Di Dario Cioffi
Serie D - 12/09/2013
Vent’anni. In un’epoca in cui parte degli ultras d’Italia batte ritirata, e tante sigle storiche s’eclissano dandola vinta alla “durezza” dei tempi, il ventennale degli Ndc non può passare inosservato. L’acronimo di “Noi di Cava de’ Tirreni” nacque il 12 settembre del 1993, e c’è da sorridere a chi osserverà che “son ancora lì, anche se con la Cavese tra i dilettanti”. Sì, perché il gruppo ultras della Curva Sud Catello Mari che oggi celebra un compleanno così importante nacque quando all’aquilotto erano state tarpate le ali, costringendolo nel fango dei campi d’Eccellenza, e proprio in quella stagione della genesi degli Ndc il calcio metelliano riuscì a ritrovare almeno l’interregionale.
Vent’anni. In un’epoca in cui parte degli ultras d’Italia batte ritirata, e tante sigle storiche s’eclissano dandola vinta alla “durezza” dei tempi, il ventennale degli Ndc non può passare inosservato. L’acronimo di “Noi di Cava de’ Tirreni” nacque il 12 settembre del 1993, e c’è da sorridere a chi osserverà che “son ancora lì, anche se con la Cavese tra i dilettanti”. Sì, perché il gruppo ultras della Curva Sud Catello Mari che oggi celebra un compleanno così importante nacque quando all’aquilotto erano state tarpate le ali, costringendolo nel fango dei campi d’Eccellenza, e proprio in quella stagione della genesi degli Ndc il calcio metelliano riuscì a ritrovare almeno l’interregionale.
Lo stesso campionato in cui i supporters biancoblu combattono oggi, dopo tanto professionismo, dopo aver (ri)sognato e sfiorato d’un soffio la serie B, dopo esser sprofondati nell’incubo d’una decadenza poi sfociata in fallimento. Un ventennio di calcio e di spalti, da Castel San Giorgio nel “massimo” torneo regionale a Marcianise ieri pomeriggio in un mercoledì di Coppa (solo) per innamorati veri, però passando per Verona, Avellino e la prima volta nel “nuovo” Arechi di Salerno. Un lungo giro d’Italia, sotto tre lettere: Ndc. Vent’anni, non ci si sente mica già vecchi..
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