattutto colpa di questi falsi e opportunisti gruppi che hanno fatto del loro presunto amore verso la loro casacca solo ed esclusivamente i loro interessi,l'essere ultras è tutta altra cosa,in primis amore per la città senza nessun tipo di speculazione,noi non camminiamo con la Ferrari o facciamo film o viaggiamo con l'aereo personale della squadra,ma detto questo ognuno vive la propria passione a modo suo!Salerno da sempre combatte il tutto ma a modo nostro,e qualsiasi forma di protesta faremo è e sarà solo a modo nostro!!!Salerno non ha padroni o maestri da seguire!

giovedì 10 ottobre 2013

Gli ultras del Genoa si schierano con le altre curve: "Contro decisioni assurde"

In una nota la tifoseria organizzata del Genoa spiega le ragioni che l'hanno portata ad essere solidale con la protesta promossa dagli ultras di Milan ed Inter circa la chiusura delle curve e degli stadi per i cori di "discriminazione territoriale".
In certi casi l’essere ultras è l'unica cosa che ci accomuna, ma i nostri ideali bastano e avanzano per poter e DOVER prendere una posizione, che naturalmente è quella dalla parte di chi subisce decisioni al limite dell’assurdo, siano essi Napoletani o Milanisti, perchè i fatti di questi giorni vanno oltre i colori: colpiscono noi persone, noi tifosi, al di la dell’appartenenza calcistica. Vogliono fermarci, vogliono zittirci, hanno provato a colpire direttamente su di noi ma questo non ci fermerà mai, allora iniziano a colpire le nostre curve, provano a disgregarci, ad allontanarci, ed anche se questo non basterà, non si può continuare a rimanere cechi davanti a un’autorevole ed errata interpretazione delle leggi. Se rimaniamo in silenzio, un giorno adotteranno la loro personalissima” interpretazione delle leggi anche sui singoli cittadini, e allora il nostro atteggiamento potrà essere ridotto solamente all’omertà, e questo non possiamo accettarlo.
Stanno distruggendo il nostro mondo, ieri le trasferte, gli striscioni, oggi non siamo più liberi nemmeno di cantare cori e sfottò, che nel calcio esistono da quando esiste il calcio. Vorremmo chiedere dove sta l’insanità nel prendere in giro l’avversario? Vogliamo davvero credere a tutti i perbenisti e moralisti che affollano il nostro paese? Il marcio, se vogliamo, sono proprio loro che sollevano polveroni inutili pur di distogliere l’attenzione dai tanti e reali problemi che abbiamo in Italia. Riteniamo opportuno informare che noi Genoani non siamo rimasti immuni da decisioni assurde prese dalla stessa Procura Federale che ci ha vietato, senza alcun valido motivo, l’utilizzo di tamburi e megafoni, limitandoci nell’esternare al meglio la nostra passione. Se lo sfottò offende, qual è l’accusa al tamburo? Dobbiamo restare tutti uniti se crediamo ancora in questo mondo che ci vogliono distruggere e per cui continueremo a lottare, fino alla fine".
"Arrivati al punto di non ritorno - conclude il comunicato della Gradinata Nord - ora diciamo basta e pur di difendere la nostra passione e i nostri ideali siamo disposti a tutto, trasferendo il nostro dissenso nelle strade. Mai un passo indietro, fino all'ultimo uomo".

COMUNICATO CURVA NORD VARESE: IL NOSTRO MINUTO DI SILENZIO PER NON DIMENTICARE

"Nella partita di domenica 13 ottobre, Varese - Trapani, la Curva Nord osserverà un minuto di silenzio in memoria delle vittime di una guerra che ormai da qualche anno affligge il nostro pae...se.

E’ una guerra silenziosa: non ci sono trincee, bombardamenti e scontri a fuoco, nonostante questo, ha causato comunque migliaia di vittime in tutto il territorio nazionale.

La crisi c’è e non passa.. lo Stato non c’è ed è assente. La gente muore. Muore per disperazione.

Tantissimi imprenditori si sono tolti la vita perché strangolati dai debiti e da Equitalia (usura legalizzata), moltissimi operai hanno perso il lavoro e compiono gesti disperati per tirare avanti (anche i piu’ estremi) ,molti dei nostri pensionati sono costretti a rubare nei supermercati per sfamarsi perché percepiscono una pensione non sufficiente a garantire loro un tenore di vita adeguato.

Per loro nessun lutto nazionale, non fanno pena, non fanno notizia. Sono semplicemente ITALIANI e prevale l’indifferenza.

Siamo indignati e vogliamo prendere una posizione chiara e decisa nei confronti del lutto nazionale deciso e voluto dalle nostre istituzioni settimana scorsa inerente ad un fatto di cui tutti siamo a conoscenza.

Vista l’indifferenza del Governo e del Presidente della Repubblica di fronte alle vittime della crisi ,nostri connazionali, noi domenica osserveremo un minuto di silenzio per non dimenticare i martiri di questa guerra silenziosa e pericolosa.


CURVA NORD VARESE

Arresti tra gli ultras dell'Unione Venezia, nei guai "Gate 22" e "Vecchi Utras"

Provvedimenti cautelari e perquisizioni sono stati eseguiti nelle prime ore di martedì da carabinieri e polizia di stato nei confronti di una trentina di persone aderenti a due gruppi contrapposti, anche sul piano politico, di ultrà del Venezia calcio. I provvedimenti hanno riguardato esponenti della frangia "Gate 22", vicina all'estrema sinistra, e appartenenti alla frangia "Vecchi ultras" vicina agli ambienti dell'estrema destra. Proprio da questo schieramento sembra siano stati sequestrati striscioni e oggetti vari di matrice neonazista, con slogan razzisti che contenevano chiari riferimenti alla recente tragedia di Lampedusa.
Le ipotesi di reato al centro dei provvedimenti cautelari - obbligo di dimora e obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria - vanno dal concorso in tentato omicidio a lesioni aggravate, a porto abusivo di armi improprie. Le indagini hanno portato alla luce diversi episodi di scontri violenti tra le due frange di ultrà a Venezia e a Mestre. Scontri che si sono articolati soprattutto negli ultimi due anni e che hanno avuto episodi quali una rissa a Mestre a cui hanno partecipato 20-30 persone aderenti a fazioni opposte, con feriti anche gravi, e un altro episodio particolarmente violento a piazzale Roma, il terminal automobilistico di Venezia, nell'ottobre scorso, quando un giovane è stato fermato per aver aggredito con un martello un tifoso dell'altro schieramento, colpendolo alla testa
da: www.veneziatoday.it

martedì 8 ottobre 2013

COMUNICATO UFFICIALE:IL GRUPPO TRADIZIONE – ANTICHI VALORI – FIGHTERS -

 OPPONENDOSI AI PROVVEDIMENTI INTRAPRESI DALLA PROCURA FEDERALE RIGUARDO I “CORI ESPRESSIVI DI DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE” INFERTI ALLA SOCIETA' MILAN E RELATIVA TIFOSERIA, RITENENDO SIANO SOLTANTO UN ALTRO INUTILE ED INCOSTITUZIONALE MECCANISMO PER DISCRIMINARE SOLTANTO IL NOSTRO POPOLO ULTRAS, CONDANNANDO LA LIBERA ESPRESSIONE DI PENSIERO INVITA TUTTA LA TIFOSERIA JUVENTINA, IN OCCASIONE DELLA TRASFERTA A FIRENZE DEL 20 OTTOBRE A CANTARE INSIEME A NOI I “FAMIGERATI” CORI DI DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE
E A TUTTE LE TIFOSERIE DI UNIRSI ALLA NOSTRA PROTESTA ESPONENDO STRISCIONI E CANTANDO I SOPRACITATI CORI IN TUTTI GLI STADI VENERDI 18, SABATO 19 E DOMENICA 20 OTTOBRE 2013.
NON RENDIAMOCI OSTAGGI DI CHI E' IL PRIMO RAZZISTA E DISCRIMINATORE!!!!
TUTTI UNITI CE LA POSSIAMO FARE!!!!!!!

IL DIRETTIVO TRADIZIONE – ANTICHI VALORI - FIGHTERS

Incidenti Bologna-Verona: arrestati 5 ultrà

Quattro ultrà del Verona sono stati arrestati e un quinto, che era rimasto ferito da una coltellata, è stato denunciato a piede libero dalla Digos della Questura scaligera in relazione agli scontri avvenuti domenica scorsa a Bologna. Le ipotesi di reato sono di rissa pluriaggravata e possesso e lancio di oggetti contundenti, tipo bottiglie e bastoni. Gli arresti sono avvenuti anche sulla base dei riscontri successivi alla visione delle immagini degli scontri fornite alla Digos veronese dai colleghi di Bologna
Un arresto differito è stato eseguito a Bologna, sempre per gli incidenti della scorsa domenica. E' un bolognese di 39 anni, legato al gruppo di tifosi 'Beata gioventù'. E' accusato di rissa aggravata e lesioni. Nelle immagini lo si vede con un'arma in mano, probabilmente un coltello. E' sospettato di essere coinvolto nel ferimento del veronese accoltellato al braccio
Da: @Ansa

Comunicato ufficiale CN69 Inter

LEGGERE ATTENTAMENTE, COMUNICATO UFFICIALE:

ORA BASTA!!!
E’ DAVVERO TROPPO!!!

Partiamo subito con la premessa per tutti i benpensanti, i moralisti col colletto bianco, giudici vari, istituzioni, società e organi preposti alla sicurezza che leggeranno queste poche righe:

1)SIAMO AL FIANCO DELLA CURVA DEL MILAN!!!
Si, proprio loro che sono i nostri più odiati nemici nelle stracittadine e che, fin da bambini, ci hanno fatto conoscere le parole ODIO e RANCORE.
Proprio loro che stanno subendo in questo momento un attacco mediatico forse ancora più forte di quello che abbiamo subito noi dopo Inter-juve.

(Basta leggere una delle “tastiere” più veloci di questo perbenismo mediatico su
http://www.repubblica.it/rubriche/temposcaduto/2013/10/07/news/problema_razzismo_sanzioni-68125509/?ref=HRERO-1

per inciso…Professor Aligi Pontani sei proprio un pagliaccio!!!)

2)STIAMO CON I NAPOLETANI!!!
Si, proprio loro contro i quali coltiviamo forse la nostra più acerrima inimicizia.
Proprio loro che hanno dimostrato domenica, con lo striscione “NAPOLI COLERA” esposto nella loro curva e con i cori contro Napoli e i napoletani da loro intonati per far capire, se ce ne fosse ancora bisogno, chi sono i VERI BUFFONI di questa triste storia di discriminazione e razzismo…

3) SIAMO PRONTI E AUSPICHIAMO CHE TUTTE LE CURVE FACCIANO CORI DISCRIMINANTI PER ARRIVARE AD UNA DOMENICA DI TOTALE CHIUSURA DEGLI STADI!!!
Difficile la contemporaneità, probabilmente meno difficile coordinarsi…
Più facile ancora FARLO piuttosto che dirlo o scriverlo!!!


Entrino, signori, entrino…
Questa volta non è la “quasi Ultras” Milena Gabanelli a cercare di “togliere le fette di salame dagli occhi” degli italiani per fargli capire a che punto siamo arrivati…Fino a che punto siamo diventati ridicoli…Fino a che punto lo stato italiano, i media, i “grandi pensatori” italiani, stiano li, alla finestra, a guardare cosa sta succedendo nel calcio in queste ultime settimane…SENZA DIRE NULLA…
Questa volta sono gli Ultras ad alzare la mano…
Quelli che continuano ad essere additati di “magiche connivenze” con le società di calcio nonostante ci sia gente che non mangia a pranzo per settimane per andarsi a vedere una partita in Azerbaijan…
Quelle decine di migliaia di CITTADINI che tengono in vita da ormai più di 40 anni il movimento aggregativo più grande d’Italia. (Eh si…ci dispiace sottolinearvelo, ma è proprio cosi…)
Questa volta sono gli Ultras che vi ricordano la Costituzione della Repubblica Italiana:

ART. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

ART. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.



Questa volta sono gli Ultras che vi chiedono:

GENTE,

VI RENDETE CONTO IN CHE PAESE STIAMO VIVENDO???

VI RENDETE CONTO DI COME I MEDIA E I POLITICI RIESCONO A MANIPOLARE LE NOSTRE DECISIONI, LA NOSTRA LIBERTA’ DI PENSIERO???

VI RENDETE CONTO CHE USANO IL CALCIO, NOSTRO SPORT PIU’ POPOLARE E SEGUITO, PER UTILIZZARE PROVVEDIMENTI ANTICOSTITUZIONALI DA “TESTARE” SULLA POPOLAZIONE???

VI RENDETE CONTO CHE SIAMO IN UN PAESE IN CUI ESISTONO PARTITI POLITICI CHE SI FONDANO SULLA DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE??? (“roma ladrona” cos’è scusate??? Il titolo di un film??? E questi signori vengono a fare la morale a noi???)

VI RENDETE CONTO CHE USANO IL CALCIO PER MANIPOLARE LA VOSTRA OPINIONE???
CHE VI HANNO IMBAMBOLATO DICENDOVI CHE LA TESSERA DEL TIFOSO E IL BIGLIETTO NOMINALE SERVONO PER GARANTIRE LA SICUREZZA E IDENTIFICARE I VIOLENTI O CHI SI COMPORTA MALE E SONO CONTINUAMENTE SBUGIARDATI DA LORO STESSI CON I PROVVEDIMENTI TIPO LA CHIUSURA DI UN SETTORE PER 20 ULULATI O “CORI DISCRIMINANTI” DA PARTE DI MINORANZE???

VI RENDETE CONTO DELL’ASSURDITA’ CHE STIAMO VIVENDO, GUARDA CASO NELLO SPORT PIU POPOLARE DEL NOSTRO PAESE, CON LA NUOVA SCIENZA DELLA “SCALETTA DELL’INSULTO” DOVE “MILANO IN FIAMME” SI PUO’, “NAPOLI COLERA” NO, DOVE UN ULULATO A BALZARETTI CHE VIENE ESPULSO O A GATTUSO SI PUO’ MA UN ULULATO A BALOTELLI NO???

VI RENDETE CONTO CHE UN POLITICO, OLTRE A RUBARCI I SOLDI, E’ LIBERO DI INSULTARE UN ALTRO POLITICO SENZA CHE GLI VENGA CHIUSO NESSUN SETTORE DEL PARLAMENTO E SENZA CHE NESSUNO GLI FACCIA ONDATE MEDIATICHE MORALIZZANTI E DISPREZZANTI PER PAURA DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO AL GIORNALE???

VI RENDETE CONTO CHE IN UN PERIODO DI CRISI COME QUESTO SI STANNO SCERVELLANDO PER “CREARE” PROBLEMI CHE NON ESISTONO PIUTTOSTO CHE AFFRONTARE I REALI PROBLEMI DEL NOSTRO PAESE???

VI RENDETE CONTO DI QUANTO SIAMO CADUTI IN BASSO, NEL RIDICOLO, CON GIUDICI, ORGANI FEDERALI, STAMPA E PREFETTI CHE PARLANO E LAVORANO ORE E ORE SU QUALCHE, MAGARI STUPIDO, MA PUR SEMPRE SEMPLICE SFOTTO’???

VI RENDETE CONTO DI QUANTO SIANO FALSI NON CHIUDENDO GLI STADI E/O LE CURVE E CONTINUANDO AD USARLE COME TEST DI MORALITA’ NEI CONFRONTI DELL’OPINIONE PUBBLICA (CHE POI E’ LA STESSA CHE MANIPOLANO)???

VI RENDETE CONTO CHE I TIFOSI DEL NAPOLI, CON I LORO CORI E STRISCIONI SU LORO STESSI, HANNO RIDICOLIZZATO TUTTI I VARI FENOMENI DA BARACCONE (DA TOSEL, AI GIORNALISTI, AI PREFETTI, AI BENPENSANTI CHE ODIANO LE CURVE…) CON L’INTELLIGENZA E LA SUPERIORITA’ MORALE ???

VI RENDETE CONTO CHE IL POTERE (DEL CALCIO E NON…) E’ IN MANO A PERSONE CHE NON HANNO IL MINIMO REQUISITO PSICHICO PER EMETTERE PROVVEDIMENTI “DI BUON SENSO”???

VI RENDETE CONTO CHE NEL CALCIO, COME NELLA POLITICA, CHI GOVERNA SA SOLO PREDICARE BENE SALVO POI RAZZOLARE MALE??? CHE, PER ESEMPIO, PER FAR COMPRENDERE MEGLIO QUESTA DOMANDA A TUTTI, DA CALDEROLI, A BERLUSCONI, A GRILLO ETC. ETC. SENTIAMO SOLO UNA MAREA DI CAZZATE E NON C’E’ N’E’ UNO CHE SI PREOCCUPA DI VOLER GOVERNARE PER IL BENE DEL PAESE E DEL POPOLO???

VI RENDETE CONTO DELLA FINE CHE FARA’ LA LIBERTA’ DI PENSIERO E LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE SE ANDIAMO AVANTI COSI???

LO STADIO E’ SOLO UN GROSSO CATINO DOVE SI CONCENTRA LA SOCIETA’ DI OGGI…

E’ ORA DI SVEGLIARSI…


Nel meditare sulle domande che poniamo a tutti, Ultras e non, ci riserviamo di proporre iniziative POPOLARI coordinate con altri tifosi, Ultras, con gli stessi tifosi dell’altra squadra della nostra città, con i nostri gemellati, con i nostri rivali storici e con chiunque comprenda lo sbalorditivo tentativo di imporre alle nostre menti un perbenismo alieno frutto dei pazzi psicotici che comandano il nostro calcio, il nostro paese…


Prima di dimenticarsi il punto 3 della nostra premessa ribadiamo:

NOI SIAMO PRONTI!!!

AVANTI GENTE…AVANTI ULTRAS!!!

CN69

Chiusura San Siro, comunicato Curva Sud.

"BENVENUTI NEL PAESE DOVE LA GOLIARDIA E LO SFOTTÒ SONO MOTIVO DI SANZIONI CHE LIMITANO LA LIBERTÀ.
IN ITALIA SI ASSISTE IN QUESTI GIORNI ALLA MESSA IN ATTO DI UNA RIDICOLA INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE CHE CI RENDE I PROTAGONISTI DI UN ATTACCO INSENSATO E INGIUSTIFICABILE.
È DI IERI LA NOTIZIA DELLA CHIUSURA DELL’INTERO STADIO IN OCCASIONE DI MILAN – UDINESE A SEGUITO DELL'INTONAZIONE DEGLI ORMAI NOTI CORI "RAZZISTI" CONTRO I NAPOLETANI DURANTE LA PARTITA JUVENTUS – MILAN.
E SUCCEDE PROPRIO NEL WEEKEND IN CUI LA STESSA TIFOSERIA PRESA IN CAUSA, OSSIA QUELLA NAPOLETANA, CELEBRA CON NOTEVOLE SENSO DI MENTALITÀ E AUTOIRONIA IL FATTACCIO (LA NOSTRA CURVA È STATA CHIUSA) SFIDANDO DI FATTO I SEDICENTI ESPERTI E FACENDO LORO VEDERE QUANTO FALSE E RIDICOLE SIANO QUESTE ACCUSE, E INSEGNANDO COSÌ A TUTTA ITALIA CHE COSA SIGNIFICA "SFOTTÒ" ALLA FACCIA DEI FALSI MORALISTI.
SIA CHIARO CHE NESSUNO CONSIDERA LA LEGGE CONTRO IL RAZZISMO UNA LEGGE INUTILE O SBAGLIATA, NON VOGLIAMO PASSARE PER QUELLI CHE SI OPPONGONO ALLA CONDANNA DI OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE, IL PROBLEMA È CHE SUL TERMINE "OGNI FORMA" SI STA PASSANDO DALLA FERMA CONDANNA DI UN FENOMENO, PER QUANTO CI RIGUARDA INACCETTABILE, QUALE È IL RAZZISMO, ALL'IMPOSSIBILITÀ DI ESSERE GOLIARDICI, ACIDI E PERSINO MALEDUCATI!
QUESTI SIGNORI NON SI RENDONO CONTO CHE CON QUESTO COMPORTAMENTO SCRITERIATO E MIOPE SI RISCHIA DAVVERO DI PERDERE LA BATTAGLIA CONTRO IL RAZZISMO, PERCHÉ TUTTA ITALIA STA RIDENDO ALL'IDEA CHE SI POSSA SQUALIFICARE UN TIFOSO CHE PRENDE IN GIRO L'AVVERSARIO.
POSSIBILE CHE NESSUN GIORNALISTA SI INTERESSI ALL'ARGOMENTO E FACCIA NOTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA QUESTA SITUAZIONE ASSURDA?
NOI CI TROVIAMO ANCORA UNA VOLTA VITTIME DI LEGGI CHE PUNISCONO SOLO QUELLO CHE DÀ FASTIDIO, OVVERO IL TIFOSO ALLO STADIO.
NOI NON ABBASSIAMO LA TESTA DI FRONTE A QUESTI SOPRUSI E CI AUGURIAMO CHE TUTTA ITALIA ABBIA PRESENTE A CHE COSA ANDIAMO INCONTRO: CI STANNO TOGLIENDO IL DIRITTO DI ESPRIMERE IL NOSTRO TIFO E SAREMO BEN FELICI DI SCOPRIRE QUANTO UN CAMPIONATO GIOCATO A PORTE CHIUSE SARÀ INTERESSANTE PER I MERCATI ESTERI CREANDO UN BUCO AL SISTEMA CALCIO.
FACCIAMO UN APPELLO PUBBLICO AL PERSONALE DELLE ISTITUZIONI: ORA È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCHIERARSI, L'APPARTENENZA ALLA DESTRA O SINISTRA NON CONTANO, È UNA BATTAGLIA DI LIBERTÀ!
VOGLIAMO PROPRIO VEDERE CHI CI SOSTERRÀ, NON SOLO A PAROLE, VOGLIAMO CHE PRENDIATE COSCIENZA DI QUANTO È STATA SBAGLIATA L'APPLICAZIONE DI QUESTA LEGGE PER PORVI RIMEDIO QUANTO PRIMA!
PERCHÉ QUELLO CHE STA SUCCEDENDO È L'ENNESIMA E FORSE LA PIÙ GRAVE FORMA DI LIMITAZIONE DELLA NOSTRA REALTÀ.
I NAPOLETANI HANNO SEGNATO LA VIA...
A QUESTO PUNTO USIAMO LE ARMI CHE ABBIAMO A NOSTRA DISPOSIZIONE, FIDUCIOSI IN UNA RISPOSTA DA PARTE DI CHI DAVVERO SI SENTE ULTRAS. OLTRE LA RIVALITÀ, OLTRE A TUTTO.
L'ARMA PER SCONFIGGERE IL NEMICO CI VIENE FORNITA DAL NEMICO STESSO...
CURVA SUD MILANO

lunedì 7 ottobre 2013

Benevento, Evacuo fa infuriare gli ultras.

A fine match tra Benevento e Nocerina il capitano dei sanniti Felice Evacuo è andato a salutare prima i suoi tifosi e poi quelli della Nocerina, sua ex squadra lo scorso anno. La grande rivalità fra le due tifoserie ha fatto insorgere gli ultrà del Benevento, che si sono sentiti offesi dal gesto del giocatore. A fine gara c’è stato grande caos all’esterno dello stadio, con Evacuo chiamato a gran voce a una
spiegazione. Il giocatore ha pure accusato un malore per tutto il clamore che si era creato per questo gesto. Il Presidente dei giallorossi Vigorito, a sua volta, è rimasto sconcertato dal comportamento del suo giocatore, andando su tutte le furie negli spogliatoi. Evacuo ha deciso istintivamente di mettere sul tavolo il suo contratto e chiedere la rescissione, così come poi hanno fatto il tecnico Carboni e il Ds Pastore. Grande caos, con la tifoseria che da fuori offendeva pesantemente l’ex Nocerina. In serata gli ultrà beneventani hanno poi diramato un comunicato durissimo contro Evacuo.

”Eravamo stati chiari con tutti. Ognuno è responsabile delle proprie azioni. Lo avevamo detto anche a lui prima dell’inizio della stagione. I fatti verificatisi al termine della gara contro la Nocerina avranno le conseguenze ed il peso che meritano, senza il minimo dubbio o tentennamento: il signor Felice Evacuo ENTRO STASERA deve effettuare la RESCISSIONE DEL CONTRATTO senza attendere decisioni altrui; contestualmente alla rescissione è pregato di LASCIARE LA CITTA’ entro lo stesso termine. Non solo. L’eventualità che Felice Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un AFFRONTO ALLA CURVA SUD e come tale sarà trattato. Su quanto accaduto negli spogliatoi a riguardo delle posizioni societarie di altri elementi dello staff non nutriamo alcun interesse, rimettendoci a qualsiasi scelta venga presa. Ribadiamo il concetto nel caso fossimo stati poco chiari: FELICE EVACUO DEVE LASCIARE LA CITTA’ ENTRO QUESTA SERA SENZA FARVI PIU’ RITORNO. CURVA SUD BENEVENTO”.

sabato 5 ottobre 2013

Europa League, Lazio: un turno a porte chiuse per cori razzisti

La Uefa ha condannato la Lazio a giocare la prossima partita di Europa League contro l'Apollon Limassol a porte chiuse a causa dei nuovi episodi di cori razzisti da parte dei suoi tifosi.
In una nota, la Uefa ha accusato i tifosi della Lazio di "comportamento razzista" e di aver esposto "uno striscione inopportuno" in occasione del match contro il Legia Varsavia lo scorso 19 settembre. La Uefa ha inoltre inflitto alla società una multa di 40mila euro e ha comminato una ammonizione all'allenatore Vladimir Petkovic per ritardata rientro in campo contro il Legia.
Per la Lazio è l'ennesima sanzione che viene comminata dall'Uefa per il comportamento dei suoi tifosi, i biancocelesti già l'anno scorso furono puniti per i cori razzisti e per gesti di stampo fascista. La gara contro l'Apollon Limassol è in programma il prossimo 7 novembre allo stadio Olimpico. La società del presidente Lotito presenterà ricorso entri i tre giorni previsti dal regolamento.
(LaPresse/AP)

venerdì 4 ottobre 2013

Ultras Potenza 1997 annuncia i motivi del proprio scioglimento dopo quasi 20 anni

Dopo sedici anni, la maggior parte dei quali trascorsi in “campi di periferia”, lo striscione Ultras non comparirà mai più in nessuno stadio d’Italia. Il mondo ultras oramai è diventato solo la brutta copia di quello che per anni ci ha affascinato e ci ha spinto a viverlo in maniera totalizzante. Le leggi, la repressione, tessera del tifoso etc.. sono serviti solo a dimostrare che non è mai esistita una vera mentalità ultras condivisa. Ognuno, nei momenti di difficoltà, ha pensato di agire solo per il tornaconto del proprio gruppo. Noi non potremmo mai vivere chiedendo l’autorizzazione per uno striscione o una coreografia, non potremmo mai accettare che “qualcuno” decida per noi. In un calcio in cui viene continuamente calpestata la dignità dei tifosi tra calcioscommesse, società improvvisate, presidenti loschi e affaristi noi non ci riconosciamo più. La nostra dignità calpestata in continui e indecorosi fallimenti che hanno macchiato indelebilmente l’onore della città. Abbiamo attesto tre anni fuori dallo stadio prima di poter ripartire ma la consapevolezza di trovarci di fronte a una realtà diversa da quella in cui siamo nati e abbiamo vissuto dal 1997 ci spinge a scrivere la parola fine all’esperienza del gruppo Ultras Potenza. Tutto ciò che è stato fatto rimarrà scolpito nella memoria e nei cuori di chi l’ha vissuto. Non tocca a noi dire e rivendicare ciò che è stato fatto ne nome e nell’onore di Potenza, ci basta il pensiero delle mille trasferte fatte al seguito dei colori rossoblù, dei rischi e delle follie condivise con gli amici, dell’adrenalina e delle palpitazioni genuine che solo questo mondo sapeva farci provare. Il Potenza siamo noi Ultras, noi tifosi e pertanto la passione e l’amore per questi colori non muore ma non saremo più lì ad organizzare coreografie, trasferte e lanciare cori certi che chiunque sia Ultras non può continuare a farlo come da 40 anni a questa parte. Il Potenza non è uno sport, non è una squadra, è un’idea e le idee non muoiono mai. Ultras Potenza rimarrà solo nel cuore di tuttii, nella storia della Ovest, sui muri della Città.

Marsala, Daspo per tre anni all’allenatore e a nove tifosi

E’ stato imposto il Daspo per 3 anni all’allenatore della squadra di calcio di Eccellenza “Sport Club Marsala 1912″, Angelo Sandri e a nove tifosi. Il provvedimento è stato adottato dal questore di Trapani, Carmine Esposito.
Lo scorso 29 settembre, presso lo stadio di Marsala, durante l’incontro con la Parmonval, l’allenatore, espulso dall’arbitro, avrebbe tentato di aggredire la terna arbitrale. Nei momento concitati alcuni tifosi hanno sfondato la recinzione e invaso il capo a sostegno dell’allenatore. L’allenatore della squadra ospite, colpito da un casco da motociclista ha riportato un trauma cranico – cervicale.