martedì 3 dicembre 2013

Il Real Madrid mette al bando gli ultras

La guerra è appena iniziata, ma Florentino Perez ha deciso che vuole vincerla e che la combatterà fino alla fine. L’obiettivo è mettere al bando gli ultras dal Santiago Bernabeu, cancellando anche l’ultimo settore rimasto a disposizione degli Ultra Sur e consegnando quello spazio, proprio dietro una delle due porte dello stadio di Madrid, a gruppi di ragazzi con il compito di animare il tifo senza eccessi. Via gli ultras, dentro i giovani come fatto da Joan Laporta quando decise di espellere i Boixos Nois dal Camp Nou iniziando un duro braccio di ferro con l’ala oltranzista del tifo del Barcellona.
La scelta del Real Madrid è la fine di un processo lungo qualche anno che aveva marginalizzato sempre più gli Ultra Sur, gruppo noto per le sue tendenze nazi e di estrema destra e che in passato ha creato più di un problema al club. Perez ha tentato la mediazione e nello scorso mese di ottobre è passato alle misure drastiche, proponendo una multa di 3.000 euro per ciascuno dei quattro tifosi (e soci) pescati a mostrare striscioni con simboli e frasi naziste nel derby contro l’Atletico Madrid.
Siccome il risultato non è stato soddisfacente, il Real Madrid ha deciso di mettere al bando direttamente tutta la tifoseria. L’idea è che il divieto scatti a partire dal gennaio 2014 con espulsione di alcuni soci e nuova destinazione del settore incriminato. Il calcio spagnolo guarda con attenzione a quanto accade a Madrid. C’è l’esempio già citato del Barcellona (una parte della curva ex-Boixos Nois continua a rimanere vuota) e c’è un segnale importante che anche i club italiani potrebbero raccogliere

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