venerdì 20 settembre 2013

Lazio-Legia 20 Ultrà polacchi fermati

ROMA - Pomeriggio di tensione e caos, nel centro della Capitale, per l’arrivo di centinaia di tifosi polacchi del Legia Varsavia in trasferta a Roma A gruppi di 2-300 persone, tutte a torso nudo, gli ultrà dell'Est hanno attraversato a piedi via Nazionale e la zona attorno alla stazione Termini
bloccando il traffico e urlando slogan contro gli avversari biancocelesti.
Momenti di tensione anche in serata, prima della partita, quando fuori dallo stadio Olimpico circa un migliaio di tifosi polacchi ha tentato di sfondare i cancelli dei distinti Sud. Gli ultrà del Legia hanno lanciato bengala contro i poliziotti che li hanno dispersi con cariche di alleggerimento. Un tifoso è rimasto ferito e trasportato in ospedale. Il numero dei fermati è salito a una ventina. Alcuni tifosi ospiti hanno indossato un passamontagna bianco per non essere riconosciuti.
Già nella notte di mercoledì c'erano stati momenti di tensione per le scorribande di decine di tifosi polacchi, alcuni ubriachi. Alcuni ultrà avevano bloccato un convoglio sulla ferrovia Roma-Ostia tirando il freno d’emergenza e causando problemi anche nelle stazioni Piramide e su viale Cristoforo Colombo. Molti di loro erano ubriachi.
Giovedi pomeriggio i supporters polacchi sono stati fermati e poi caricati sugli autobus che, sotto scorta, sono arrivati all’Olimpico quattro ore prima del calcio d’inizio della partita. Momenti di tensione anche in via Flaminia, a Corso Francia e sul lungotevere dove altri gruppi di tifosi si aggiravano a piedi, ognuno portando una birra o addirittura una cassa di birre. La partita con la Lazio viene considerata ad alto rischio anche perché le bande di ultrà giunte da Varsavia sono state colpite un mese fa, proprio come accaduto per le tifoserie di Lazio e Roma, dal provvedimento dell’Uefa di chiusura della loro curva per atti di razzismo

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